CAPITOLO 20

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Tutti si scambiarono uno sguardo di intesa, ma Hellen non capiva, di cosa stavano parlando?
Lanciò uno sguardo a Frank e fu lieta nel notare che anche lui non capiva che cosa volevano dire.
«Cos'è un...legimens?» chiese infine Hellen.
«Un legilimens, è una persona che può leggere nella mente di altre» spiegò Hermione alzandosi dal divano e iniziando a camminare avanti e indietro per la cucina.
«Wow!» esclamarono Hellen e Frank all'unisono.
«Bhe...questo non ci porta da nessuna parte, voglio dire, chissene importa se è un legilimens?»
«Draco! Va a scuola con tua figlia! Scoprirà dove ti trovi e questa volta i dissennatori non saranno così gentili!»
Draco annuì pensieroso poi alzò lo sguardo con la fronte corrucciata.
«A proposito...dove siamo?»
«Questa è la vecchia casa dei miei zii, siamo in Privet Drive»
«È protetta dall'incanto fidelius, non è vero?-chiese Draco lanciando un'occhiata a Harry- E tu sei il custode, giusto?»
Harry annuì, Hellen si guardò intorno, per la seconda volta non capiva di cosa stessero parlando, ma questa volta decise di lasciar perdere.
«Grazie».

«Will!» Hellen abbracciò l'amico appena arrivato, il suo baule era già nella stanza dove dormivano Frank, James e Albus.
Anche Frank salutò Will con un abbraccio.
Finalmente era la Vigilia di Natale, erano passate da poco le nove del mattino, Will era arrivato con il treno, i suoi genitori erano babbani.
Casa Dursley era ormai diventata di chi non poteva farsi vedere in giro.
Draco, Narcissa e Hellen dormivano nella camera da letto dei Dursley, Harry, Ginny e Lily si sistemarono nella vecchia stanza di Harry, Luna e Neville invece si accontentarono della grossa cabina armadio che c'era nella stanza di Dudley, dove dormivano Frank, Will, James e Albus.
Neville, Harry e Draco sarebbero rimasti nascostì finchè fosse stato necessarion Hellen e i due ragazzi invece sarebbero tornati a scuola dopo Natale, ovviamente Draco avrebbe insegnato a Frank, Hellen e anche a Will l'occlumanzia.
Harry aveva preso alcune lezioni da Piton nei suoi anni di Hogwarts, ma non si era mai impegnato abbastanza da poter spiegare a qualcun altro come fare.
Draco invece era stato obbligato dai suoi genitori ad imparare durante il suo sesto anno di scuola, non poteva permettersi che qualcuno scoprisse cosa stava pianificando, quindi anche lui era stato sotto le grinfie di Piton, durante quelle lezioni aveva rivisitato ricordi che non cradeva di conservare ancora, si era quasi messo a piangere diverse volte, ma era sempre riuscito a trattenersi.
«Allora sei pronta?» suo padre era in piedi davanti a lei e le puntava la bacchetta contro, non si sentiva affatto pronta, ma annuì comunque per non sembrare debole agli occhi dei suoi amici che la osservavano, curiosi di vedere cosa sarebbe successo e cosa avrebbero dovuto subire poco dopo.
«Bene allora, legilimens!» esclamò Draco.
Il salotto di casa Dursley svanì e una calma rilassante circondò Hellen, era nella Sala Grande, ma c'era qualcosa di strano, qualcuno stava singhiozzando, l'immagine cambiò di nuovo e Hellen si trovò in un corridoio di Hogwarts, davanti a lei la ragazza serpeverde stava estraendo la bacchetta «Stupeficium!» la scena sfumò e cambiò di nuovo questo ricordo era offuscato, come se fosse rovinato, lontano...Hellen era piccola, molto piccola e Draco la teneva in braccio «La vedi quella stella? È la tua mamma» la voce di Draco rimbombò nella sua mente fino a svanire,era di nuovo nel salotto, inginocchiata sul pavimento con la testa tra le braccia.
«Basta! Basta ti prego...solo un attimo» mugugnò, cercando di riprendersi dall'ondata di emozioni che l'aveva travolta, si sentiva stupida, non erano dei ricordi terribili, a parte quello della Serpeverde, ma l'avevano comunque turbata.
«Hellen va tutto bene?» William si precipitò davanti a lei e le scostò le braccia per poterle vedere il viso.
«Sì...sì, sto bene» Hellen si alzò, le gambe erano scosse da un tremito incontrollabile «Continua»
«Forse è meglio se prendi una pausa...Frank vuoi provare tu?» disse Draco rivolgendo lo sguardo verso il ragazzino e scostando delicatamente Hellen con un braccio.
«Sì d'accordo» rispose Frank, cercando di mostrarsi più coraggioso di quanto non fosse.
«Pronto?»
«S...sì» per un momento le maschera orgogliosa di Frank calò e il suo volto sbiancò improvvisamente, ma si riprese subito e fissò Draco negli occhi, pronto a tutto.
«Legilimens!».

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