«Onna! Onna! Giociamo insieme?»
Hellen zampettava saltellando intorno a Narcissa che la guardava sorridendo.
«Adesso no Helly, fra un po' arriva zio Harry e giochi con lui»
Rispose la nonna che stava cucinando per il pranzo.
Hellen guardava estasiata le pentole che fluttuavano avanti e indietro per la cucina.
«Va bene onna Cissy, papà! Giociamo?»
Draco stava scendendo di corsa le scale per andare ad aprire la porta a Harry e Ginny.
«Sì...sì ora giochiamo»
Le rispose frettolosamente Draco prendendola in braccio con un sorriso.
Aprì la porta e Hellen battè due volte le mani con un gridolino felice alla vista di Harry.
«Zio Halli, zio Halli!»
Tese le manine verso di lui che la prese in braccio e la sollevò facendo finta di farla volare.
«Tanti auguri Helly!»
Esclamò Harry ripoggiandola a terra.
Ginny entrò dietro di lui e baciò Draco sulle guance.
«Ciao piccolina!»
Hellen le corse in contro e le abbracciò le gambe.
«Ciao zia Ginny!»
«Quanti anni compi oggi?»
Chiese Ginny facendo finta di ragionare.
Hellen rise e alzò tre dita in aria.
Pranzarono tranquilli e felici e, appena in tempo per la torta, arrivarono anche Ron e Hermione insiema a Molly, Arthur e George,
Hellen li salutò battendo le mani poi si arrampicò su una sedia e aspettò che le consegnassero i regali.
Draco e Narcissa le regalarono una bacchetta giocattolo che faceva apparire piccoli uccellini o farfalle di carta che svanivano dopo pochi secondi.
Harry e Ginny le regalarono una scopa giocattolo come lo zio aveva promesso tre anni prima.
Ron e Hermione le regalarono un libro con le immagini che uscivano dalle pagine e si muovevano come una proiezione.
Molly e Arthur invece le regalarono un maglioncino verde chiaro con una H ricamata al centro e un mucchio di cioccorane e api frizzole. George le portò un cappello a punta che scompariva insieme alla testa quando veniva indossato.
Hellen apriva i regali con risatine felici e gridolini eccitati.
Il pomeriggio decisero di andare tutti alla tana per far provare a Hellen la sua nuova scopa giocattolo nel piccolo campo da Quidditch in cui si allenavano Fred, George, Ron e Ginny durante l'estate.
Draco scoprì che la sua bambina aveva ereditato la sua abilità nel volare, la scopa giocattolo non si alzava a più di un metro e mezzo da terra, ma si notava comunque la sua abilità nello scartare e scattare.
«Guarda zio Halli, volo bene come papà».
Esclamò Hellen felice mentre faceva fare una giravolta alla scopa e aumentava di poco la velocità.
Avevano passato tutto il pomeriggio a divertirsi e scherzare, ma era già ora di cena e presto il cielo divenne buio.
Tornarono tutti a casa Malfoy, poichè la tana era troppo piccola per riunirli tutti.
Mangiarono serenamente come non succedeva da parecchio tempo.
Mentre mangiavano il dolce Hellen posò il cucchiaino improvvisamente.
«Papà, onna Cissy è la tua mamma?»
Domandò fissando il padre che quasi si soffocò con la torta alla melassa.
«Sì, Hellen»
«E Molly è la mamma di Ron?»
«Sì, cara»
Rispose Molly con un sorriso leggermente preoccupato.
«E la mia mamma dov'è?»
Harry si schiarì rumorosamente la voce e Hermione trattenne il respiro.
Draco al contrario sorrise dolcemente alla figlia, si alzò da tavola e la prese in braccio.
La portò davanti alla finestra e la guardò intensamente, sorridendo ancora.
«Vedi, Hellen. La tua mamma è molto più bella di nonna Cissy e Molly, guarda, la vedi quella Stella lassù? Quella è la tua mamma.»
Hellen osservò il cielo incuriosita.
«Quella?»
Chiese indicando con il dito un punto del cielo.
«Sì proprio quella.»
«Allora è la mamma più bella del mondo.»
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