Capitolo 42

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La mattina dopo abitiamo ufficialmente a casa dei ragazzi. I tanti scatoloni sono stati messi in garage e le nostre cose come vestiti e cavolate varie da donne, spostate nelle camere di Jake e di Jace.

Wiskie ha un nuovo posto dove dormire, accanto alla cuccia di Adriana e la piscina fucsia è gonfiata in giardino.

per la felicità di Trevis, Dean e Cole che ogni volta che ci passano davanti sbuffano scuotendo la testa.

Mi dispiace aver lasciato casa, così come al proprietario che ne è rimasto sorpreso. Effettivamente da un giorno all'altro è una cosa piuttosto strana, ma non ha fatto domande.

Anche perché Jake non gliel'ha permesso.

Devo iniziare a cambiare abitudini, tipo che non posso più andare in giro con solo un accappatoio o asciugamano addosso, per evitare di far prendere a Jake un colpo ogni volta che c'è qualcuno dei ragazzi in giro per casa.

Di Rush nessuna notizia, so che Jake ancora lo sta cercando. Anche la polizia che da quanto ha detto, non è riuscito a rintracciarlo.

in questo momento mi stanno aspettando di sotto mentre mi do una sistemata. Grazie a Nat sono riuscita a coprire i lividi con un correttore particolare, anche se si notano ancora. Ovviamente ho avvertito Cam che sarò assente dal lavoro, così come Erick ed i dottori del tirocinio.

Scendo facendo un lungo respiro, mi sento stanca e ancora molto scossa. La sensazione che provo di più è l'insicurezza.

Non riesco a capire bene il perché.

Appena arrivo nel salone trovo Jake in compagnia del commissario e della sua assistente.

Li saluto timidamente per poi mettermi seduta nel divano accanto a Jake, che con fare protettivo mi mette una mano sulla gamba.

''ciao Isabel...ti senti meglio?'' annuisco alla donna ''ehm..leggermente.. non proprio, ma..prima o poi sarà così'' annuisce a sua volta ''come sai dalla nostra chiamata, non siamo purtroppo riusciti a trovare il tuo assalitore..sembra come sparito. Abbiamo avvertito anche le cittadine accanto in tal modo che ci avvertano in caso lo avvistino..abbiamo poi portato la tua deposizione...vuoi rivederla prima di firmarla?''.

Ci penso alcuni secondi ''sì..io, io vorrei rileggerla'' mi passa il plico di fogli che mi rigiro tra le mani prima di iniziare a leggere.

Jake accanto a me agita la gamba, non è tranquillo. Per niente...provo a esserlo io, ma è difficile..molto difficile.

Specialmente nel rileggere le mie stesse parole che descrivono alla perfezione cosa è successo.

Quando la vista inizia ad appannarsi a causa delle lacrime faccio una pausa ''ce la fai a leggerla tutta? Dobbiamo essere sicuri che ciò che riporti sia il vero'' mi dice il commissario con voce severa.

''io..certo che..'' vengo interrotta da Jake ''ehi le dia un momento. Non è facile per lei. Oltre al fatto che non le deve passare neanche per la testa che abbia dichiarato il falso'' lo fulmina mentre non distoglie lo sguardo dal suo ''signor Holders, non possiamo dare per scontato niente..sa ci sono molti casi di persone che mentono'' gli si avvicina sporgendosi verso di lui ''non me ne frega un cazzo delle altre persone. Quello che c'è scritto su quel fottuto foglio è la verità. Si rende conto dello sforzo che deve fare per leggere ciò che c'è scritto? Di cosa cazzo sta provando? Non credo. Quindi, prima di metterle altri pensieri addosso conti fino a dieci'' fa un attimo di pausa ''per favore''. non posso neanche immaginare lo sforzo che abbia fatto per chiedergli per favore.

l'infinito tranne noi #wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora