Capitolo 21

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Pov's aiden
"Mi stai dicendo che ora che sanno di Christopher anche Sam ora è in pericolo?" Gli domandai furibondo e preoccupato all'uomo che davanti a me, che era mio padre..

"Molto probabilmente conoscendo la convenzione l'avranno già presa aiden. Non puoi fare nulla." Disse sicuro con sguardo severo e dispiaciuto.

Serrai la mandibola e strinsi i pugni. Mi rifiutavo di credere a queste stronzate infondate.
Uscì dalla stanza sbattendo la porta dal nervoso.

Due cazzo di ore a parlare con lui per sapere qualcosa che già non sapessi, ed è stato solo come un buco nell'acqua. È così vago e depistante..

Tirai fuori dalle tasche dei jeans il telefono e chiamai Ryan.
Dovevo avere delle certezze e speravo di averle da lui..

Diversi squilli subito dopo partì la segretaria.
Sbuffai e lo richiamai.

Non mi rispondeva..

Dopo una decina di minuti che ero seduto in sala d'attesa, perso nei miei pensieri e con ancora un sacco di rabbia, finalmente il telefono squillò.

Non era Ryan...
"Dimmi Jay?" Risposi con più lucidità.
"Aiden, ho fatto alcune ricerche e di Christopher ancora nulla.. invece su Sam ci sono novità. Dalle telecamere di entrata e di uscita del langley, è stata avvistata salire su una macchina che è di proprietà della CIA, poche ore prima che fosse data per scomparsa. Purtroppo nonostante ho provato a localizzare la macchina non mi è stato possibile per il permesso negato dagli uffici alti. Mah, ovviamente non sono ricorso ai miei modi e quindi l'ultima localizzazione della vettura risale a 10 ore fa esattamente a New York. Ti mando l'indirizzo e tutto per telefono." Mi spiegò Jay tranquillamente.

Io sorrisi quasi sollevato e gli risposi " grazie mille Jay, per altre novità fammi sapere!!"

"Certo aiden" disse subito prima di riattaccare.

Forse era ritornata a casa e aveva capito che qualcosa non andava..

Chiamai ancora una volta Ryan, prima di uscire dall'ospedale, ma mi diede segreteria telefonica.
"Può lasciare un messaggio vocale sulla segreteria del numero....." aspettai e gli lasciai un messaggio vocale.

"Senti Ryan appena puoi chiamami, sto andando via dall'ospedale forse so dove è Sam, chiedi tutto a Jay lui ti spiegherà meglio fammi sapere presto." Gli dissi semplicemente di fretta prima di riattaccare.

Chiamai l'agenzia e dissi di mandare degli agenti a sorvegliare la stanza di mio padre. Non tanto perché potesse succedergli qualcosa, ma più che altro perché di sicuro sarebbe scappato..

Uscì dall'ospedale con l'umore leggermente sollevato ed andai verso la mia macchina.

Sarei andato a New York e l'avrei cercata pure in capo al mondo. Le avevo promesso che non l'avrei mai più persa a costo di rimetterci la pelle.

***
Pov's Sam
"Hai bisogno di riposarti. Vai a stenderti un po', quando si sveglia Malach ci penso io ad interrogarlo." Disse Dave tranquillamente con aria di premura, anche se aveva un'espressione seria e mi guardava dritto negli occhi.

"No, quando si sveglia voglio esserci anche io quando lo interroghi. Dopo che abbiamo le informazioni che ci servono, in poche parole devo fare tutto io giusto? Devo andare dalla convenzione consegnandogli Malach come se nulla fosse e far vedere che di me possono fidarsi e che non sono come mio padre, in poche parole? " gli domandai stanca e con voce impastata.

"In poche parole si. Ma c'è molto altro samantha.
Non è facile come tu credi. Ti sottoporranno a dure prove e poi stabiliranno loro cosa farne di te, e questo in base a come ti comporterai.
Ti tortureranno come meglio sanno fare. E penso che per quanto tu sia forte e coraggiosa alla tua età, mentalmente tu non sei ancora pronta a questo genere di cose. " mi spiegò con sicurezza e guardandomi attentamente.

"Non mi importa quello che tu credi. Ci sono dentro fino ai capelli, tanto vale sguazzarci no? Da come me ne parli sembra che tu ne sai abbastanza bene come mai?" Gli domandai mentre cercai di tirarmi su la spallina del reggiseno, facendo attenzione ai punti cuciti da Dave.. ancora bruciava ma potevo sopportare.

Si versò un po' di liquore nel bicchiere e ne bevve un sorso.

Mentre aspettai una sua risposta, che non arrivava.. entrambi ci voltammo verso Malach, quando lo sentimmo blaterare chissà cosa.

"Dove mi avete portato? " domandò subito guardando prima me e poi Dave con diffidenza.

Dave finì il liquore nel bicchiere e poi appoggiò il bicchiere di vetro sul tavolo con riluttanza.

"Non ti deve importare. Ora tu mi dirai quello che serve perché sennò ti riporto dalla convenzione, credo che loro saranno contenti di torturarti sai?" Disse lui mostrando la sua dentatura bianca e perfetta.

Io guardai attentamente tutti e due, e cercai di rimanere attenta alle loro chiacchiere e alle informazioni, che dovevano interessarmi.

******
Pov's Ryan
Ero appena uscito dall'ufficio del direttore e di Sam non si sapeva nulla e non sapeva nulla di quello che le fosse successo, avrebbe fatto il possibile per trovarla, ma a me tutta questa situazione mi sa di falso..

Guardai il telefono e vi trovai delle chiamate perse diverse dalla divisione e alcune da aiden.

Sentì la segreteria e il messaggio di aiden.
Appena sentì lo richiamai immediatamente.

"È vero quello che hai detto? Sei riuscito a trovarla vero? " gli chiesi appena rispose.

"Ryan.. non.. no non l'ho trovata." Disse lui con voce incrinata e subito dopo non sentì più nulla, a parte che aiden mi aveva riattaccato.

Rimasi fermo ed interdetto con il telefono in mano a fissare davanti a me.
Come era possibile che di Sam non ci fossero più tracce?

****
Pov's aiden
Ero appena arrivato dove la macchina era stata localizzata, e trovarla disintegrata e quasi cenere perché era andata a fuoco molto probabilmente, mi veniva una stretta  al petto.

"Jay? Voglio che i migliori esperti vengano ad analizzare la macchina da te localizzata. Sembra come se sia andata a fuoco.. e se.. fai presto." Gli dissi prima di riattaccare.

Non sapevo che diavolo pensare. Dove cazzo era? Speravo con tutto il cuore che tra quei testi di quella macchina bruciata non ci fosse anche lei, speravo un sacco di cose ma mai avevo provato questa paura di non vederla più.

Non solo per il fatto che non volevo fosse in quei testi di macchina ma anche perché, se era viva non so in che parte del mondo, sentivo che forse non l'avrei rivista così presto...

Closer to the love (sequel closer to me) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora