I due cominciarono a guardarsi intorno spaesati.
- Ma cosa... dove... -
- La vita è piena di "ma", signor Sangster – la voce rauca di Brave risuonò tra le pareti – ma, certe volte, è meglio non essere a conoscenza di tutto. –
Thomas sembrò sul punto di avvicinarsi a lui, prima di essere fermato da Colin che, con sguardo concentrato, fissava un punto dinanzi a sé – Gwen – un sospiro uscì dalle labbra sottili.
A quel punto, Tom girò di scatto la testa nella stessa direzione.
Un brivido mi percorse, capendo immediatamente le intenzioni di mio fratello.
- Tom – cercai di avvicinarmi, senza successo. I miei piedi sembravano attaccati al pavimento, non permettendomi nessun movimento, se non quello della parte superiore del corpo.
- Dai retta a tua sorella, per una volta – Brave continuò, allontanandosi di qualche passo, non permettendo più la visuale del suo viso coperto dal buio – e poi, non credo ci sarà molto da fare, per tua sorella e la sua amica, non appena premerò questo – dalla tasca estrasse un oggetto di piccole dimensioni, quadrato, dello stesso colore di quello poggiato su Gwen, con un pulsante nero al centro. Avrebbe attivato la bomba.
- Qualunque movimento, farà diminuire il tempo a disposizione – Dylan aprì bocca, poco lontano da noi. Eppure, riflettei, ricordavo fosse proprio accanto a me.
- Vedo che ricordi ancora le nostre lezioni – l'ombra di un sorriso solcò il viso dell'uomo – ne sono felice, ti saranno utili. –
Dylan emise una risata amareggiata, stanco di tutta quella situazione.
- E sentiamo, per cosa dovrebbero essermi utili? – incrociò le braccia. Nonostante non volesse farlo notare, stava macchinando qualcosa. E, a mia insaputa, anche Colin.
Il tono che usò, mise in guardia gli oni, che avanzarono di poco.
- Ho una proposta da farti – affiancò le creature nere – hai la possibilità di unirti a me, nella mia conquista. So che farai la scelta giusta – tese una mano nella direzione del nipote.
Lui la osservò a lungo. Sapevo che avrebbe fatto davvero la scelta giusta, ma tutto questo tempo, aveva messo in me più paura di quanto mi aspettassi. Provai nuovamente a muovermi, inutilmente.
Dylan si avvicinò allo zio, alzò il braccio lentamente e... gli diede un pugno.
Tutto successe in pochi secondi. Brave cadde lungo il pavimento sporco, ma non ci mise molto a rialzarsi e a premere quel maledetto bottone, per poi scomparire nel nulla, con uno degli oni.
L'altro, invece, si avventò sul ragazzo che aveva appena compiuto l'azione. Fu come se volesse aspirarlo in se, portargli via la sua anima. Gli occhi di Dylan divennero prima verdi, poi bianchi. Il suo potere man mano svaniva, così come le sue forze. Una folata di vento fece allontanare l'one da un Dylan ormai svenuto.
- Ce ne hai messo di tempo! – urlò Colin ad un Thomas quasi senza forze – ora portalo fuori, qui ci penso io. –
- Non ti lascerò qui da solo – il tono che non ammetteva repliche.
- Thomas non c'è tempo! – con uno scatto che nessuno si sarebbe mai aspettato, trascinò Tom e Dylan fuori dal casolare.
Aprii una mano, facendo apparire sul palmo una piccola fiammella.
Quaranta secondi.
Colin tornò da noi talmente velocemente che il tempo sembrava essersi fermato.
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Descendants [Dylan O'Brien / Thomas Sangster]
RastgeleE se una vecchia leggenda, non fosse soltanto tale?