"Sbrigati, devo aggiustare i capelli!" Urlò mio fratello da fuori dal bagno.
Sempre la stessa storia.
"Un attimo!" Dissi mentre infilavo le scarpe."È tutto tuo." Dissi uscendo e indicando il bagno.
Entrò e io mi diressi verso la cucina.
"Avete capito che non dovete fare cose spericolate?" Mi chiese per la centunesima volta mia madre.
Non le risposi nemmeno più.
"E che devi portare sempre una giacca con te?"
"E che devi stare sempre con gli altri per evitare di perderti?"
"Ricorda di chiamarmi quando arrivi, anzi, anche mentre sei in macchina, anzi, anc..." La interruppi.
"Ho capito tutto, ho diciassette anni mamma!" Dissi mettendo il telefono e le cuffie in tasca.
"Che ore sono?" Chiese mio fratello uscendo dal bagno.
"Le sette e quarantotto, mancano 12 minuti e dobbiamo incontrarci a scuola, con gli altri." Risposi.
"Tu sei pronta?" Mi chiese lui.
"Devo solo salutare papà." Dissi per poi correre nella sua camera e farmi augurare buon viaggio. Scesi e abbracciai anche mia madre.
"Pronta." Dissi decisa.
Uscimmo di casa e mi posizionai nel sedile davanti, accanto mio fratello.
Arrivammo a scuola in poco tempo e c'erano ancora solo Sophie, Matt e Joe.
Aspetta, Joe?!
Ma la mia migliore amica aveva detto che non l'avrebbe invitato, così come Meghan e Chanel. Quest'ultima invece stava arrivando dalla parte opposta mia.
"Giorno." Salutai seguita da mio fratello.
Quando furono distratti tutti mi rivolsi a Sophie:
"Cosa ci fanno quei due?"
"Joe l'ho invitato perché visto che non veniva Dylan mancava un ragazzo e Chanel perché i ragazzi sono 4, noi tre." Disse difendendosi.
"Se non invitavi Evans, eravamo pari." Incrociai le braccia al petto.
Mise in risalto il labbro inferiore per cercare di sentirsi piccola e indifesa e le sorrisi, volevo essere buona."Cole e Jason sono quelli che guidano, Chanel, Sophie e io andiamo con Cole e Sarah, Joe e Jade con Jason." Disse Matt.
Fummo tutti d'accordo. Posizionammo le valigie nei portabagagli e ci sistemammo nelle apposite auto.
Logicamente Sarah si mise davanti con mio fratello, così da farmi stare dietro con Joe Evans.
Partirono entrambe le macchine e misi le cuffie per ascoltare la musica per far passare il tempo più in fretta. I due piccioncini davanti si scambiavano qualche sguardo e quando c'era possibilità di fermarsi un secondo, o per il traffico, o per altro, anche qualche bacio. Il ragazzo accanto a me invece non disse, né fece, nulla.
Mentre io mi aspettavo che mi stuzzicasse, come sempre.Mezz'ora dopo la macchina si fermò, per annunciare l'inizio della nostra vacanza e l'arrivo nella nostra casa per esattamente 11 giorni.
Scendemmo tutti dalle macchine ed eravamo tutti molto felici, la casa che avevamo davanti era molto bella di fuori, sperai lo fosse anche dentro.
Fortunatamente il tipo che ci affittò la casa ne aveva scelta una che abbia almeno un supermercato vicino. Così da poterci anche andare a piedi. I ragazzi scesero tutte le valigie, appoggiandole sul marciapiede. Matt, colui che aveva le chiavi, aprì la villetta e tutti entrammo curiosissimi di ammirare la casa. Entrammo i bagagli e lasciarono a noi ragazze il compito di sistemarle nelle camere.
Io presi quella mia e la portai nella camera delle ragazze, poi quella di Cole per portarla in camera sua. Sarah fece lo stesso con la sua e quella di Jason, così come Sophie con la sua e quella di Matt. Chanel posò poi la sua e quella di Joe.Quando le valigie furono messe ai posti ne approfittai per visitare l'intera casa. La camera delle ragazze era dipinta di rosa chiaro, decorata con piccole farfalle lilla negli angoli. C'erano quattro piccoli armadi, ognuno per ognuna di noi. C'erano due letti matrimoniali, io avrei dormito con Sophie e Chanel con Sarah. Accanto ai letti vi erano due comodini, con sopra un lume rosa come le pareti e all'entrata un grande tappeto dell'ennesimo colore. Nella parete opposta alla porta c'era una finestra con il quale potevamo ammirare da lontano il mare.
La stanza dei ragazzi era simile, a parte il colore che regnava, cioè l'azzurro. Anche i letti erano diversi, non erano due matrimoniali, ma quattro a una piazza. E loro in più avevano un piccolo tavolino blu. Accanto le stanze da letto c'erano due bagni, abbastanza grandi e colorati.
La cucina era molto ampia, composta da mobili moderni di colore bianco e grigio, una porta scorrevole la separava dalla stanza da pranzo, la quale aveva un lungo tavolo. Il salotto somigliava a quello di casa mia, un grande divano marrone chiaro messo davanti ad una TV a schermo piatto. A destra due poltrone di fronte al camino. La quantità dei quadri nel corridoio era enorme e quasi tutti raffiguravano paesaggi. Ma la cosa che mi colpì di più, quando entrai, fu il pianoforte posizionato vicino al soggiorno.
Adoravo la musica, quindi anche gli strumenti, anche se non sapevo suonarli."Che ne dite se pranziamo?" Chiese Sarah a tutti quando ormai fu l'una passata.
Tutti fummo d'accordo e mangiammo il sushi comprato in un bar nel bel mezzo del viaggio.Mi diressi in camera con la mia migliore amica per sistemare i vestiti e tutto il materiale portato, nel mio armadio, anche Sarah e Chanel ci seguirono e discutemmo un po' su dove andare la sera stessa.
Alla fine ne parlammo anche con i maschi e saremmo andati in qualche locale di lì vicino.
"Vado a fare una doccia." Ci informò Chanel Murphy.
"Io invece dormo un po' visto che stanotte non l'ho fatto." Continuò Sophie.
"Noi andiamo a lavare i piatti?" Mi chiese Sarah.
"Sisi." Dissi per poi uscire dalla camera con lei."Devi vedere subito la foto di tuo cugino, questa fa troppo ridere." Disse ridendo Jason portando via la mia socia per lavare i piatti, lasciandomi sola.
Mi sentii circondare la vita con due braccia e rabbrividii all'istante. Asciugai le mani su una tovaglia e mi girai, era Cole.
"Ti aiuto?" Mi chiese baciandomi la guancia.
Sentii quelle cosiddette 'farfalle nelle stomaco'.
"Ho quasi finito." Dissi per poi continuare.
Lui stette accanto a me fin quando non finii.
"Ti vedrei bene da moglie." Mi sorrise.
Mi misi a ridere."Ehm ragazzi, le coccole dopo, dovete sbrigarvi, tra poco usciremo." Ci interruppe Joe.
Cole si spostò da me facendo un'occhiataccia al suo amico.
Io raggiunsi le altre ragazze in camera, ma c'era solo Chanel."Dove sono le altre?" Chiesi.
"In doccia." Disse osservando i vestiti e decidendo quale mettere.
La imitai.
"Trovi qualcosa da mettere?" Le chiesi vedendo che aveva il mio stesso problema.
Scosse la testa per dire no.
"Secondo me questo ti starebbe bene." Le dissi porgendole un vestito grigio preso dal mio armadio.
Lei mi guardò inarcando le sopracciglia.
"Tu... mi stai prestando un vestito?"
In verità faceva strano anche a me, lei mi era sempre stata su, anche perché migliore amica di Meghan.
Però mi era uscita fuori quella frase.
"Sì, non c'è nulla di male." Le sorrisi.
"Grazie mille." Disse prendendo il vestito e appoggiandolo al suo corpo come per provare come le starebbe.
"Ti piacciono?" Chiese mostrandomi dei pantaloncini neri e una camicetta verde acqua.
"Tanto." Le dissi innamorandomi.
"Tieni." Disse sorridendomi.
Cosa stava succedendo? Noi che ci parlavamo, che ci prestavamo vestiti e che ci sorridevamo?
Decisi di non farci caso, infondo, non la conoscevo e ho sempre dubitato di lei. Questa è la dimostrazione che i pregiudizi sono orrendi.Indossai i vestiti e quando il bagno si liberò mi precipitai dentro per sistemare faccia e capelli.
Misi mascara, eye-liner e uno strato di rossetto rosa molto chiaro che dava un effetto nude.
Piastrai i capelli e spruzzai qualche goccia di profumo sui capelli.
Infine tornai in camera per mettere le scarpe, me scelsi un paio aperte con qualche centimetro di tacco.Anche Sarah, Chanel e Sophie erano pronte e devo dire che avevano fatto un buon lavoro. Ci avviammo insieme verso il salotto e i ragazzi erano sul divano a parlare che non si accorsero nemmeno della nostra presenza.
Qualcuno di noi tossì per attirare attenzione e loro vedendoci si zittirono finché interruppi il silenzio.
"Andiamo?"
Loro si alzarono e anche loro non erano da meno.
Elegantissimi, ma il primo che notai fu Cole. Aveva una semplice maglietta blu della Calvin Klein e dei jeans quasi bianchi piuttosto aderenti.
"Sei bellissima." Sussurrò.
E io arrossii.Uscimmo dalla casa per entrare nelle macchine e dopo poco arrivammo nel pub.
Io rimanevo accanto a Cole, che per questa sera, in un certo senso, sarebbe stato il mio accompagnatore. Matt e Sophie iniziarono subito a ballare. Mio fratello e la sua ragazza invece si fermarono a parlare vicino l'entrata. Chanel andò a bere qualcosa seguita da Joe, che intanto parlava con una ragazza appena conosciuta."Questa tua camicia ha il colore dei tuoi occhi." Disse sorridendo.
Io involontariamente guardai un po' dietro di lui e, anche se in lontananza, riuscii a vedere Joe, che mi stava fissando.
Tra me e me pensai 'la mia maglia ha il colore dei suoi occhi'.
Distolsi lo sguardo e tornai a guardare quelli azzurri di Cole Brucks.
"Ti piace?" Chiedo.
"Preferisco i tuoi occhi." Disse avvicinandosi.
"Io... non credo sia una buona idea." Dissi intendendo il fatto che volesse baciarmi.
"Perché no? Non ci sta guardando nessuno in questo momento."
Guardai per l'ennesima volta dietro di lui e Joe Evans stava baciando la ragazza con cui parlava pochi minuti fa.
Senza ripensarci due volte baciai Cole.Perché l'ho fatto?

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Hate u, love u.
RomanceNon vi dico nulla qui, leggete il primo capitolo che è l'introduzione e deciderete li se andare avanti o passare a un'altra storia, io direi la prima. :) Dal capitolo 8: "Dylan mia starà cercando." "Non credo, era immerso nei bicchieri di vodka." M...