CAPITOLO 21

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1 mese dopo

Pov's Irama

Era passato un mese un fottuto mese da quando Ludovica è in coma e non vuole svegliarsi, un mese senza di lei un mese di sofferenze e ansie, ma anche orgoglio perchè ho finito la canzone e ne vado fiero, questo mese è stato molto intenso io e Fede avevamo chiarito anche con Roberta infatti ogni giorno andiamo insieme a vedere come sta Ludo è l'unico impegno che ho ogni giorno fino a quando si sveglierà perchè io non mi arrendo, so che c'è la farà e farò di tutto per farmi perdonare.

In questo momento sto in macchina insieme a Roberta per andare proprio in ospedale, i medici hanno detto che il polso è guarito le costole invece dovranno ancora aspettare ma almeno sta meglio.

Siamo appena arrivati in ospedale e arriviamo immediatamente in camera per vederla ma non era sola c'erano alcune persone sedute accanto a lei, una ragazza con in braccio una bambina avrà qualche mese penso e altre 3 persone forse erano parenti ma comunque ci siamo fatti notare dato che siamo arrivati correndo..

- Ciao Mara - Roberta inizia a salutare quei ragazzi mai visti prima ed io ovviamente rimango li fermo come un idiota ad aspettare che magari me li presenti oppure che mi lasciano da solo con Ludo ma non fu così

-Irama loro sono dei cugini di Ludo e lui è un suo amico - ci presentiamo a vicenda, non potevo fare mica il maleducato...mi sembra ovvio.

-Lei invece è la piccola Nicole - sposto lo sguardo sulla piccolina che mi guarda con molta serietà, aveva degli occhi di un azzurro intenso e aveva molti capelli dello stesso colore di quelli di Ludovica praticamente identici, si vedeva che era la sua cuginetta, appena gli sorrido le sue piccole labbra iniziarono ad allagarsi formando un sorrido assai dolce, era così carina.

Dopo le varie presentazioni i suoi parenti uscirono dalla stanza e finalmente potevamo stare soli,

-Buongiorno principessa - le dico come ogni mattina prima di raccontarle cosa avevo fatto nelle ultime ore ormai è un'abitudine. Mi avvicino al suo letto e mi siedo sulla solita sedia scomoda.

-Finalmente ho finito la canzone, volevo dirtelo dopo perchè pensavo ti svegliassi ma ancora non l'hai fatto, ma stai tranquilla io perdo le speranze so che ti svegliarai prima o poi, sicuramente vorrai sapere come si chiama ma non te lo dirò ancora, dovrai aspettare.

Come ogni mattina vengo sempre qui per farle un po di compagnia insieme alla sua amica, qualche volta vengono anche Benji e Fede prima di andare a lavoro dato che stanno registrando le prossime canzoni per il loro secondo album e poi il pomeriggio viene sua madre che resta con lei fino a quando non viene suo padre.

Le accarezzo dolcemente il braccio scansando qualche tubicino che probabilmente era la flebo non so, devo dire che in questo mese era molto dimagrita per via del poco cibo che le danno ed era molto pallida, infatti quando arriva Roberta le mette sempre un po di trucco per darle colore anche se per me è bella lo stesso, mi appoggio con il gomito al letto per stare più comodo e nel frattempo passo ad accarezzarle la guancia, continuavo a guardarla intensamente sperando in un suo risveglio ma non succede nulla, dopo un po Roberta arriva con due bicchieri di caffè e me ne passa uno, ci soffio sopra un po e poi lo bevo posandolo sul tavolino affianco a me.

-Grazie, come sempre - le dico e si siede difronte a me prendendo la mano di Ludo sorridendomi.

-Figurati, chissà se ci sta sentendo - e una domanda che mi pongo spesso, io non lo so con certezza ma quando le parlo avverto come se mi sente, che da qualche parte li nella sua testolina mi stia sentendo, ma non posso saperlo con certezza.

-Non lo so, lo spero

Rimaniamo in silenzio ancora un po poi vediamo il suo dottore entrare nella stanza con una certella, forse era qualche altro risultato delle analisi..

Cosa Resterà...|| IRAMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora