Capitolo 54

4.5K 225 13
                                    

6 ore dopo
Fissai il suo viso pallido incorniciato dai suoi bellissimi capelli color castano.. anche il colore dei suoi capelli sembrava spento su quel lettino..

Sentivo un forte macigno nel petto, una morsa che sembrava logorarmi l'anima.

Non volevo crederci.. no, non potevo.
Ryan era impalato e pietrificato davanti al lettino.
Mentre probabilmente fissava come me il suo bellissimo viso.

Avrei voluto gridarle ancora che la amavo, volevo stringerla ancora tra le mie braccia e sentire il suo dolce profumo di fiori.

Avrei voluto continuarla a guardare mentre fissava il vuoto quando era in soprappensiero e dischiudeva leggermente le sue labbra carnose..
avrei voluto ancora dirle tante cose, tra tutte che volevo fosse la donna della mia vita, l'unica che avrei voluto amare per sempre..

6 ore prima..
pov's aiden
Mentre gli altri erano attorno all'edificio ad occuparsi degli altri uomini, io ed Ryan riuscimmo ad infiltrarci nel palazzo.

Ci trovavamo nei sotterranei, mentre avanzavamo attenti e vigili da ogni pericolo, una specie di allarme iniziò a far breccia nell'intero edificio.

Sapevano che eravamo arrivati..
"Bene, si incomincia." Disse Ryan appena alcuni scagnozzi scesero le scale verso di noi, mentre le salivamo.

Iniziamo a stenderli e a disarmarli, non sapevamo quanti erano, ma eravamo sicuri che l'intero ne era imballato.

Ci sbarazzammo degli uomini ed iniziammo a salire velocemente le scale, arrivando al primo piano..

"Sam deve essere in una di queste stanze.." dissi a Ryan deciso.

"Bene, di lei me ne occupo io, sai che devi fare aiden. Vai prima che sia troppo tardi.." mi disse sicuro e guardandomi attentamente negli occhi.

Annuì duramente e corsi verso le scale.

Feci tutte le rampe di scale velocemente e a volte imbattendomi in qualche stupido scagnozzo di Calvin.

Sapevo bene che mi mancavano ancora diverse rampe, ed ero sicuro che i ragazzi e le squadre tattiche stavano facendo il culo agli uomini di Calvin.

Con il fiato corto e affannato, arrivai all'ultimo piano.

Ero sicuro che qui vi si trovava lui.
Spalancai le porta delle scale, e notai il corridoio imballato dagli scagnozzi di Calvin che se la vedevano con gli uomini della squadra.

Era un totale caos, una vera guerra.

Corsi verso la fine di quel maledetto corridoio, dove vi erano due porte di legno marrone scuro grandi.

Quando vi arrivai le spalancai e rimasi quasi senza fiato.

Calvin con un sorriso mesto e maligno mi guardava imperturbabile.

E poi c'era quel viscido di Dave.. che mi guardava duramente e sembrava quasi dispiaciuto.

Tirai fuori due pistole e le puntai addosso a Calvin, prima che potessi premere i grilletti lui fiatò..

"Fallo e migliaia di persone moriranno.. pensavi davvero che non avessi anche io un piano B? E poi penso che tu voglia sapere dove si trova la tua amata o sbaglio? " ebbe il coraggio di dire Calvin sorridendo fiero.

Strinsi forte i denti irrigidendomi.
"Meriti di morire..." dissi senza esitare.
Premetti i grilletti e gli sparai un colpo dietro all'altro sul petto, mentre Dave urlava di non farlo..

Calvin cadde a terra e nella vetrata alle sue spalle si sentirono due boati, da dove riuscì a vedere due incredibili ed enormi esplosioni..

Rimasi scioccato quando vidi che in lontananza nella città vi erano due cupole di fumo e fiamme.

"Non dovevi farlo.." disse Dave guardandomi amaramente e scioccato.

Lo guardai furioso e gli puntai contro una delle due pistole che tenevo in mano.

" solo lui sapeva come salvarla.. " disse scuotendo la testa e guardandomi con sguardo vuoto

Corrugai la fronte e avvicinandomi velocemente gli urlai " cosa cazzo stai dicendo? Cosa ha fatto a Sam?"

"Gli ha iniettato uno dei suoi sperimenti.. solo lui sapeva dove era la cura per salvarla.. le restano solo poche ore. " spiegò Dave guardandomi senza emozioni.

" no.. non è possibile." Dissi sentendomi mancare l'aria, e sentendomi un totale coglione.

Arretrai di qualche passo, mettendomi una mano tra i capelli cercando qualche briciolo di soluzione..

" mi dispiace.. davvero mi dispiace di tutto. Non avrei mai voluto arrivare a diventare questo tipo di persona e comportarmi così. Ci vediamo aiden.. mai avrei voluto che finisse così." Disse con voce vuota sfilando una pistola dai pantaloni e puntandosela alla tempia destra.

Fu questioni di secondi e il colpo di sembrò rimbombare nella stanza, mentre il suo sangue ricopriva il pavimento mentre il suo corpo cadde a terra.

Chiusi gli occhi e cercai di respirare..
Quando li aprì me ne andai da quella stanza.
Il corridoio era pieno di agenti che ammanettavano o lo ripulivano dai corpi feriti.

Mi feci largo tra la folla di persone e scesi le scale andando dove avevo lasciato l'ultima volta Ryan..

Quando arrivai in quel maledetto corridoio con il fiato corto e il respiro quasi mozzato, vidi alcuni della squadra davanti ad una porta infondo al corridoio.

Corsi verso di loro e capì all'istante chi fissavano con sguardo triste e vuoto..

Sam era distesa su quel lettino, mentre un nodo enorme alla gola mi si formava..

Fissai il suo viso pallido incorniciato dai suoi bellissimi capelli color castano.. anche il colore dei suoi capelli sembrava spento su quel lettino..

Sentivo un forte macigno nel petto, una morsa che sembrava logorarmi l'anima.

Non volevo crederci.. no, non potevo.
Ryan era impalato e pietrificato davanti al lettino.
Mentre probabilmente fissava come me il suo bellissimo viso.

Avrei voluto gridarle ancora che la amavo, volevo stringerla ancora tra le mie braccia e sentire il suo dolce profumo di fiori.

Avrei voluto continuarla a guardare mentre fissava il vuoto quando era in soprappensiero e dischiudeva leggermente le sue labbra carnose..
avrei voluto ancora dirle tante cose, tra tutte che volevo fosse la donna della mia vita, l'unica che avrei voluto amare per sempre..

Erano passate un sacco di ore dall'inizio della missione.. presi il telefono e chiamai la divisione.

"Tod ho bisogno che tu mi porta la risorsa Philip Williams.. è urgente. Sai già dove mi trovo.  Fai il più presto possibile. " dissi a tod seriamente e sicuro, non sapendo come riuscissi a parlare ancora.

Ryan tenendo una mano di Sam tra le sue e mi domandò, senza girarsi e continuando a darmi le spalle, "perché deve venire la risorsa?"

"Philip è il padre di Sam. È lui lo scienziato. " dissi quasi senza voce e fissando il viso di Sam.

Closer to the love (sequel closer to me) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora