Aria
Che stassi male dentro ormai lo sapevano anche i muri, ma purtroppo non avevo più aggettivi o metafore per descriverlo. Ero ancora incastrata in quell'abbraccio, con una donna che ora avevo la certezza fosse mia madre, non mi ero basata su vecchie scartoffie,ma su quello che mi diceva il cuore. Sentivo di volerle bene senza motivo e forse era proprio questo che mi fece cadere nelle mie certezze.
Avevo passato mesi d'inferno con quell'uomo,ma mi ero sempre consolata sul fatto che c'erano persone che stavano peggio. In quel momento mi resi conto che avevo sempre sbagliato tutto, mi ero concentrata tanto sui miei problemi da non vedere che al mondo non ero l'unica con delle mancanze. Che non ero io l'unica adolescente che pensava di contare nulla, mentre le mie lacrime bagnavano la maglietta lilla di Michelle avevo la senzazione che un enorme peso si stasse spostando dal mio petto,lasciandomi finalmente respirare come si deve. Le labbra di lei non facevano che lasciarmi baci sulla fronte,mentre dolcemente mi cullava come fossi una bambina, molte persone non avevano idea di quanto bene potesse fare un abbraccio di una mamma, e io fino ad oggi nemmeno. Non ero mai stata abbracciata da mia "madre" e fui grata che dopo 17 anni spesi in un adolescenza incompresa lei fosse li a stringermi a se.
Non la conoscevo, sapevo a malapena il suo nome eppure sentivo che adesso che l'avevo trovata non avrei più rinunciato a lei. Ero stata per troppo tempo chiusa nella mia camera a piangere con un paio di cuffie nelle orecchie, soffocando singhiozzi dentro un cuscino senza mai chiedere aiuto. Avevo tradito me stessa lasciando che la società in cui vivevo mi privasse di sorridere come volevo. Avevo sprecato momenti, giornate estive e amici che avrei potuto ricordare con gioia. Avevo sbagliato alla grande,ma l'avrei rifatto ancora e ancora, solo perchè tutto quello che era ormai passato mi aveva portato a conoscere un ragazzo,che senza saperlo mi avrebbe sconvolto la vita. Senza tutto quel disastro che ero stata non avrei mai conosciuto Michelle.
La mia storia non era affatto centrata in serate con gli amici ad ubriacarsi fino a vomitare per le strade, non erono tatuaggi fatti a sedicianni, amori occasionali o grandi feste, no, la mia storia erano pagine di libri consumati, cioccolate calde accanto ad un camino, cuffiette nelle orecchie e grandi felpe per tenersi al caldo. Ma c'erano anche i retroscena dei miei errori, come perdersi nella droga o in un' anoressia che mi aveva portata ad odiare quella che sono ora. Tutti sbagliamo,tutti crediamo di fare la cosa giusta, ma io ho capito che gli errori che facciamo hanno sempre delle conseguenze,che possono essere negative o positive.
Ed io ero fermamente convinta che Kyle era la conseguenza positiva di anni di errori e ora lo stavo perdendo. Stavo perdendo l'unico ragazzo che mi aveva fatto perdere la testa per dei difetti che io non vedevo, che mi aveva sempre gridato in faccia le cose come stavano e che mi aveva regalato il suo amore nonostante io continuassi a rifiutarlo...
Sentì la porta della stanza aprirsi e mi staccai da quell'abbraccio durato minuti con Michelle. Mi alzai lentamente e mi mancò in respiro quasi quando vidi entrare Kyle su una sedia a rotelle.
<<È questa la stanza ragazzo?>> chiese il medico di colore dietro di lui. Kyle mi rivolse un sorriso
<<può dirlo forte>> rispose lui annuendo.
<<Che fai non mi abbracci?>> chiese divertito dopo qualche secondo.
Quasi corsi raggiungendolo per quei pochi passi che ci separavano.
Incastrai le mie gambe nello spazio che gli avanzava ai lati delle sue gambe, su quella scomoda sedia da cui non poteva alzarsi,ora ero io quella più alta.
Gli avvolsi le braccia al collo facendo attenzione a non fargli male e chiusi nel lostro silenzio sentì le sue braccia avvolgermi la vita.
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Perfette imperfezioni
RomansaLei era sempre stata fredda. Riservava a chiunque lo stesso trattamento. Lui era stato sbattuto per anni di casa famiglia in casa famiglia, ma era un ragazzo "complicato" e nessuno alla fine lo adottava mai. Ci aveva perso le speranze, voleva farla...