Capitolo 18

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Dieci minuti dopo ancora stanno parlando al tavolo, non riesco a sentire niente ma ogni tanto vedo che mi lanciano delle occhiate.

È ovvio che stanno parlando anche di me, non sono idiota.

Mi volto di nuovo e continuo a mangiare la mia mega coppa gelato e devo dire che è strabuona. Mi sono quasi calmata, quasi.

Chissà se Jake riuscirà a far ragionare Erick... ne dubito, tra i due dovevo essere io a convincerlo, non lui. È già tanto che non si siano lanciati sedie e tavolini.

''una ragazza pensierosa e la sua coppa gelato'' mi volto nella direzione della voce e mi ritrovo davanti Nick con un sorriso dei suoi che mi fissa divertito.

''ehi ciao, dovrei chiederti da quanto mi stai fissando'' gli dico con un sorriso ''non dovresti, potresti trovare inquietante la risposta'' fa una faccia buffa mentre lo dice e io scoppio a ridere ''devo essere particolarmente interessante mentre mi ingozzo di gelato'' chiama il barista con un segno della testa ''diciamo ho visto di peggio nella vita. Salve, mi porta una birra ghiacciata e un cucchiaino''.

L'altro annuisce ''un cucchiaino?'' scrolla le spalle ''ancora non abbiamo la giusta confidenza perché tu mi permetta di fregarti il cucchiaio di mano'' rido ''ma che stai dicendo?'' ''semplicemente mi fa gola da morire la tua coppa, quindi visto che io ti ho offerto colazioni e muffin a volontà, mi sembra equo che tu mi faccia mangiare un po' del tuo gelato'' annuisco ''più che equo'' prende il cucchiaio del cameriere e lo intinge nella coppa e poi se lo porta alle labbra, gemendo in modo plateale.

Arrossisco mentre mi nascondo la faccia con le mani ''ma perché sono circondata da gente così?'' ride divertito mentre mi fa l'occhiolino ''scusami era particolarmente buono'' ''potrei averci sbavato prima che tu arrivassi'' ne prende un altro po' ''ahh, allora deve essere sicuramente per quello'' scoppio a ridere di nuovo ''che ci fai qua?'' ''ho lo studio di disegno dietro l'angolo, tu piuttosto che ci fai qua?''.

''sono venuta a prendere un gelato con Jake ed Erick'' li indico dietro di me e ci voltiamo entrambi ''ah, il tuo amico e il tuo ex.. ma che non vuole essere ex'' lo dice mentre lo guarda e io non so che dire, perché ci ha azzeccato alla grande ''come ti dicevo, è complicata la cosa''.

Mando uno sguardo a Jake e vedo che entrambi ci stanno fissando incuriositi, o meglio, Erick ci sta fissando incuriosito e Jake sta incenerendo Nick accanto a me.

''mi sta guardando male. La sedia rischia di prendermi fuoco'' sentenzia Nick e io cerco di prenderla sul ridere ''ma no.. figurati, è solo nervoso per..'' ''no, Isa. Fidati, potesse mi ammazzerebbe seduta stante. E lo capisco da una parte'' mi volto a guardarlo. Non ho capito cosa voleva dirmi esattamente ma lui mi fa un sorrisetto sghembo e si volta di nuovo.

''martedì andiamo alla famosa mostra?'' chiedo per cambiare argomento e lui annuisce ''certo che sì, ci vediamo direttamente là'' tira fuori una matita dalla tasca e segna l'indirizzo su un tovagliolo di carta ''questa è la via, non è difficile da trovare'' annuisco mentre prendo il pezzo di carta e lo infilo in borsa ''sono proprio curiosa di vedere come sarà'' ''ci divertiremo un sacco, promesso. Anche se non è un appuntamento'' ridacchio imbarazzata ''esatto, tienilo bene a mente'' si alza dalla sedia mentre lancia i soldi al barista pagando il mio gelato e la sua birra ''tienilo a mente anche tu, ciao Isabel. A martedì'' e se ne va senza neanche aspettare che ricambi il saluto, ma sorridendomi sincero.

Che tipo strano.

Decido di tornare al tavolo visto che è passato un bel po' di tempo.

Mentre li raggiungo noto che Jake sta guardando nella direzione dove pochi secondi prima c'era Nick mentre Erick sta ridendo mentre gli dice qualcosa che non riesco a capire.

l'infinito tranne noi #wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora