odiami

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Ariana

...sentivo il cuore esplodermi nel petto.
<<Cosa?>>
Il suo respiro freddo si confondeva con il mio, mi allontanai da lui per vedere il suo viso, sembrava si fosse appena tolto un peso enorme dal petto <<è vero, okay? Io...sono innamorato di te Aria, non posso più tenermelo dentro>>.
Il silenzio era interrotto solo dal lieve rumore che il vento faceva tra i rami spogli degli alberi. Non sapevo che dirgli o che pensare, non riuscivo a capirci niente.
Non era possibile che fosse davvero innamorato di me...
<<Aria ascolta, so che sembra assurdo e lo è, ma sono serio. E sono stanco anche di quella tua doppiafaccia, tu non sei affatto fredda ed insensibile, tu sei una ragazza splendida...>>
<<Taci>> dissi interrompendolo
<<Devi smetterla di guardarmi come se davvero ci fosse qualcosa di bello da vedere in me. Voglio che ti scordi di me, perchè non sai quello che dici. Non mi conosci davvero Kyle>> sapevo di essere un egoista e che lui di certo non si meritava un trattamento simile, ma dovevo fare in modo che mi odiasse. Non doveva amarmi,per nessuna ragione al mondo
<<Quella che non ha idea di cosa dice qui sei tu.
Sei sempre pronta a sparlare di te stessa, a dire che non c'è niente in te che si possa apprezzare, ma la verità è che tu non lo vedi...>> mi prese una mano e il mio cuore ebbe un sussulto. In quel momento mi resi conto che avevo memorizzato troppo di quel ragazzo, ogni stupido dettaglio come la sua camminata tranquilla, il suono della sua risata o il suo sorriso,avevo in mente troppo di lui. Dovevo smetterla.
La mia maschera stava andando in frantumi ed io nemmeno me ne ero accorta, avevo permesso a me stessa di cercare la felicità nelle ultime settimane e il mondo mi aveva solo riportato davanti a persone che odiavo più della mia vita.
<<non m'importa se tu non provi quello che sento io, non lo decidi tu chi ti piace,ma ti prego Aria non andartene. Sarebbe uno sbaglio>>
Dio, lui non aveva la più pallida idea di cosa provassi...ma non potevo assolutamente permettere che il mio cuore dominasse il cervello.
<<Kyle...>>
<<no,stai zitta adesso>>
Rimasi in silenzio, e distolsi lo sguardo.
<<Hai ragione, non so chi tu sia davvero, ti conosco da circa...non so tre settimane?. E forse non bastano per conoscere qualcuno,ma anche se il tempo è stato quello che è stato io mi sono accorto che tu non sei affatto come le altre...>>
Gli tappai la bocca con la mano, mi dispiaceva davvero,ma non potevo sopportare altre parole mischiate alla sua voce.
<<Perdonami>> sussurrai.
Mi liberai dalla sua presa e cominciai a correre verso il nulla. Entrai nel bosco e seguì il sentiero che mi avrebbe pertata alla casa sul lago. Lacrime calde mi rigavano il viso contro vento, vedevo poco con tutto quel buio,ma potevo sentire che mi stava seguendo, possibile che non si rassegnasse a lasciarmi andare?.
Mi fermai per riprendere fiato, sentivo i polmoni chiedere ossigeno e la mia respirazione era fuori controllo,mi appoggiai con la schiena contro ad un albero e chiusi gli occhi.
<<Presa>>
la sua voce era inconfondibile.
Lo guardai dritto negli occhi,in quei suoi occhi che potevo distinguere anche con il buio. Mi aveva bloccata tra le sue braccia.
Di nuovo.
Potevo sentire il suo respiro incontrollato e i battiti del suo cuore che non smettavano di accellerare ogni secondo di più.
<<Posso fare una cazzata?>> chiese regalandomi uno dei suoi sorrisi
<<No>>
<<Okay...>> allentò la presa sui miei fianchi e senza che me rendessi conto le sue labbra furono sulle mie.
Si muoveva dolcemente come se aspettasse quel momento da tutta la vita. Sentì una scarica di brividi invadermi il corpo e riuscì a fare la cosa più stupida che avessi mai potuto fare.

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