Capitolo 11

6.4K 344 8
                                    

Pov's Sam
Eravamo appena arrivati alla villa di Alvarez, grazie alle indicazioni di Jay.

Dalla macchina vedemmo Micheal, Corinne e Tod con dei lividi e del sangue addosso..

Scendemmo immediatamente dalla macchina e andammo verso di loro.
Erano di fronte ad un  furgone, mentre si medicavano e Micheal era al telefono.

"Cosa sta succedendo?" Disse Ryan con preoccupazione e autorità.

Tod con occhio livido rispose " tengono in ostaggio aiden in cambio del nostro culo protetto.. Micheal sta avvisando una squadra tattica che arriverà sul posto.. Sono troppi uomini."

Guardai loro e dissi a mio zio " ti devo parlare.."

Lui annuì e andammo un'attimo da parte, avevamo poco tempo e dovevamo muoverci.. Prima che potesse arrivare la squadra tattica corse sarebbe stato troppo tardi.

"Senti, io so come fare. Scordati il piano che ti ho detto all'inizio, potrebbe essere una soluzione in parte ma non lo è per niente. Se ti dicessi che so come fare ma mi serve che tu mi faccia andare da sola ti fideresti?" Gli dissi e gli domandai cercando di azzardare un sorriso..

"Per niente Sam. Capisco che stai facendo l'agente da poco e che sei brava ma non ti sopra valutare troppo. Dobbiamo aspettare la squadra sennò è un suicidio." Disse lui sicuro e con fermezza.

"No. Lì dentro c'è aiden e io ci vado e basta. Non ti chiedo il permesso ti chiedo fiducia e sai bene che potrei far perdere del tempo ed in più salvare la vita ad aiden. Voi cercate di velocizzare i tempi con la squadra tattica.." Dissi sicura e alzando la voce.

Lui continuò a guardarmi negli occhi in silenzio con sguardo duro.

"Ti prego zio." Gli dissi prendendogli una mano.

Lui sospirò e rispose " stai attenta e usa la testa mettendo in pratica tutto quello che sai."

Io sorrisi ed annuì.

Andai verso la macchina e aprendo il baule, mi armai.
Mi tolsi il giubbotto anti proiettili della CIA rimanendo senza.

Quando ritornai da loro, vidi che stavano discutendo animatamente.

"Scherzi Ryan? È una ragazzina non ha esperienza non sa praticamente nulla di questo mondo e come davvero si lavora e tu la mandi li a morire solo per un suo capriccio? Tutti teniamo ad aiden ma dobbiamo aspettare la squadra per rinforzi." Disse scettico è infastidito Tod.

Ignorando i loro discorsi mi arrampicai sul muro e andai dall'altra parte della villa.

Vidi tre uomini venirmi incontro con le armi puntante. Mantenendo la concentrazione e l'attenzione sparai a loro ferendoli.

Continuai a camminare velocemente finché non trovai all'entrata un'altro sicario e gli dissi " hai visto cosa ho fatto a loro no? Di al tuo capo che ha visite e che ho bisogno di incontrarlo."
Lui mi guardò duramente e mi punto indifferente l'arma alla testa.

Io lo guardai infastidita e con una mossa gli feci cadere la pistola, che pochi secondi prima mi puntava.

Subito dopo seguì l'uomo e prima di entrare nella stanza, studiai bene quanti uomini vi erano e poi vidi aiden..
Cazzo era ferito.

Tutta la rabbia che possedevo mi alimentava il desiderio di uccidere alvarez.

Dopo che sentì quello che disse Alvarez, sparai al sicario di poco prima ed entrai nella stanza.

"Finalmente ci conosciamo.." Gli dissi sorridendo ad Alvarez, che mi osservava incredulo.

Poco dopo il mio sguardo cadde sul viso meravigliato di aiden.

"E tu chi saresti?" Domando Alvarez trattenendosi dal ridere..

" hai presente la convenzione? Beh, vengo qui per conto loro.. Immagino che tu sappia che a loro non piace essere così tanto al centro dell'attenzione con la CIA.. " dissi ricordando le informazioni che mi diede mio padre su di loro.

Alvarez sussultò e rispose con leggera insicurezza " infatti me ne stavo occupando.. "

"Non è abbastanza. Sei fin troppo dentro a questo problema con gli agenti e io ho un ordine da eseguire. " gli spiegai indifferente e guardandolo attentamente.

"E cosa vorresti farmi uccidermi? Hai visto quanti uomini ho? Ne ho molti di più di quanto tu creda, quei tre che hai fatto fuori non erano nulla.." Rispose sorridendo furbamente.

Io sorrisi e scossi la testa, camminando verso Alvarez.

"Sai quale è il problema? Tu potresti avere tutti gli uomini che vuoi ma dove scapperesti e come faresti se ti dicessi che tutti i tuoi conti sono svuotati ed inaccessibili? Per favore illuminami Alvarez.." Gli dissi sorridendo divertita, mentre lui tentennò con la sua espressione convinta.

Dopo qualche secondo gli alzai le sopracciglia divertita.

E fu lì che prese il suo telefono e fece una chiamata.

Iniziò a parlare in spagnolo e dopo qualche secondo il suo sorriso scompari abbandonando il suo volto ormai incazzato.

Alzò la pistola e me la puntò addosso.
Sorrisi senza preoccuparmi del fatto che avessi quell'arma carica e vera, puntata addosso..

Non so da dove veniva tutta questa sicurezza improvvisa forse era l'adrenalina e il mio dover salvare aiden.. Non lo sapevo davvero, ma fatto stava che mi sentivo invincibile.

"Se mi uccidi, non credo che i tuoi conti si sbloccheranno o riavrai i soldi.. " dissi divertita..

"Non mi importa troverò il modo comunque.. Sei solo una ragazzina come può la convenzione mandarti qua da me a minacciarmi." Continuò lui iniziando a ridere forzatamente.

Continuai a camminare tranquilla verso di lui e con un calcio feci volare la sua arma, prendendolo per il colletto della camicia.

"Fatemi del male e il vostro capo diventa il mio scudo." Dissi velocemente mentre i suoi uomini abbassarono le loro armi.

Dopo due minuti vi fu il delirio.. La squadra tattica fece irruzione nella villa prendendo tutti gli uomini.

Ammanettando Alvarez gli sussurrai all'orecchio  " sei in arresto bastardo.. Ah e chiamami ancora ragazzina ed io la prossima volta ti ammazzo."

Lui deglutì e mentre un agente lo prelevò mi urlò "ma chi diavolo sei?"

Lo guardai con sguardo vuoto e a quella domanda neanche io seppi rispondere nella mia testa..

"Ci incontreremo sempre così?" Mi sentì domandare dal ragazzo che amo..

Mi voltai e accennando una smorfia dissi " non sarebbe male sai?" Scherzai mentre la sua espressione seria non si scompose.

Ci guardammo intensamente e poi sorridendo dissi " avremo modo di passare un po di tempo insieme.. Sempre se vuoi ritornare a New York con me. "

Il suo sguardo si illuminò e sul suo volto insanguinato comparve un sorriso bellissimo.

Closer to the love (sequel closer to me) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora