È riuscita ad addormentarsi, ringraziando il signore. Guardo l'orologio sul comodino..segna le cinque di mattina.
Provo ad alzarmi perché sento gli altri parlottare in giardino. Devo parlare con loro e ovviamente trovare Rush. E farlo sparire dalla faccia della terra.
Si agita aggrappandosi a me e borbottando qualcosa, la bacio sulla testa mentre tiro su le coperte.
Piccoletta, non dovevano toccarti. Nessuno doveva permettersi di fare una cosa del genere.
Non posso vedere quei lividi sul suo corpo, non posso vedere quei graffi sul suo collo, quel segno sopra il seno.
Non.. non.. devo trovare Rush. Se solo penso a come poteva finire mi viene da urlare.
Cazzo, non riesce ad elaborarlo neanche la mia testa. E ne ha viste di cose malate e sbagliate.
Esco di camera mentre cerco di rimanere calmo, di non prendere la moto e andare a staccare la testa a quel figlio di puttana.
Solo perché non mi posso allontanare da lei adesso, altrimenti sarei già andato a cercarlo.
Figlio di puttana.
Ha toccato il mio angelo, l'ha picchiata, le ha fatto del male.
E dopotutto non è riuscito a raggiungere il suo intento.
Deve averle dato anche uno schiaffo nel viso, lei non me lo ha detto, ma si vede il segno sulla guancia.
non glielo fatto notare, vedo come mi guarda. Ha paura che mi faccia schifo, che non mi piaccia. Ha paura di essere meno bella ai miei occhi.
Quante cazzate, per me è sempre bella.
Anche se, in questo momento, ogni volta che le metto gli occhi addosso è come se avesse delle insegne al neon a forma di frecce, che puntano su ogni singola ferita che ha nel corpo.
Ne ha esattamente dodici, la più grande sul polso destro, la più piccola nell'anca.
Esco in giardino senza maglia e appena gli altri mi vedono mi guardano spaesati ''che cazzo è successo?'' ''devo ammazzare Rush'' dico cercando di non urlare.
Gli spiego dettagliatamente cosa è successo, ovviamente saltando i momenti più intimi.
Quelli sono i miei e della piccoletta.
Spero non si svegli.
Sono increduli mentre mi ascoltano, guardandosi tra di loro. l'idea generale è quello di farlo fuori, in questo siamo tutti d'accordo.
Nat sta piangendo, vuole andare da lei. Le ho detto di no, di lasciarla dormire. Mi ha dato dello stronzo bastardo, le ho detto che lo so.
Ma non andrà da Isabel.
È sconvolta, sta piangendo, sta male.
''io so cosa si prova'' annuisco mentre lei si aggrappa a Jace ''lo so, Nathalie, lo so''.
Abbraccia Jace che sta scuotendo la testa bionda da almeno venti minuti.
''lo faccio fuori'' ''hai detto che lei non vuole'' mi chiede Cole mentre si accende la ventesima sigaretta.
Sono tutti preoccupati per lei, la vedono come una di famiglia ormai. Sono felice per questo.
Isabel conquista tutti. Non doveva accadere. Tutto questo non doveva accadere.
''lei è troppo buona..ha paura che io finisca di nuovo nei casini'' ''ed ha ragione, hai chiuso ora un processo''.
Cerco di mantenere la calma, ma sono provato, molto provato.
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l'infinito tranne noi #wattys2016
RomanceVINCITRICE ITACONTEST 2016 -SECONDO CAPITOLO DELLA STORIA '' IO, TE E L'INFINITO'' CHE TROVATE SU WATTPAD E NEGLI EBOOK STORE ONLINE. ormai sono passati tre mesi da quando Isabel è tornata in Italia a causa di ciò che successe quella fatidica notte...