Aria
Seduta su quella panchina di legno allacciai l'ultimo pattino al piede.
Mi sistemai il capellino bianca di lana in testa e la sciarpa al collo.
<<Muoviti lumaca>> sbottò Kyle sbuffando impaziente. Sorrisi
<<Okay arrivo>> mi alzai traballante e afferrai la sua mano, come la strinsi lui mi trascinò a se facendomi scivolare sul ghiaccio.
<<No Kyle! Non lasciarmi che cado!>> lui rideva ed io sembravo un idiota su quei pattini, tra il freddo che mi congelava le mani e il mio essere impedita a pattinare mi faceva sentire osservata. Intorno a noi c'erano bambini più bravi di me a pattinare.
Lui mi attirò a se e io mi appesi alle sue spalle per paura di scivolare ancora
<<Non ci penso neanche a lasciarti andare>>
<<Anche perchè scivolerei e potrei farmi male>>
<<ma va? Sei sul ghiaccio è normale che si scivoli>> alzai gli occhi al cielo, non riuscivo a credere di non avergli ancora tirato un calcio nelle palle.
Le sue frecciatine pieni di doppi sensi o quelle che mi facevano sembrare scema, per quanto ci provassi rimaneva lui l'idiota, o il maschio come preferite.
Sorrisi sistemandogli il berretto grigio che portava sulla testa, dopo tre mesi i capelli non gli erano ancora ricresciuti, forse per tutte quelle medicine che era costretto a prendere e cure che faceva. Lo spesso maglione di lana grigio segnava il suo fisico,mentre io ero completamente vestita di bianco.
Kyle prese tra le dita una ciocca dei miei capelli scuri
<<Mi mancano i tuoi "capelli di paglia">> scherzò giocandoci indisturbato. Ero tornata al mio colore scuro, mi mancavano i miei capelli,ma ora le cose erano cambiate ed io sopratutto.
<<Comunque qual'era la buona notizia?>> chiese tornando al discorso di poche ore fa.
<<a...si ecco ho raggiunto i cinquanta chili>> dissi sorridendo.
I suoi occhi azzurri si fermarono nei miei
<<Aria,ma è fantastico! Sei ingrassata ancora!>>
Non sapevo se era esattamente il momento migliore per dargli una notizia del genere,ma doveva saperlo.
<<è sai, la gravidanza è così, tendi a mangiare di più>> lui annuì.
<<Certo ovviamente>>
Lo vidi bloccarsi, gli schioccai le dita davanti agli occhi,ma sembrava in stato di trans.
Risi
<<Amore puoi ripetere?>> annuì trattenendomi dal continuare a ridere
<<Sono incinta>> confermai mordendomi un labbro.
<<Da circa tre settimane...>>
si portò una mano alla bocca continuando ad annuire senza lasciarmi la mano
<<Allora, abbiamo appena cominciato a fare le carte per adottare Kevin e Sara, e loro sono due. Più il bimbo che ora porti in grembo fanno tre... tre figli>>
Rimasi in silenzio lasciandolo ragionare per i fatti suoi.
I suoi occhi tornarono nei miei e le sue labbra si posarono sulle mie lasciandovi un lento bacio.
<<Aspettiamo un bambino>> confermò, io annuì e lui gridò appena attirando l'attenzione delle persone che fino a pochi secondi fa si stavano facendo amabilmente gli affari loro.
<<La mia ragazza è incinta! E io ora me la sposo!>> Gridò prendendo applausi da persone che nemmeno conoscevano i nostri nomi.
Mi lasciò la mano e si inginocchiò in mezzo alla pista di ghiaccio.
Dalla tasca del suo maglione tirò fuori una scatolina nera e aprendola rivelò un anello
<<Ariana ho vinto la scommessa, devi sposarmi>> incominciai a ridere
<<Alternativa come proposta di matrimonio>> dissi non riuscendo a trattenermi. Mi accucciai davanti a lui facendo attenzione a non scivolare. Lo attirai a me e lo baciai sussurandogli un "si" sulle labbra.
Lui si alzò prendendomi in braccio e facendomi fare il giro della pista sotto gli applausi e i fischi di alcuni suoi amici e persone sconosciute.
Si fermò e mi sorrise, io alzai la mano verso il cielo muovendo le dita <<brilla>> feci notare riferendomi all'anello.
Lui rise
<<quanto sei scema>> gli tirai una pacca sulla spalla
<<ma dio quanto ti amo>> ripetè ancora facendomi scendere e tornando sulle mie labbra.
Lasciandomi perdere dentro al suo profumo che mi faceva perdere la testa quanto i suoi occhi.
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Perfette imperfezioni
عاطفيةLei era sempre stata fredda. Riservava a chiunque lo stesso trattamento. Lui era stato sbattuto per anni di casa famiglia in casa famiglia, ma era un ragazzo "complicato" e nessuno alla fine lo adottava mai. Ci aveva perso le speranze, voleva farla...