Capitolo 36

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Pov's Sam
Aprì la porta e cercando di mantenere il sangue freddo e priva delle emozioni che provavo poco prima per lui..

Nascosi per bene il braccio con l'arma dietro la schiena.

"Dave perché ci hai messo tanto?" Gli domandai facendolo entrare tranquillamente.

Lui mi guardò circospetto e rispose sicuro " ho avuto dei disguidi con la CIA.. ma ora è tutto risolto."

Annuì chiudendo la porta e con sicurezza scostai il braccio dalla mia schiena e gli puntai la pistola in faccia.

Era a neanche un metro da me, e lui mi scrutava con sguardo confuso e sorpreso.

"Ma cosa stai facendo Sam?" Mi domandò con tono quasi incredulo.

"No, dimmelo tu cosa stai facendo Dave. Perché hai finto tutto questo tempo eh? Perché facevi la talpa per la convenzione?" Gli domandai con rabbia, mentre avevo ancora la pistola puntata sul suo cuore.

"Sam.. non è come credi. Può sembrare che io lavori per la convenzione ma non è così sto facendo il doppio gioco come te.. credimi." Disse lui con tono tranquillo e convincente mentre la sua espressione stanca sembrava vacillare dalla paura.

"Cazzate Dave.. dammi un motivo valido per non ucciderti e per crederti." Continui sicura e tranquilla.

"Io ti amo Sam.. lavoro per la CIA e per servire il mio paese, non crederai davvero che io lavori per la convenzione e tutto quell'ambiente marcio.. dovresti conoscermi." Disse lui sicuro e facendo un passo verso di me.

Alle sue spalle, riuscì a vedere mio padre che mi fissava come per dire, uccidilo...

Ma decisi di fare diversamente.

Sospirai e abbassai la pistola e dissi semplicemente " ti credo Dave.. ho bisogno che tu ora vada alla divisione di mio zio e gli dica che sono stata compromessa e che qualcuno della agenzia mi ha bruciata, intesi? Io devo fare delle cose. Di a mio zio che se dovesse succedere qualcosa deve ricordare tutto quello che mi disse l'ultima volta prima che fu messo in prigione. E digli che gli voglio bene.."

Lui annuì duramente e rispose " non ti succederà nulla Sam, te lo prometto." Mi accarezzò una spalla e poi andò verso la porta per andare via.

Quando la porta si chiuse mio padre ricomparì nella sala..

"Ma cosa ti è saltato in mente? Ti sei fatta scappare la talpa della convenzione, potevamo metterlo dietro alle sbarre dopo averlo interrogato.. ti stai mandando la vita a puttane oltre che la tua copertura bruciata Sam.." blaterò arrabbiato mio padre.

Alzai gli occhi al cielo prima di rispondere " no, ho un piano. Vuole farmi fessa, e io glielo faccio credere.. se prendo Dave che è la talpa la convenzione si insospettisce e ci metterebbero poco a capire che io so, e sarebbe solo questione di ore che dopo mi facciano fuori.. quindi l'unica soluzione è farmi condurre scaltramente da Dave nella tana del lupo e quando sarà quel momento, la divisione di Ryan e la nostra squadra ammanetterà tutti loro. "

Lui mi guardò con una strana espressione e pochi secondi dopo, lui si avvicinò a me scrutandomi attentamente.

"Che c'è?" Domandai confusa.

Lui istintivamente, mi abbracciò e mi tenne tra le sue braccia.

Io rimasi stupefatta ma mi lasciai abbracciare comunque.

Non nascondevo che una piccola parte di me, gli mancava un po' il mio papà.. sapevo bene però che mio padre era pur sempre un bastardo per quanto fosse amorevole in brevi momenti..

Mi schiarì la voce un po' in imbarazzo e poco dopo ci staccammo.

Lui mi guardò e poi mi chiese subito " che cosa ti aveva detto tuo zio quando lo avevano arrestato?"

Io feci un ghigno soddisfatto e risposi " credimi che sono sicura che capirà bene cosa io intendo.."

*****
Pov's aiden
Ero nell'ufficio di Ryan alla cui da poco avevamo chiarito fortunatamente, quando le porte del suo ufficio furono spalancante in un rumore brusco.

Io mi voltai corrugando la fronte, mentre Ryan scrutava alle mie spalle.

Dave con un aria nervosa e tesa si fece avanti nell'ufficio tranquillamente.

Io mi alzai dalla sedia e gli andai incontro ricordandomi di Sam, del fatto che lui avesse provato a baciarla o minimamente toccarla..

Lo presi per il colletto della camicia bianca e prima che potessi fare qualcosa lui mi guardò negli occhi fulminandomi, e dicendomi " aspetta.. non è il momento per fare il duro Aiden.. ho notizie da parte di Sam.."

Io corrugai la fronte e sentendomi meno adirato di prima lo lasciai libero e feci un passo indietro da lui, per ascoltare.

"Cosa ti ha detto Sam?" Chiese impaziente Ryan.

"Mi ha detto di dirvi, che per la convenzione la sua copertura è saltata perché una talpa nell'agenzia sa tutto e ha detto tutto alla convenzione. E mi ha detto di dirti che se le dovesse succedere qualcosa, lei ti dice di ricordare tutto quello che le hai detto poco prima di essere arrestato e che tiene a te." Disse tranquillamente e teso, Dave.

Ryan lo scrutò attentamente anche se qualcosa nel suo sguardo cambiò dopo che annuì.

"Bene Dave.. grazie per tutto. Penso che tu debba ritornare dal direttore e fare rapporto, conosco mia nipote e sono sicuro che lei ora starà pensando a come sconfiggere la convenzione, quindi dopo che avrai fatto al langley ritorna qua per aiutarla come risorsa in questa operazione." Disse semplicemente Ryan.

Corrugai la fronte senza capire ma non dissi nulla.. sembrava tutto così inverosimile. C'era qualcosa che non quadrava con quello che aveva detto Dave e ryan... perché Sam aveva dovuto dire che..

In un giro di pochi secondi mi fu ben chiaro tutto.
Strinsi forte i pugni e guardai freddamente sia Dave che Ryan che aveva capito fin da subito..

Dave annuì a quello che gli disse Ryan e se ne andò verso l'uscita dell'ufficio.

Quando le porte si chiusero Ryan disse
" dobbiamo metterci in contatto con Sam e prendere la convenzione. "

Annuì sicuro e risposi deciso " si, ma alla fine di tutto questo Dave lo uccido, lo sai vero?"

Ryan annuì serio e attento.

"Si dobbiamo muoverci a sentire Sam. Lei sa meglio di noi cosa fare molto probabilmente.." confessò Ryan certo e accennando un sorriso.

Io sorrisi e risposi " lei sa sempre cosa è meglio."

Closer to the love (sequel closer to me) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora