Aria
E si la senzazione era quella.
Erano tornati quei brividi sotto il suo tocco,ma si era portata apresso quella leggera ansia piena di paura...
Era come se il mio cuore stesse lottando contro tutte le voci dentro la mia testa e senza lamentarsi incassava pugni e riusciva a reagire pochissimo, ma era bastato.
<<Non siamo mai riusciti a completare la scommessa infondo... ti va di ricominciare?>>
Sorrisi nascondendo l'imbarazzo
<<E come?>> chiesi
<<Facciamo così...>> disse staccandosi da me e riprendendo il controllo dei miei sguardi,che invano cercavano di sfuggire ai suoi occhi
<<...mi rimettono tra una settimana, dopo la riabilitazione per vedere se torno a camminare, poi torniamo da Julliette e usciamo insieme>> finì sorridendo soddisfatto del suo "piano improvvisato", lasciai che la mia mano tornasse a torturare una ciocca dei miei capelli
<<mi stai chiedendo un appuntamento?>>
<<be...una specie si...ci stai?>>
<<No>> risposi secca, lo vidi riflettere sulla mia risposta data senza battere ciglio per poi scoppiare a ridere.
Quel suono pulito e semplice, mi fece sorridere
<<Ma come no!?>> chiese quasi sconvolto riprendendosi
<<No perchè agli appuntamenti capita sempre di tutto, tipo figure che si potrebbero evitare, incidenti con bibite o gelati...voglio evitare tutto questo >>
<<capito, è il primo e ti imbarazza>> rimaso a bocca aperta
<<non è vero...è solo che...smettila di fissarmi così>> lui sorrise
<<Non ci riesco>>
Distolsi lo sguardo,probabilmente ero arrossita
<<Oltre a essere patetico sei pure dolce da far schifo, ma di che sei fatto? Zucchero?>> la sua risata tornò a riempire la piccola stanza bianca e spoglia.
<<Kyle...la verità è che ci ho provato e ho fallito>> sussurrai tornando sui quei suoi occhi azzurri che facevano invidia anche al cielo più sereno.
<<Di che parli?>>chiese lui mantenedo un tono di voce basso per via dell'orario.
<<Quando tu poche ore fa mi hai detto "è meglio se restiamo amici" inizialmente io...>> la sua mano poggiata sulle mia bocca m'impedì di finire la frase
<<aspetta, io prima ho sbagliato a parlare Aria>> mi liberai dalla sua presa leggera
<<Lo so...ma in quei minuti in cui sono rimasta sola in quella stanza mi sono resa conto che non ti ho impedito di andartene...>> il suo sguardo si fece confuso
<<E questo che vuol dire?>> le sue domande dritte al punto erano frecciatine continue
<<Non fraintendere,sono stata bene con te, ti ho amato e ti amo ancora, ma non sono fatta per stare insieme a nessuno...>> mi sentivo un idiota a pronunciare quelle parole,ma ero sincera. Ero negata in qualsiasi relazione. Non riuscivo mai ad amare completamente qualcuno e faceva male, faceva male davvero.
<<Questo non è vero>> sentì le sue dita fredde sfiorarmi una guancia e poi scendere fino a sollevarmi il mento verso i suoi occhi
<<Tu sai amare, hai un cuore grande, ma non te ne rendi conto. Se non fossi stata in grado di avere una relazione non saresti qui adesso, ma di la nella tua camera a fregartene di me. Se non ti fosse importato non mi avresti mai scritto quella lettera o sussurato quel "ti amo" due mesi fa...non ti rendi conto nemmeno di quanto stai male ora, perchè t'importa della mia salute e basta. Se questo non è saper amare Aria dimmi cos'è>> rimasi in silenzio.
Non sapevo cosa rispondere.
Continuavo a guardare i suoi occhi, il suo viso...io non avevo parole per ribattere, forse per il semplice fatto che Kyle aveva ragione e il suo discorso era vero.
Le sue labbra si schiusero in un sorriso...
<<Non te ne sei mai resa conto, vero?>> scossi la testa.
<<tu non è che non sei capace di avere una relazione, è solo che hai paura di affezionarti e poi rimanerci troppo male se non dovesse funzionare, ma io non sono la tua famiglia Aria. Non sono tua madre,tuo padre o tua sorella, che nemmeno ti hanno fatto visita nelle ultime settimane. Io sono quel ragazzo a cui hai fatto perdere la testa per come sei...E forse ora dico così perché sono innamorato perso per te,ma sappi che anche se dovesse finire io ci sarò sempre. E se tu mi vorrai come amico va bene lo stesso, ma ti prego non facciamo la fine che fanno tutti quelli della nostra età. Quei ragazzi che si amano e poi diventano estranei, perchè li impazzirei davvero>> Kyle poteva apparire scontato a volte,ma era sincero e io lo vedevo nei suoi occhi e nei suoi gesti.
Non risposi, esitai qualche secondo e poi me ne fregai. Mi avvicinai a lui e gli sfiorai le labbra con le mie
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Perfette imperfezioni
عاطفيةLei era sempre stata fredda. Riservava a chiunque lo stesso trattamento. Lui era stato sbattuto per anni di casa famiglia in casa famiglia, ma era un ragazzo "complicato" e nessuno alla fine lo adottava mai. Ci aveva perso le speranze, voleva farla...