15.

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12:20.
L'orario in cui mi svegliai la mattina dopo. La serata si era conclusa bene, così come anche il gioco. Sophie rimase contenta dei regali ricevuti e ovviamente il suo preferito fu l'anello regalato da Matt Walker.
Poi fortunatamente e stranamente  mia madre non disse niente dell'orario in cui arrivammo io non Jason, ovvero quasi alle tre del mattino.
Quando Cole mi accompagnó a casa non potei non pensare al bacio che c'era stato. Adesso non so come sarebbe andata avanti questa storia, sicuramente io non potevo dimenticare cosa era successo.
Ed era parecchio strano adesso guardarlo con i soliti occhi, ho perfino pensato di provare qualcosa per lui.

Decisi di alzarmi dal letto e prendere il cellulare per controllare gli ultimi messaggi arrivati.
Sophie:

L'ho sempre detto che tra te e Cole c'era un'attrazione speciale, com'è stato? E quello con Evans?

Risposi:
È stato solo un bacio, adesso vedrò cosa fare, o non farò nulla. Con Joe non c'è stato nessun bacio invece.

L'altro messaggio era da Cole.

Buongiorno piccola.❤️

Risposi:

Ehi buongiorno!❤️

Uscii da camera mia e fui sorpresa, ma non troppo, di vedere Sarah che mangiava qualche biscotto.
"Buongiorno dormigliona." Mi sorrise subito.
"Buongiorno anche a te, cognatina." Dissi sorridendo, ancora un po' assonnata.
Non chiesi nemmeno dove fosse mio fratello, perché la risposta sarà stata sicuramente 'a fare la doccia'.
Lei sorrise per il nomignolo che le avevo appena dato, probabilmente nemmeno lei aveva ancora realizzato del tutto di stare con Jason.
Non feci colazione, perché se l'avessi fatta mi sarebbe passata la fame per il pranzo.
"Con Cole?" Mi chiese dopo.
"A posto." Sorrisi pensandolo.
"Vi siete baciati quindi!" Disse eccitata lei.
Annuii arrossendo.
"E con il bad boy?" Chiese ironizzando.
"Nulla."
"Troppo presa dall'altro?" Chiese con faccia maliziosa.
"Può darsi." Sorrisi cercando di fare la misteriosa.

Mio fratello arrivó, e stampò un bacio alla sua ragazza e poi mi sorrise, cosa che ricambiai.
È strano come da un giorno all'altro il rapporto tra me e mio fratello si era rivoltato.
Senza dubbio ci volevamo bene anche prima, ma ora lo dimostravamo di più. Dopo quella foto, di noi due abbracciati, ci guardavamo con occhi diversi, come se aspettavamo di farlo da troppo tempo. Ero felice di questo.
Ero abbastanza felice di tutto, stamattina.

"Non vedo l'ora che inizino le vacanze di Natale." Dissi a Sophie quando arrivai a casa sua per passare un po' di tempo con lei.
"Già anche io, organizziamo qualcosa?" Chiese con aria sognante.
"Tipo?"
"Tipo... stare tutti insieme, quelli che giocavamo ieri al compleanno."
"Tranne Meghan, la sua amica e Joe." Dissi sorridendo falsamente.
"Eh va bene." Si arrese infine.

"Sono a casa!" Urlai chiudendo la porta alla spalle.
"Ciao tesoro." Mi salutò mia madre dal salotto.
Stava leggendo uno dei suoi romanzi distesa sul divano, pensai fosse il momento più opportuno per chiederle di passare le vacanze con i miei amici, compreso mio fratello.
"Mamma, ho da farti una proposta."
"Non ti comprerò nulla." Disse togliendosi gli occhiali.
"No no, volevo chiederti se potessi passare giorno 24 a giorno 2, con alcuni miei amici." Dissi ansiosa.
"Jade, sai che io ci tengo alle tradizioni di famiglia, il Natale si passa con i parenti."
"Dai mamma! Ho passato 16 Natali con voi, i nonni e gli zii, il mio diciassettesimo Natale voglio sia diverso e più divertente." La pregai.
"Non ti diverti a giocare a carte?"
"Non se ad ogni numero della tombola, la nonna, non sente. E quando è lei che urla i numeri, deve ricordare ogni riferimento. '33, gli anni di Gesù.' E tante altre cose di questo genere."
Mia madre si mise a ridere per l'esempio.
"Verrà anche Jason, comunque." Affermai cercando di convincerla.
"Ne parlerò con tuo padre, a proposito, dovrebbe arrivare tra qualche giorno." Mi disse e io sorrisi per la notizia.
"Inoltre, ho conosciuto la ragazza di tuo fratello." Mi disse sorridendo.
"Come ti sembra?" Sorrisi anche io.
"Mi sta tanto simpatica." Rispose per poi chiudere il libro.

"Anche mia madre non è tanto convinta, ma ci riuscirò." Disse Sophie al telefono quando le raccontai che la mia non era molto d'accordo.
"Sì e dobbiamo ancora prenotare il posto e dobbiamo dirlo a tutti quelli che vogliamo ci siano." Dissi io.
"Veramente manca solo Dylan. Ci pensi tu?" Mi chiese.
"Va bene, mmmh... per il luogo dove stare chi ci pensa?" Chiesi poi io.
"Il padre di Matt conosce un tipo che affitta piccole villette."
"Perfetto, digli di chiedere se ne ha qualcuna libera."
"Certo, è pronta la cena, ci sentiamo!"
"Ciao Sophi." Finii la chiamata.


L'indomani mattina venni svegliata da due braccia, piuttosto forti, che mi strattonavano dolcemente, anche se dolcemente, visto che era domenica, non direi proprio.
Aprii gli occhi e misi un po' di secondi per abituarmi alla luce del sole che regnava nella mia stanza. Poi misi a fuoco l'immagine della persona che aveva osato interrompere la mia dormita. Inizialmente vidi solo degli occhi castani.
"Papà!" Gridai. Anche se al posto di un urlo uscì un sussurro acuto.
Mi abbracciò.
"Ieri mamma aveva detto che saresti venuto tra pochi giorni."
"Infatti ho sorpreso anche lei." Mi disse sorridendomi e uscendo dalla porta per lasciarmi il tempo di stiracchiarmi per essere pronta ad affrontare una nuova giornata.

"La mamma mi ha detto della vacanza che tu e Jason volete fare." Disse sorseggiando un po' di succo all'arancia.
"Sì." Mi limitai a dire vedendo il suo sguardo serio che quasi mi impauriva.
"Beh io penso che... potete andarci." Disse sorridendomi.
Mi alzai dalla sedia per stringerlo a me e per ringraziarlo della comprensione.
"A patto che chiamate almeno tre volte al giorno."
Annuii ancora sorridente.
"Viene la tua amica Sophie?" Mi chiese dopo.
"Sisi."
"Quanti ragazzi ci saranno?" Mi chiese curioso.
"4, compreso Jason."
Subito dopo andai a chiamare la mia migliore amica per avvisarla. Adesso era tutto pronto. Potevamo venire tutti e anche il villino era prenotato.

Poco dopo mi arriva una chiamata. Dylan.

"Oi?" Risposi.
"Jade ciao, volevo farti sapere che non posso venire in vacanza con voi, arrivano i miei cugini dalla Germania e devo per forza star con loro." Disse e potei notare un minimo di tristezza nelle sue parole.
"Non preoccuparti, ci vedremo un'altra volta."
"Senza dubbio, bye." Mi salutò e chiuse.
Tra me e Dylan era tornato tutto alla normalità. Non mi feci più paranoie per il bacio che mi aveva rubato e non c'era più imbarazzo né proveniente da lui, né da me.

Avvisai Sophie anche di questo malinteso e lei disse che era tutto a posto e che non ci sarebbe stato nessun tipo di problema.

Decisi di provare alcuni vestiti che mi aveva portato mio padre, che sicuramente non avrà scelto lui, perché troppo belli e che avrei portato per la vacanza.

Hate u, love u.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora