CAPITOLO 11

1.7K 117 3
                                        

Finalmente Hellen aveva il permesso di uscire dall'infermeria.
Era quasi l'ora di pranzo quindi con molta tranquillità si avviò verso la Sala Grande.
Era ancora deserta, ma entro un paio di minuti si sarebbe popolata di studenti e professori.
Si mise a sedere al tavolo dei Grifondore e si guardò intorno godendosi la rilassante quiete, ma c'era qualcosa che non andava, quel silenzio innaturalmente quieto era rotto da un rumore, un rumore fastidioso che fece apparire una smorfia sul volto della ragazzina.
Tese meglio le orecchie per capire da che parte provenisse, la Sala d'Ingresso.
Si alzò svogliatamente dalla panca, a ogni passo verso la Sala il rumore aumentava e in fine Hellen capì che si trattava di singhiozzi soffocati.
Hellen proseguì il suo cammino verso il rumore, cercando di non fare rumore, e allo stesso tempo di fare in fretta, prima della fine delle lezioni.
Quando fu nella sala d'ingresso però le sembrò deserta, ma i singhiozzi arrivavano sicuramente da lì, lei li sentiva forti e chiari, scrutò bene ogni angolo della stanza, fino a scorgere una sagoma tremante seduta a terra con la testa nascosta dalle braccia, si avvicinò di più e si inginocchiò davanti, da quanto aveva intuito, al ragazzo. Quest'ultimo alzò la testa smettendo immediatamente di singhiozzare e rivolse a Hellen uno sguardo così freddo da farla rabbrividire, si alzò in fretta da terra e la spinse da parte prima di andarsene borbottando qualche insulto e tirando su con il naso.
Hellen rimase a fissarlo mentre se ne andava su per le scale di marmo, nel frattempo alle sue spalle arrivarono centinaia di ragazzi affamati, ma lei non vi badò, si avviò dietro al ragazzo curiosa di scoprire il motivo del suo pianto.
Ma fu presto interrotta da Will che le afferrò il braccio e la fece voltare stringendola in un abbraccio.
«Will...che piacere vederti»
Commentò lei cercando di sembrare cortese nonostante lo avrebbe volentieri preso a calci.
Furono raggiunti anche da Frank e insieme entrarono nella Sala Grande e si accomodarono al loro tavolo.
«Com'è andata erbologia?»
A Frank scappò un risolino mentre William per poco non si soffocava con l'arrosto.
«A me bene, come sempre- disse Frank -William invece è quasi stato soffocato da una tentacula»
Scoccò un'occhiata impertinente all'amico poi scoppiò a ridere spudoratamente.
«Avresti...avresti dovuto vederlo!»
Ansimò tenendosi il ventre dolorante per le troppe risa.
«Ah-ah-ah...veramente divertente.»
Commentò William, ma ache lui sembrava divertito.
Hellen continuava a pensare a quel ragazzo, a quegli occhi di ghiaccio che gli avevano ricordato tantissimo quelli di suo padre, sarebbe potuto sembrare lui da giovane se non fosse stato per i capelli neri.
Era un serpeverde, ne era certa, aveva visto la cravatta spuntare da sotto il mantello, ed era più grande, forse de terzo o quarto anno, ma perché le importava così tanto? In fondo era un perfetto sconosciuto, poteva aver preso un brutto voto i pozioni, o forse gli era morto il gatto.
Ma Hellen era testarda, e curiosa, e avrebbe scoperto chi era quel ragazzo.

Baby MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora