Era sera, Hellen stava tornando dalla lezione di erbologia insieme a Frank e William, quando arrivarono nella Sala d'ingresso i due ragazzini si avviarno nella Sala Grande per cenare, Hellen invece voleva andare prima nella sua camera per posare tutti i libri.
I corridoi erano quasi deserti, tranne uno al settimo piano, era quasi arrivata alla Signora Grassa quando una ragazza Serpeverde la fermò strattonandola per un braccio.
«Tu sei la figlia di Malfoy, eh?»
Hellen annuì tranquillamente, anche se era spaventata, non voleva darlo a vedere.
«Chi lo avrebbe mai detto, una Grifondoro nella famiglia Malfoy...non hai seguito le orme di quello schifoso traditore di tuo nonno?»
«Mmm...molto coraggioso da parte tua...quanti anni hai 16? Contro una ragazzina di 11 che non sa nemmeno come si tiene in mano una bacchetta.
Codarda!»
Il volto della Serpeverde cambiò da attonito a furioso in un batter d'occhio e senza nemmeno accorgersene Hellen fu scaraventata contro la parete alle sue spalle e scivolò a terra, la testa le girava e aveva la vista offuscata, riuscì a vedere solo la bacchetta della ragazza saltarle via dalla mano e sentì il rumore di passi affrettati muoversi verso di loro, poi il buio.
Quando riaprì gli occhi vide il soffitto di una stanza quansi completamente bianca, era l' infermeria della scuola.
Si mise a sedere lentamente, sentiva una lieve fitta dietro la testa non fece nemmeno in tempo a rendersi conto di avere la testa fasciata che una voce le urlò di rimanere sdraiata.
«Lei ha bisogno di riposo ora! Ha preso una brutta botta alla testa, e nonostante la mie abilità di guaritrice deve ancora restare sotto controllo.»
Hellen si sdraiò senza replicare ma il silenzio fu interrotto da delle voci oltre la porta dell'infermeria.
«La prego ci faccia entrare! Madama Chips!»
L'infermiera aprì la porta scocciata e rispose:
«Non potete vederla ora! Deve RI-PO-SA-RE! Come ve lo devo dire?»
«Ma non la disturbiamo lo giuro!»
Rispose Frank cercando di sbirciare attraverso la porta.
«D'accordo! D'accordo! Ma solo cinque minuti, capito? Cinque minuti!»
Ma Frank e William non la stavano ascoltando, erano già intorno al letto di Hellen e sparavano domande a raffica.
«Che incantesimo ha usato?»
«Io...non lo so...»
«Cosa ti ha detto? Era più grande vero? »
«Sì, sì ma...»
«Ti senti meglio ora? È da due ore che cerchiamo di entra...»
«VOLETE ASCOLTARE O NO?»
Sbottò improvvisamente Hellen e i due ragazzi ammutolirono all'istante.
Hellen raccontò loro tutta la conversazione nei minimi dettagli.
«Quindi ti ha attaccata solo perché sei una Malfoy? Ma è ridicolo!»
«Lo so Will, ma me lo aspettavo, mio padre mi ha avvertita di fare attenzione ai Serpeverde.»
«Secondo me la espellono!»
«Sì se lo merita!«»
Esclamò Frank annuendo con veemenza.
«Ora fuori ragazzi! I cinque minuti sono scaduti! Fuori! Fuori!»
Spinse fuori dall'infermeria i due ragazzini poi si rivolse a Hellen:
«E lei si riposi mi raccomando.»
E sparì nel suo ufficio lasciando Hellen da sola.
La piccola Malfoy rimase a fissare il soffitto per diversi minuti, poi fu distratta da una voce femminile, era stranamente dolce e rassicurante.
«Ciao.»
Hellen si voltò.
Dal pavimento sbucava il busto di un fantasma.
Hellen la osservò e per un assurdo istante credette di vedere se stessa da adulta.
Era una ragazza di circa vent'anni e le somigliava incredibilmente, aveva un semplice abito bianco.
Uscì completamente dal pavimento e Hellen notò che era a piedi scalzi.
«Ciao.»
Rispose Hellen, aveva visto già molti fantasmi la sera dello smistamento, ma nessuno era così bello.
«Sei Hellen vero?»
Hellen annuì e il fantasma sorrise.
«sei tu? Sei davvero...»
Il fantasma non le lasciò finore la frase, sorrise e annuì.
Hellen allungò una mano per toccarla, ma il fantasma di sua madre di allontanò di poco.
«Non è molto piacevole essere attraversati da un fantasma sai?»
«Scusa, non lo sapevo.»
Il fantasma sorrise di nuovo guardando gli occhi della figlia, erano gli stessi della persona che più le era mancata in quegli undici anni.
Draco rilesse la lettera quattro volte prima di capirne a fondo il significato.
Hellen era stata attaccata da una studente più grande, aveva il permesso di andare a vedere come stava, e certo che sarebbe andato!
Si smaterializzò immediatamente davanti ai cancelli di Hogwarts affiancati dai cinghiali alati e si avviò a passo svelto verso l'ingresso.
Incontrò la Mc.Granitt mentre si dirigeva all'infermeria, lei gli raccontò come erano andate le cose e lo accompagnò fino all'infermeria.
Quando aprì la porta rimase a bocca aperta nel vedere la figura pallida in piedi accanto al letto di sua figlia e gli occhi gli si riempirono di lacrime.
