Capitolo 38

5K 222 2
                                    

Ho passato tutto il resto della notte sveglia a guardare il soffitto..

Dopo la litigata di sta notte con Aiden, mi sono sentita e mi sento tuttora uno schifo.

Mi alzo dal letto frustrata e al massimo della stanchezza, e mettendomi entrambe le mani sul viso, chiudo gli occhi e sospiro pensierosa.

Ho riflettuto a molte cose, mentre il silenzio mi circondava, mentre le mie palpebre non cedevano e non riuscivo a dormire.

Aiden è tutto per me, farei di tutto per lui e anche se non mi ha mai voluta mettere in mezzo a tutto questo, purtroppo invece è successo. Sono dentro a tutto questo più di chiunque altro, non voglio che nessuno delle persone a cui tengo venga fatto nulla, e se per farlo devo giocarmi ogni carta la faccio senza esitare. Dave è il mio tramite per la convenzione, devo stabilire con lui un legame di cui lui sappia fidarsi ciecamente e provare qualcosa di forte per me, in modo che mi confessi tutto prima che sia troppo tardi e la convenzione proceda.

Abbiamo già poco tempo e io me lo devo giocare tutto, senza perdere un istante.

Distolsi le mani dal viso e andai a farmi una doccia veloce..
****
Pov's aiden
Ero così incazzato che avrei potuto uccidere chiunque senza problemi..

Questa mattina aspettava a me il comando dell'operazione da parte della divisione e la mia squadra.. e non potevo far altro invece che pensare a quella testarda e stronza di Sam.

Solo l'idea che.. che Dave potesse sfiorarla o guardala, mi faceva accapponare la pelle e girare i coglioni più che mai. Lo odiavo come non mai, mi pento amaramente di non averlo ucciso quando ne avevo la possibilità.

"Aiden tutto bene?" Mi domandò Jay mentre teneva uno scatolone tra le braccia pieno di strumenti di informatica..

Alzai un sopracciglio e risposi semplicemente "raduna gli altri in sala riunioni.. voglio la squadra al completo, cerca di non destare sospetti, appena saremo lì vi spiegherò tutto.."

Jay annuì con espressione seria e si incamminò verso gli uffici.

Io andai a passo spedito verso la sala riunioni e guardando che ore erano dal telefono, pensai che tra un'ora dovevamo recarci a Brooklyn.

Sta mattina Sam sarebbe dovuta andare ad incontrare la convenzione per parlare della loro missione.

Speravo con tutto me stesso che non le facessero nulla e che fossero ignari del piano che aveva in mente lei..

Entrai in sala riunioni e tirai giù tutte le tapparelle delle vetrate. Nessuno doveva vedere e sentire nulla.

Dopo qualche minuto sentì la porta aprirsi e vidi entrare la squadra con espressioni serie e alcune pensierose.

"Perché ci hai convocato Aiden? " mi domandò corinne scrutandomi.

"Vi ho riunito tutti per dirvi che da quasi un anno, Sam si è addestrata ed è stata messa sotto copertura per una missione segreta a cui nessuno è a conoscenza. Nell'agenzia e nella divisione ci sono delle talpe che hanno compromesso la sua missione.
Sul tavolo ci sono i fascicoli sulla missione che lei sta conducendo da ormai svariato tempo su questa cellula criminale e potente che ha controllo non solo di svariati mercati criminali ma anche governativi.
Sam è stata scoperta per il suo doppio gioco con la CIA e ha bisogno del nostro aiuto perché la missione deve continuare, perché lo scopo della convenzione è di colpire la CIA e tutte le agenzie segrete e di controspionaggio, oltre tutte le autorità governative..
Lei ha già radunato una sua squadra ma noi dobbiamo darle una mano, siamo gli unici che possono. Ryan sta procedendo con altre cose per incastrare il direttore per aver compromesso l'agenzia e i suoi agenti. Quindi io e Sam ci occuperemo dell'intera operazione.
Noi dobbiamo fermare e prendere ogni singola persona coinvolta.
Fortunatamente Sam in questi mesi è riuscita a fermare molti dei cartelli criminali grandi, che aveva in mano la convenzione. " spiegai seriamente mentre guardavo l'espressioni confuse e sorprese della squadra.

"Samantha collins, ha fatto tutto questo?" Chiese Micheal scioccato.

Annuì duramente e Tod mi chiese " amico, sai già che noi ci stiamo in questa operazione, ma come procediamo e quanto tempo abbiamo?"

"Abbiamo pochi giorni e non possiamo lavorare qui. La divisione andrà avanti comunque ma noi andremo in un'altra base a lavorare, per stare lontani da qualunque agente possa essere una talpa.. Sam si è già occupata di tutto. La base è a Brooklyn e li ci sarà la squadra di Sam che si unirà a noi per darci una mano. " spiegai sicuro e deciso.

"Jay prendi i tuoi strumenti e tutto quello che ti serve, Micheal tu dagli una mano e porta tutto nel furgone parcheggiato nel garage sotterraneo.." gli dissi lanciandogli le chiavi del furgone.

Lui le prese e annuirono.
Uscirono dall'ufficio e rimasi con gli occhi di Tod e Corinne mi guardavano in attesa anche loro di ordini.

"Tod, ho bisogno che tu resta qui alla divisione perché dovrai essere i miei occhi mentre sarò via, procederai tu con le operazioni che sono state avviate dagli altri uffici e ti occuperai tu del resto, se ci fosse qualcosa che non va mi avvisi subito... va bene?" Gli domandai incerto mentre lui mi guardava deluso e forse incazzato. Sapevo che voleva partecipare alla missione, ma sapevo anche del suo problema di salute, da poco aveva scoperto di avere la miocardite, un problema al cuore.. e io non volevo che rischiasse la sua vita anche se a lui non importava. Era come un fratello per me.

"Tod hai capito?" Lui annuì duramente ma rimase lì impalato.

Distolsi lo sguardo da lui rammaricato e guardai Corinne ancora in attesa.

"Cori, te mi servi sul campo e ho bisogno che mi aiuti alla base con micheal.. vi invierò sul telefono l'indirizzo della base di Brooklyn. Tra mezz'ora vi voglio li. " lei annuì e uscì dalla sala riunioni.

Rimasi solo con Tod e lui disse con voce roca " sei un gran bastardo Aiden... sai anche tu che odio essere messo in panchina."

Io lo guardai duramente e anche sei mi sentivo uno stronzo avevo troppe cose a cui pensare, e non volevo che gli succedesse qualcosa per colpa della sua malattia.

"Sarò pure un bastardo, ma lo sai che non voglio che ti succeda nulla. Ti tengo in panchina questa volta, ma non vuol dire che da ora in poi non ti farò più andare in missione Tod. In questa ho bisogno che tu sia i miei occhi qui dentro, puoi farmi questo favore?" Gli domandai stanco.

Lui annuì velocemente e con un'espressione incazzata uscì dall'ufficio..

Closer to the love (sequel closer to me) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora