Capitolo 30

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Aiden era davanti a me..

Dave guardò sia me che Aiden e poco dopo con il capo chino mi guardò attentamente salendo le scale e lasciandoci soli.

"Che ci fai qui.." trovai il coraggio di chiedergli.

Lui sospirò ed entrò chiudendo la porta alle sue spalle.
Mi guardò con viso tirato e stanco.

"Dato che mi devi uccidere volevo renderti il compito più facile.. " rispose duramente guardandomi negli occhi e mantenendo le distanze.

Corrugai la fronte e risposi " il direttore ti ha detto tutto? "

"Non tutto.. " disse lanciando un'occhiata verso le scale.

Mi girai e mi ricordai di Dave e il loro vecchio diverbio.

Mi morsi un labbro e non resistetti.
Scoppiai a piangere dopo tanto tempo.
Gli andai incontro e lo abbracciai anche se  sentivo che non ricambiava.

Sembrava una roccia... soffocai i miei singhiozzi sul suo petto mentre sentivo che le sue braccia iniziavano a stringermi a se e ad abbandonarsi in quell'abbraccio.

Era inutile l'amore che c'era tra noi era più forte anche di noi stessi.

Dopo un momento così lungo mi ripresi e mi staccai lentamente dal suo abbraccio, e asciugandomi con i palmi delle mani il viso, con il mio solito modo grezzo, lo guardai negli occhi.

"Abbiamo del lavoro da fare.. quindi muoviamoci." Disse semplicemente riprendendo il suo tono severo.

Annuì e facendomi forza salì le scale portandolo in casa.

Dave era in sala, appoggiato alla colonna che guardava Aiden in modo strano. Un misto tra rabbia, rancore.

"Vuoi una pallottola stevens?" Gli domando duramente beffeggiandolo Aiden.

"Sempre se riuscirai a premere il grilletto wellher.." disse sorridendo in segno di sfida e mentendo lo sguardo di poco prima, Dave.

Non so come ma mi ritrovai in mezzo tra i due mentre si avvicinavano l'uno all'altro.

"Finitela. Cazzo mettete da parte il vostro rancore ed iniziamo a lavorare." Alzai la voce incazzata, guardando entrambi che mi fissavano stupiti.

Forse ero schizzata ed ero anche paonazza, ma quanto odiavo queste cose tipo gara da testosterone..

Entrambi si guardarono male, ma dopo puntarono il loro sguardo attento su di me, mettendomi lievemente in imbarazzo.

"Va bene.. mettiamoci a lavoro allora.." continuai a dire camminando verso il tavolo.

"Questo forse ti serve.." disse Aiden tirando fuori dalla tasca quello che sembrava il chip.

Corrugai la fronte stupita e domandai " te l'ha dato Jay? Quindi si può disinstallare una volta attivato vero?"

Aiden annuì sicuro e disse subito dopo " si, ora dobbiamo solo preparare un piano efficace e credibile."

"Potrai dire alla convenzione di esserti servita del vecchio legame che avevi con wellher e usarlo semplicemente per avere il chip che ha rubato alla CIA." Spiegò Dave tranquillamente, mentre Aiden lo guardava divertito..

"Ti piacerebbe.. e lo sfigato che ci fa qua se non fa parte del piano?" Domando indifferente Aiden.

Dave sbuffò alzando gli occhi al cielo ed io sospirando risposi " è una mia risorsa Aiden, nonché collega. Quindi lui mi aiuta in tutto questo piano e con la convenzione."

"Non sembrava fossi solo un tuo collega fino a poco fa.." disse a bassa voce Dave seccato.

Aiden girò lentamente la testa verso Dave e io non feci in tempo a prevederlo.

Aiden si scagliò su Dave, ed iniziarono ad azzuffarsi e picchiarsi, facendo macello intorno a loro.

Non sapevo come fermarli e temevo che a breve sarebbe finita veramente male.

Quando vidi Dave sopra Aiden pronto a dargli un fottutissimo cazzotto, presi il vaso di vetro che c'era sulla mensola e lo gettai fortemente contro il muro, rompendolo in mille pezzi.

Dave si girò verso di me ed Aiden ne approfittò invece per capovolgere la situazione e andare sopra a Dave per tempestarlo poi di cazzotti.

"Basta. Finiscila." Urlai ma lui non mi ascoltava.

Tra le lacrime urlai a squarciagola e dissi "cazzo smettila Aiden. Ti prego."

E fu lì che lo vidi fermarsi e tirarsi su da Dave.
Aveva i muscoli della schiena e delle spalle irrigiditi..

Dave era lucido ma aveva il naso rotto.
Misi una mano davanti alla bocca e lo guardai con tutta la frustrazione e la rabbia che possedevo.

"Vi odio.." sibilai a loro indietreggiando e chiudendomi in camera a chiave.

Presi una felpa un paio di leggins, misi i calzini e gli anfibi.

Aiden mi urlava di aprire la porta.. lo ignorai e presi le chiavi e dei soldi.

Mi misi la giacca ed aprì la porta.

Uscì superando Aiden che mi afferrò per un braccio.

"Dove vai?" Mi domandò arrabbiato.

Scansai fortemente il braccio dalla sua presa e l'unica cosa che dissi, camminando verso la porta velocemente fu " quando torno voglio tutto sistemato e voglio anche che la smettiate di fare i coglioni. Crescete cazzo." 
Mi sbattei la porta di casa alle spalle e scesi le scale velocemente, aprendo anche la porta di ingresso e sbattendomi anch'essa alle spalle.

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Pov's aiden
" quando torno voglio tutto sistemato e voglio anche che la smettiate di fare i coglioni. Crescete cazzo." Disse Sam prima di sbattersi la porta alle spalle e andarsene.

Mi misi le mani tra i capelli e scalciai un cuscino che vi era per terra.

Prima che potessi guardare Dave e inveire contro di lui.
Lui mi spinse contro il muro e mi puntò la sua pistola alla tempia.

Aveva un'espressione carica di odio e di dolore. Potevo capirlo perché era la stessa che avevo io.

"dai uccidimi. Fatti odiare da lei, forse questa volta trovi le palle di spararmi veramente. " gli urlai in faccia senza paura.

Lui urlò e colpi fortemente con la pistola il muro, affianco alla mia testa.

"Sono migliore di te Aiden. " disse pulendosi con la manica della camicia il labbro che gli avevo spaccato.

Mantenni il suo sguardo e rimasi in silenzio.
Forse era vero o forse no, perché se mi fossi ritrovato io con la pistola in mano, e tenere Dave con le spalle contro il muro, forse io avrei sparato.

Avrei bruciato tutto intorno a me e solo per una vecchia faida.

Mi staccai dal muro sentendomi improvvisamente stanco e osservai Dave iniziare a sistemare la stanza..

Chissà dove era andata Sam..

Closer to the love (sequel closer to me) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora