una mamma per amica

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Aria

Ero riuscita a mangiare metà di quel piatto di pasta che mi era stato portato, anche se ne mancava ancora Michelle mi sorrise comunque, sembrava contenta di avermi visto mangiare.
<<Dimmi la verità, come ti senti?>> chiese spostando il vassoio da sotto il mio naso <<piena>> risposi sinceramente. Per la prima volta da non so quanto tempo mi sentivo lo stomaco pieno.
Guardai fuori dalla finestra,mentre alcune gocce di pioggia s'infrangevano sulla vetrata che dava sulla città ingrigita dal mal tempo.
<<Brayn si arrabbierà molto>> sussurai sovrappensiero. Mentre la mia mente non faceva altro che concentrarsi sul viso di Kyle.
<<Tranquilla, è stato arrestato tre giorni fa >> m'informò la donna.
Spostai il mio sguardo su di lei <<un infermiera ha chiamato la polizia nel momento in cui sei svenuta...>> annuì. Non avrei voluto sapere altro, in verità non volevo più sapere niente che riguardasse quell'uomo, apparte qualche dettaglio che ancora non mi tornava
<<lui non è mio padre vero?>> mi soffermai sugli occhi grigi di Michelle, mentre lei scosse la testa lasciando che una piccola ciocca le cadesse sulla pelle chiara che possedeva il suo viso. <<No...lui>>
<<E tu sai chi è il mio vero padre?>>
non lasciai finire la frase alla donna che subito le rifilai un'altra domanda. Mi sentivo sollevata a quella notizia, se non era mio padre come aveva sostenuto probabilmente non c'entrava nulla nemmeno con Kyle. Forse tutte le sue bugie erano un pretesto per allontanarmi da quel ragazzo...anche se ero stata adottata solo per permettergli una copertura tra i suoi clienti.
<<Tuo padre era un uomo molto dolce sai?>>
<<Era?>>
Lei annuì. Quel verbo al passato poteva significare solo che quell'uomo ormai non c'era più...
<<Tu sei davvero mia madre?>> ancora domande, ma mi promisi che sarebbe stata l'ultima,almeno per oggi, mi sembrava di farle un interrogatorio. La domanda era scontata, ma in realtà volevo sapere di più. Cosa le piaceva fare, qual'era il suo fiore preferito,ma soprattuto perchè si trovava in quella stanza con Kyle.
<<Mi dispiace tanto di averti data in adozione Ariana, ma non avrei potuto accudirti nel modo migliore. Ho saputo molto su di te...soprattuto dal tuo ragazzo>> alzai di nuovo lo sguardo verso il  suo sorriso, fu li che mi concentrai questa volta. <<Kyle?>> la donna annuì <<pensa che era venuto a cercare il negozio in cui lavoro e alla fine mi ha riportato da te. Quel ragazzo è un angelo, pensa che quando lo venni a trovare una settimana fa non faceva altro che dire il tuo nome...>> persi il resto del suo discorso, lui era andato a cercare quel negozio... era andato per trovare sua madre e invece la madre era la mia. Immaginai la sua delusione e mi sentì male <<...ed infine l'anno trovato sul marciapiede, doveva aver preso un bel volo. Alcuni testimoni hanno detto che il casco gli si era tolto, sicuramente lo aveva allacciato male,anche se i medici dicono che fosse sotto effetto di stupefacenti>> mi strinsi il polso d'impulso provocandomi un dolore atroce sui tagli, sotto effetto di stupefacenti?, Kyle aveva cominciato a drogarsi...
<<Ho bisogno di vederlo>> dissi togliendomi quel lenzuolo bianco di dosso, la maglietta era sollevata fino alla pancia e senza volerlo lasciai che Michelle vedesse i lividi sulle mie cosce <<Ariana...>> scesi dal letto e abbassai la maglietta
<<è tutto okay, era solo...>> stavolta fu lei ad interrompermi
<<quante volte?>> chiese seria. In due mesi avevo perso il conto di quante volte Brayn mi avesse violentata. Mi vergognavo troppo per dire qualcosa, ma con quella donna non riuscivo a mentire
<<non lo so...forse quindici o sedici...>> sentì ancora quel groppo in gola e cercai invano di trattenere le lacrime. Sentì il suo corpo scontrarsi con il mio mentre le sue braccia mi stringevano a se, per la prima volta ricambiai un abbraccio, mi strinsi attorno alla sua vita e le sue labbra si posarono sulla mia testa.
Mi abbandonai tra le sue braccia sicure, scivolando con lei fino a toccare il pavimento freddo.

Perfette imperfezioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora