Capitolo 29

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Pov's Sam
"Sogno di Samantha"
Dei rumori strani nell'appartamento mi fecero svegliare d'improvviso.

Se era Dave avrebbe suonato o avvertito faceva sempre così.

Presi la pistola sul comodino e alzandomi dal letto, camminai attentamente senza far rumore e di soppiatto.

Quando arrivai in sala non trovai nessuno, ma appena feci un passo qualcuno mi prese da dietro e mi blocco le braccia disarmandomi.

Cazzo..
"Sei diventata lenta collins" quella voce..

No non è possibile.

"Aiden.." sussurrai.

"Fine sogno"

Mi svegliai di colpo quando sentì qualcuno toccarmi una guancia.

"Samantha, stai bene?" Mi domando Dave, vestito con uno dei suoi soliti completi eleganti e il viso preoccupato.

Annuì e mi toccai la fronte imperlata di sudore.

"Si era solo un brutto sogno.. sei arrivato da poco?" Gli domandai ricomponendomi.

"Si sono arrivato cinque minuti fa.. dai vieni di là che ti faccio qualcosa di caldo" mi propose lui sfiorandomi una coscia nuda, per richiamarmi.

Annuì sorridendo leggermente.

Avevo indosso solo una t-shirt lunga di mio zio.. una delle mie preferite.

Mi alzai dal letto e segui Dave.

Mi sedetti sul mobile della cucina e guardai Dave mentre preparava delle cioccolate calde.

"Come è andato il viaggio? " domandai a Dave dopo essermi ripresa dal sogno..

"Il solito.. sai ho avuto l'incontro con il direttore, per l'aggiornamento di questa missione. Mi ha detto che per volontà tua, volevi che facessi da guardia del corpo ad Aiden. È vero?" Mi domandò senza guardarmi e continuando a fare la cioccolata calda.

"Si è vero. Io con te mi sento al sicuro e penso che per Aiden sarebbe stato lo stesso credo.." risposi semplicemente guardandolo.

"Beh ti sbagli Sam.. non ti ho detto una cosa che forse avrei dovuto dirti fin dall'inizio.. io conosco bene Aiden e posso dirti che mai l'avrei protetto non dopo quello che è successo con lui.
I primi anni di accademia io ed Aiden eravamo grandi amici finché io e lui ci siamo puntanti delle pistole contro. Dopo esserci riempiti di botte e aver le facce quasi tumefatte. E tutto questo sai perché? Perché ci piaceva la stessa ragazza Sam. Si chiamava Rosalie. Dico si chiamava perché dopo quello che successe non l'ho più cercata o rivista.
Era una ragazza così egoista, piena di se ma che riusciva affascinare chiunque le si avvicinasse vicino. E fu quello che successe anche a me e ad Aiden.
Tra i due quello più invaghito era di sicuro Aiden, quando scoprì che anche io avevo una storia con Rosalie di nascosto proprio come lui, non reagì bene. Mi spaccò due costole e rischiai di rimetterci un polmone, ma nulla mi fermò dal riempirlo di botte comunque.
Quando arrivammo allo scontro ad armi sul tetto dell'Accademia, rischiammo entrambi l'espulsione, ma fortunatamente finì li la cosa insieme alle nostre amicizie. " mi raccontò tranquillamente e guardandomi con i suoi occhi scuri e profondi.

Non sapevo cosa replicare e lo guardai semplicemente incredula.
Perché Aiden non mi aveva raccontato nulla di tutto questo?

"Sinceramente non so che dire.. forse che sia stato un bene allora che tu ora non sia a fare da guardia ad Aiden.." dissi sicura e sollevata, sghignazzando nervosamente.

Lui alzò le sopracciglia e si lasciò scappare una risata.

"Non c'è niente da ridere Dave.. " gli dissi cercando di essere seria ma non riuscendo. Per quanto fosse seria e preoccupante questa situazione non riuscì a trattenermi dal ridere.

"Anche tu stai ridendo.. e comunque è storia passata anche se trovo veramente ironica come cosa, che la ragazza di cui sono risorsa mi piaccia e allo stesso tempo, essa sia innamorata di wellher." Disse sinceramente e ritornando un po' serio.

Lo guardai attentamente e dissi avvicinandomi a lui "forse è una maledizione.."

Lui sorrise e girò il viso per guardarmi.
Ero ancora vicina a lui e adesso i nostri nasi sembravano sfiorarsi proprio come i nostri sguardi.

Lui sorrise guardandomi negli occhi e rispose sussurrando "forse invece è una benedizione" .

Rimasi a guardarlo negli occhi mentre lui si avvicinò a me appoggiando le sue labbra calde sulle mie.

Appoggiò una mano sul mio fianco e l'altra sulla mia guancia e mi baciò, ma per me era così sbagliato ed ingiusto.

Mi staccai velocemente da quel contatto, come se mi fossi scottata.

Ci guardammo negli occhi con sguardi contrastanti.

Il suo era bramoso quasi felice ed il mio non sembrava competere con il suo e per quanto amassi ancora Aiden una parte di me desiderava ancora quel contatto avvenuto poco prima.

In quel momento ad interrompere quel silenzio ci fu il campanello di casa a farlo.

Corrugai la fronte e all'unisono fece Dave.

Mise un dito davanti alla bocca per dirmi di fare silenzio.

Prese le due pistole che aveva appoggiato sul tavolo e io camminai di soppiatto per prendere la mia sul divano.

"Stai in cucina, vado a vedere io. " mi disse Dave sicuro e serio.

Annuì e aspettai Dave.

Lo sentì mentre scendeva le scale per andare all'ingresso. Il tempo passava ma non sentivo spari e nulla.

Corsi scalza verso le scale e le scesi velocemente.

Guardai spiazzata la scena davanti a me.

Dave con le braccia lungo i fianchi e le pistole nelle mani guardava trucemente la persona davanti a se..

L'ultima persona che mai mi sarei aspettata di vedere..
era sempre lo stesso forse con lo sguardo più tormentato ma sempre bello da morire.

Il suo sguardo furioso e staccato abbandono il viso di Dave,  e si fissò sul mio vuoto è appannato.

Aiden in tutta la sua bellezza era davanti a me e io volevo scomparire.

Closer to the love (sequel closer to me) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora