l'infinito tranne noi #wattys2016

Capitolo 13

Arrivati nel luogo dove si svolgerà la corsa noto subito Cole e Dean che ci vengono incontro . la cosa assurda è che loro non ci vedono niente di strano nel vedere me e Jake insieme.

''correrai stasera?'' chiede Dean e Jake annuisce mentre si accende una sigaretta ''sì, ma mi sono rotto di dare i soldi che vinco a Rush. Potrei farci qualcosa di più produttivo visto che rischio la vita ogni volta che metto il culo in quel sedile'' sentirlo dire così mi provoca un brivido di terrore.

Non riesco neanche ad immaginare una cosa simile, figuriamoci viverla.

Ci avviamo mentre Dean e Jake sono impegnati in una discussione che riguarda la macchina. Con quella camicia addosso e quell'aria sicura di se è davvero la fine del mondo. Le persone si girano involontariamente, perché cavolo, non puoi non notarlo.

Poi se ci si aggiungono accanto Cole e Dean, che di brutto non hanno proprio niente, beh, l'attenzione è assicurata.

Sono rimasta indietro per mandare un messaggio a Nat e quando un ragazzo abbastanza inquietante mi si avvicina per chiedermi una sigaretta non so cosa rispondere.

''ehi hai sentito quello che ti ho detto o sei sorda? Ce l'hai una sigaretta o no?'' mi sbotta in faccia con sguardo acceso costringendomi ad arretrare contro il muro. Cerco di guardarmi intorno ma non vedo più i ragazzi.

''no mi dispiace non fumo'' dico con voce tremante cercando di spostarmi, ma non contento mi tira per un braccio rimettendomi contro il muro ''non mi piacciono le persone che mi dicono di no'' ''io..mi dispiace. Lasciami però, mi fai male'' per tutta risposta esplode in una risata ancora più inquietante prima di tirarmi verso di lui. Ma che problemi ha? e ora che cazzo faccio? Mi sta facendo male stringendomi il polso e più io tiro più lui stringe la presa ''magari puoi darmi qualcos'altro'' lo guardo male ''tu sei pazzo e togli la tua mano dal mio fianco''.

non gliene frega niente di quello che sto dicendo. Ma perché capitano tutte a me?

''levale le tue manacce di dosso prima che te le faccia ingoiare intere'' Jake in due secondi è accanto a me.

Mi rilasso impercettibilmente anche se il tipo non ha intensione di mollarmi ''senti amico fatti i cazzi tuoi, io non do fastidio a te e tu..'' la mano di Jake scatta in avanti afferrando il polso del pazzo davanti a me così forte da costringerlo a lasciarmi ''ti ho detto di levarle le mani di dosso. Non mi piace ripetere le cose due volte'' gli da una spinta per allontanarlo ancora di più ''levati dal cazzo prima che perda quel minimo di calma che mi è rimasta''.

Poi si gira verso di me e mi guarda male ''Isa vieni andiamo. Stammi vicino. Te lo chiedo per favore'' ehi, non ho fatto apposta a rimanere indietro. vorrei dirglielo ma evito, visto la situazione.

Ce ne andiamo senza voltarci indietro. vedo la mascella di Jake fare scatti impercettibili mentre chiude la mano a pugno.

Sta facendo di tutto per calmarsi ed evitare di spaccargli la faccia, lo vedo. ''senti stronzo se ti volevi trovare qualche puttanella da scopare, ne è pieno qua. Quindi non la prendere sul personale, ma sai com'è, me la stavo lavorando io'' prima che possa fermarlo Jake gli è davanti, con la sua mano piantata sul collo''che cazzo hai detto?'' sta stringendo forte e vedo che il tipo diventa sempre più rosso. ''sai, ti ho avvertito già una volta. non voglio perdere la pazienza, non ne ho proprio voglia. Anzi sai cosa mi va? Di vedere se hai il coraggio di far uscire ancora merda da quella bocca dopo che ti avrò strozzato. Quella si che è una cosa che ho voglia di fare'' parla in tono basso e minaccioso. Lo supera di parecchi centimetri e lo guarda con quei suoi occhi che sembrano lampeggiare dalla rabbia ''Jake così lo strozzerai, fermati. Non ne vale la pena, lascia perdere'' si volta a guardarmi ''Isabel stanne fuori e allontani di almeno dieci passi'' alzo gli occhi al cielo perché riesce a darmi ordini anche in situazioni del genere? ''ok, va bene. Ma tu vieni via...per favore''.