Capitolo 1

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Avevo sperato fino all'ultimo che Aiden rispondesse alle mie chiamate.. Non avevo ancora avuto il coraggio di accendere il telefono.
Ero qui in una stanza ben arredata, con una tunica da ospedale.
Appena i dottori fossero stati pronti, sarei andata sotto i ferri.

Avevo un sacco di paura, ma sapevo bene che ormai non potevo più tirarmi indietro.
Sentivo la mancanza della mia vecchia vita prima di tutto questo, mi mancava Aiden che pensavo davvero capisse la mia scelta, che mi sostenesse nonostante tutto.
Sapevo bene che quello che gli chiedevo era fin troppo, ma io l'avrei fatto per lui nonostante il mio dissenso.

Ero un groviglio di emozioni e stare in questa stanza da sola e con la paura nel sangue, sentivo che da un momento all'altro sarei scappata.

Ero arrivata al Langley neanche tre ore fa e già ero nella sede ospedaliera della CIA a sottopormi all'intervento.

Se fossi riuscita a farcela e a sconfiggere una volta per tutte, tutta questa merda sulla convenzione, mi sarei promessa dopo, di vivere una vita normale come una diciassette normale.

Il bussare alla porta mi fece sussultare "avanti.." Dissi incerta e spaventata.

"La sala operatoria è pronta, se mi vuole seguire.." Disse un'infermiera con l'aria seria.

Io annuì e scesi dal letto.

Camminai verso di lei ed uscì dalla stanza seguendola.

Ad ogni passo che facevo, sentivo l'ansia che insieme alla paura prendeva possesso di me.

Mentre cercavo di tranquillizzarmi, l'infermiera aprì una porta, facendosi subito dopo da parte, per farmi entrare.

La sala operatoria era fredda ed era piena di dottori o medici competenti che parlavano ed alcuni mi guardarono.

Ascoltai l'infermiera quando mi chiese di stendermi sul lettino.
Mi misero una mascherina davanti alla bocca e al naso e mi chiesero di contare fino a dieci...

Ormai era fatta..
Iniziai a pensare a tutte le cose più belle che avevo vissuto..

Contai ad alta voce e pensando.

1- i momenti migliori con i miei genitori
2-la loro morte e tutti i drammi con mio zio
Sembravano come dei flash..
3- il campeggio
4- Aiden..

E sentii il buio propagarsi e calma assoluta possedermi in me..

*****
Pov's Aiden
Appena io e Ryan tornammo a casa sua, io scesi velocemente dalla sua macchina, ed entrai nella mia per andarmene.

La mia testa era sul punto di esplodere, odiavo sentirmi così, privo di soluzioni e senza di lei.
Ma il coglione ovviamente ero stato io.. Se in questa settimana gli fossi stato affianco, sarei riuscito a dissuaderla da questa pazzia.

E ora non potevo far più nulla, chissà in quale sede del Langley l'avevano trasferita..

Con la rabbia che mi pervadeva diedi un cazzotto sul volante mentre guidavo.

Con il mio orgoglio di merda ero riuscito a farmi scappare l'occasione di farla restare, e anche se ora mi stavo autocommiserando non potevo sopportare tutto ciò.

Parcheggiai davanti casa e scesi dalla macchina.

Entrai in casa e fortunatamente non trovai Tod.

Buttai le chiavi sul tavolo e aprì la credenza. Presi del bourbon e togliendo il tappo tracannai il liquido ambrato, finché non sentì la bocca intorbidita e bruciare.

Diedi un calcio forte alla sedia, e non so come mi ritrovai ancora con la bottiglia in mano a scaraventare la casa.

"Ma che cazzo stai facendo idiota." Esclamò la voce di tod alle mie spalle.

Closer to the love (sequel closer to me) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora