Draco si era svegliato presto quella mattina, scivolò fuori dalle lenzuola e scese le scale in punta di piedi per non svegliare Narcissa.
Fece colazione con calma, poi andò a prepararsi per andare a lavoro.
Gli affari ai Tri Vispi Weasley andavano alla grande e George era tornato sorridente come sempre, anche Draco era più sorridente, stando a contatto con così tanta gente si distraeva un po' dalla monotonia della sua vita quotidiana.
Quando uscì di casa sua madre dormiva ancora, lei gli dava una grande mano in casa e con Hellen.
Hellen...chissà cosa faceva in quel momento...probabilmente stava dormendo.
E invece no, Hellen era sveglissima e agitata per il suo primo giorno di lezione, anche le sue compagne di stanza erano già sveglie, era appena riuscita a ricordarsi tutti i loro nomi:
Nessie Pakerson, aveva dei lunghi capelli color miele sempre raccolti in due trecce, era poco più bassa di lei e aveva le guance rosee e paffutelle.
Alisea Jordan, figlia di un vecchio amico di George, era una ragazzina di colore con due codini di capelli ricci e nerissimi.
Crislena Derwitch, che preferiva essere chiamata Cris, era una ragazzina un po' grassottella con due grandi occhi castani e i capelli corti e ricci, anche se Hellen avrebbe giurato di averli visti lunghi la sera prima.
Dopo essersi preparata Hellen scese nella Sala Comune, dove incontrò Frank e William, e insieme si avviarono verso la Sala Grande a fare colazione.
«Come sono i vostri compagni di stanza?»
Chiese Hellen mentre si serviva del bacon e un uovo fritto.
«Noi due siamo in stanza insieme e avbiamo un altro compagno...com' è che si chiama?»
Chiese Frank.
«Mmm...Michael Kenner mi pare.»
«Oh...le mie compagne sembrano simpatiche, sono loro tre.»
Indicò con il dito le tre ragazzine che erano sedute vicine dall'altra parte del tavolo.
«Cos'abbiamo alla prima ora?»
«Abbiamo Difesa Contro le Arti Oscure.»
Hellen sorrise, le interessava molto imparare a difendersi, anche se da quando che Lord Voldemort non c'era più la pace e la tranquillità nel mondo dei maghi si erano ristabilite, rimanevano comunque delle persone cattive.
Si alzarono da tavola e si incamminarono verso il terzo piano, dove c'era l'aula di difesa contro le arti oscure.
Entrarono nell'aula e si misero a sedere negli ultimi banchi a destra, la lezione sarebbe stata in compagnia dei Corvonero che erano molto più tranquilli e silenziosi dei piccoli, agitati Grifondoro.
«Buongiorno ragazzi.»
Una donna alta e magra con i capelli a caschetto e un paio di occhiali rettangolari poggiati sul lungo naso fece il suo ingresso nell'aula.
«Sono la professoressa Pedwing e vi insegnerò Difesa Contro le Arti Oscure.»
Aveva una voce pastosa e gli occhi azzurri erano piccoli e penetranti.
«Tirate fuori le bacchette prego, oggi vi insegnerò un incantesimo scudo.»
Un brusio eccitato si levò dalla classe e Hellen tirò fuori la sua bacchetta avida di imparare.
La professoressa li invitò ad alzarsi tutti, con un movimento rapido della bacchetta fece scivolare tutti i banchi contro le pareti, poi si posizionò di fronte agli studenti.
«Bene, ora io vi lancerò una fattura solleticante, e voi dovrete puntare la bacchetta contro di me e pronunciare la formula "Protego", provate a pronunciarla senza la bacchetta prego.»
Tutti esclamarono "Protego" e la professoressa sorrise al primo della fila che le puntò la bacchetta contro timidamente.
«Rictusempra!»
Esclamò la Pedwing e il ragazzino urlò a sua volta la formula "Protego" ma iniziò a ridere convulsivamente tenendosi la pancia e rotolandosi a terra senza fiato.
«Finitem!»
Il ragazzino smise di ridere e si rialzò da terra ancora rosso in viso.
La lezione finì con soli due scudi riusciti, quello di un Corvonero e quello di Frank che ci era riuscito dopo aver subito due volte il solletico.
Mentre Hellen si avviava verso i sotterranei per affrontare l'ora di pozioni si chiese cosa stesse facendo suo padre, era sicura che fosse felice insieme a Ron e George e che come sempre si stesse facendo due risate.