La mattina dopo mi sveglio con un giramento di testa assurdo e subito mi ricordo la sbronza colossale che abbiamo preso tutti e quattro ieri sera. Dio santo, se c'è di mezzo Nat o qualcuno dei ragazzi, la sbronza è assicurata. Era da tanto che non mi divertivo così e mi sono mancati da morire. La parte più bella della serata è quando io, Nat e Silvia ci siamo chiuse nel bagno per fare una videochiamata con Trevis che, appena ha visto Silvia si è illuminato come un albero di natale con quel suo sorriso fantastico.
Che è scomparso appena Silvia ha cominciato a fargli una specie di balletto sensuale, ovviamente ubriaca marcia e sussurrandogli frasi spinte mentre io e Nat cercavamo di non morire dal ridere mentre la riprendevamo. Ovviamente lui è uscito di testa, imprecando per poi staccare per andarsi a fare una doccia fredda. Poveretto, non lo invidio.
Cerco di non far rumore mentre mi dirigo in cucina pronta alla sfuriata dei miei che invece appena mi vedono mi sorridono raggianti ''ti sei divertita ieri sera?'' annuisco socchiudendo gli occhi sospettosa ''molto.. era da tanto che non passavo una bella serata come quella di ieri'' mio padre mi si avvicina schioccandomi un bacio sulla testa ''merito dei due americani che russano al piano di sopra immagino'' rido imbarazzata ''mi sa proprio di sì.. sentite tanto che ci siamo vorrei parlarvi di una cosa'' mi siedo prendendo dei biscotti dalla ciotola e iniziando a sbriciolarli con fare nervoso ''io..'' ''torni a Berkeley'' alzo la testa di scatto verso mia mamma che intanto si è appoggiata alla credenza mentre sorseggia il suo caffè ''beh.. cavolo..'' faccio una risata isterica ''era così palese che volessi tornare giù?'' annuisce sorridendomi ''ogni singolo giorno... stai rincorrendo il sogno di una vita, ti sei costruita delle amicizie e forse.. e dico forse c'è un bel ragazzotto che ti aspetta a braccia aperte'' cerco di non ridergli in faccia.
Vorrei che vedesse Jake solo per due secondi per farle scomparire dalla faccia quel sorrisetto beato e tranquillo quando parla del ragazzotto che mi ha rubato il cuore. Le prenderebbe un infarto solo a guardarlo negli occhi.. senza vedere i tatuaggi e sentirlo parlare.. no, decisamente non è il tipo di ragazzo con cui mi vede bene mia mamma a sfornare tanti nipotini.
Un'immagine di Jake circondato da mini lui che gli stanno intorno mentre scalciano e ridono felici si palesa nella mia testa e io la scaccio via con forza. Ci manca solo che mi faccia film mentali del genere con una persona che non vuole ne sposarsi ne avere figli e, dettaglio più importante, mi ha tradito riducendo in brandelli il mio povero cuore.
''non c'è nessuno laggiù mamma'' faccio uno scatto sulla sedia per alzarmi e entrambi mi guardano straniti ''beh.. se lo dici tu'' scuote la testa ''in ogni caso..'' si avvicina abbracciandomi dolcemente ''sono fiera di te e appoggerò qualsiasi scelta tu voglia fare'' l'abbraccio anche io e subito dopo come un perfetto quadro delle pubblicità sui cornetti e i biscotti si avvicina anche mio padre che pur di non farsi vedere emozionato inizia a darci pacche sulle spalle come se fossimo amici di vecchia data.
''dio santo Isa se tutti i ragazzi in California sono come il biondo su di sopra, mi infilo in valigia con te senza pensarci due volte'' ''Cla è fidanzato.. e poi sei piccola'' mi passa accanto sculettando mentre ruba un biscotto ''questo lo dici te'' sbotta prima di guardare di sottecchi mio padre che intanto la sta fulminando con lo sguardo ''no signorina questo lo dico anche io e se..'' mi isolo da tutto e da tutti mandando un messaggio a Marco chiedendogli di venire. Dobbiamo parlare, non la prenderà bene ma sinceramente... non mi importa.
il pomeriggio decidiamo di incontrarci al parco in città, così mi porto dietro pure Nat e Jace che ancora non credono al fatto che partirò e tornerò in America. Specificando, solo ed esclusivamente per concludere ciò che ho iniziato... ovvero l'università, per poi tornarmene a casa. Niente ragazzi, niente distrazioni e soprattutto niente Jake Holders. Non voglio neanche sentirlo nominare. Ho impiegato tanto per raggiungere questa stabilità dopo la sofferenza che ho subito e non voglio assolutamente fare dei passi indietro.
Nat è così euforica che mi sta saltellando intorno e elencando tutte le cose che faremo appena tornerò in quella maledetta casa. Ho perso il conto e ho smesso di ascoltarla. Appena Marco mi vede si sbraccia verso di me sorridendomi e un attimo dopo, quando nota chi ho accanto si pietrifica sul posto neanche avesse visto l'anticristo.
Si guarda intorno per cercare qualcuno e so chi sta cercando. Vorrei urlargli che non c'è, ma non lo faccio. Non voglio che pensi che la prima persona a cui penso ogni giorno è lui.
No. Mi do uno schiaffo mentale, non devo ammettere mai più a me stessa una cosa del genere.
''Isabel ciao'' mi saluta abbracciandomi e io ricambio l'abbraccio ''ciao Marco, dobbiamo parlare'' mi guarda negli occhi e subito si rabbuia ''so già che non mi piacerà'' sposto lo sguardo imbarazzata per poi prenderlo per una mano e tirarlo dall'altra parte del prato, sedendoci su due panchine.
Lo guardo negli occhi e vedo la speranza che ha dentro di se di tornare insieme, sparire piano piano. Spero si abitui all'idea che con me non avrà mai più niente a che fare in quell'aspetto... che trovi una ragazza che lo sappia amare come magari io non sono stata in grado... anche se, solo a ripensare a quello che ho subito mentre stavamo insieme mi vengono i brividi.
'' me ne torno in California'' la butto lì così, come se stessi parlando di cosa ho intenzione di mangiare a cena e lui si irrigidisce, punta lo sguardo dietro di me senza rispondermi. Sento che sta cercando di non dare di matto ma a quanto pare, gli risulta particolarmente difficile ''di qualcosa'' gli sfioro il braccio e lui mi guarda.. vedo il dolore negli occhi, ma io.. io non sono minimamente pentita di ciò che gli sto dicendo ''me lo immaginavo. Pensavo non così presto, ma l'ho sempre saputo che saresti tornata in America'' fa una risata sarcastica ''da lui? Ancora pensi a lui dopo quello che ti ha fatto?'' boccheggio perché mi ha preso alla sprovvista ''no.. non.. non sto tornando da lui... torno là per finire i miei studi'' lui sbuffa come se lo stessi prendendo in giro. Ma non è così.
Sono stata costretta a dirgli a grandi linee cosa era successo tra me e Jake perché altrimenti non mi avrebbe dato tregua. Dire che ha cercato di approfittare della situazione è un eufemismo, ma gli ho subito spiegato come stavano le cose. Ovvero che le sue mani dovevano stare lontano dal mio corpo e che l'ultima cosa che mi passava per la testa è di avere un ritorno di fiamma con lui.
''continui a credere che sia questo il motivo Isabel, ma sappiamo entrambi che non è così. Cazzo sei stata così di merda che non pensavo tu potessi arrivare a ridurti in quel modo... ma.. evidentemente non ti basta. evidentemente vuoi vederti toccare ancora di più il fondo'' lo guardo facendo una risata ironica ''non sai cosa stai dicendo.. e.. non voglio parlare di questa storia con te. Sei il mio ex e di conseguenza non la persona più adatta... so io cosa provo nei confronti di Jake e sicuramente non è affar tuo''gli rivolgo uno sguardo fermo ''spero tu accetti la mia decisione, perché altrimenti.. come mi dicevi sempre tu ... quella è la strada'' la indico '' nessuno ti obbliga a starmi accanto''.
È così scioccato di tutta la sicurezza che sto mostrando che rimane senza parole. Una volta non avrei avuto minimamente il coraggio di rispondergli così ed ora invece, ci manca poco che gli tiri due calci e gli infili la testa sotto la sabbiera dei bambini.
'' ci tengo a te.. quindi.. quindi ti starò accanto. Ma ti conosco abbastanza bene da sapere che quello a cui stai andando in contro sarà totalmente diverso da quello che realmente ti immagini''.
Nongli rispondo e mi volto verso gli altri due che si stanno scattando foto avicenda. Preferisco concentrami su di loro perché se ci ragiono in fondo, soche la probabilità che Marco abbia ragione è molto molto altaU
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l'infinito tranne noi #wattys2016
Roman d'amourVINCITRICE ITACONTEST 2016 -SECONDO CAPITOLO DELLA STORIA '' IO, TE E L'INFINITO'' CHE TROVATE SU WATTPAD E NEGLI EBOOK STORE ONLINE. ormai sono passati tre mesi da quando Isabel è tornata in Italia a causa di ciò che successe quella fatidica notte...