26.

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Il giorno dopo mi alzai di malavoglia, soprattutto perché avrei dovuto fare il compito di italiano. Mi preparai velocemente anche perché in ritardo e controllai di non aver dimenticato nulla per la fretta.
"Tesoro ti raccomando per la verifica." Mi diede un bacio sulla guancia.
Io annuii.
"Ah e cosa vuoi mangiare a pranzo? Visto che ho preso le ferie sono a tua disposizione." Mi disse sorridendo.
"Fai tu, sono in ritardo a dopo mamma!" Dissi e poi chiusi la porta.

Lo zaino sulle spalle pesava, e come se non bastasse, i rumori dei clacson delle macchine non facevano bene al mio umore mattutino. In mente mi ripetevo tutte le regole grammaticali che mi sarei aspettata di trovare nel compito, ma venivo distratta dalla minima cosa. Come l'odore dei cornetti caldi che sfornava il bar la mattina.
Mh.
Meglio non pensarci.

"Hai visto Sophie?" Mi chiese Matt alla ricreazione.
"È in bagno."
"Ah com'è andata la verifica?" Mi chiese ancora.
"Spero bene." Risposi con sguardo preoccupato, cosa che lo fece ridere.
"Eccomi, noi due più tardi andiamo a trovare Joe, tu vieni?" Chiese Sophie indicando sè stessa e il suo ragazzo.
"No, magari ci vado un altro giorno." Risposi io.
"D'accordo, ci vediamo in classe, vado a mangiare." Disse prima di avermi dato un bacio in guancia.

Okay, questa mattina è stata abbastanza strana.
E non parlo per il fatto che non ho visto Chanel insieme a Meghan, anzi, quello un po' me l'aspettavo.
Parlo per il fatto che durante l'intervallo, la mancanza di Joe si sentiva, eccome. Parlo del fatto che non ho pranzato al bar con lui, ma che sto andando a casa a mangiare qualcosa cucinato da mia madre e che per 15, anzi, adesso 14, non ci sarà traccia di Joe Evans per le strade.
Già, strano, molto.

Suonai al campanello, perché avevo dimenticato le chiavi. Sapevo che dalla fretta avrei dimenticato qualcosa.
Venne ad aprire mio fratello, con la sua ragazza al suo fianco, salutai entrambi e corsi a sedermi a tavola.
"Muoio di fame!" Gridai facendomi sentire anche da mia madre.
"Arriva!" Gridò lei a sua volta.
Il profumo della pasta di faceva sempre più vicino e non esitai a mettere la prima forchettata in bocca.

"Vai da Joe con gli altri sta sera?" Mi chiese Sarah.
"No, voi?" Chiesi pulendomi la bocca.
"Sì, poverino però." Rispose lei.
"Cosa gli è successo?" Si intromise mia madre.
"Una frattura alla gamba." Le rispose Jason.
"E come?" Chiese lei preoccupata.
In quel momento mi sentii in imbarazzo, ma risposi comunque.
"Stava attraversando la strada è una macchina l'ha preso."
"Oh cielo!" Esclamò ricevendo dei ghigni da tutti noi.

Andai in camera per controllare se avessi compiti per domani, ma la fortuna, in questo momento, era dalla mia parte.

Per alcuni aspetti mi sentivo in colpa per Joe, ma per altri, beh aveva baciato un'altra.
Non che fossi gelosa.
Ma non doveva baciare me allora.
Decisi di andare a trovarlo.
Avvisai mia madre e poi aspettai l'autobus che mi avrebbe portata all'ospedale.

Ricordavo il numero della stanza quindi non ci fu bisogno di chiederlo.
516. Dovevo solo trovarlo.
Dopo aver girato per tutto l'edificio lessi quel numero sulla porta e dopo aver bussato, entrai.
Dormiva.
Mi sedetti sulla sedia accanto al letto e gli diedi un bacio sulla fronte.
"Jade?" Disse una voce alle mie spalle.
Mi girai e vidi una signora, di mezza età, con una gamba rotta come Joe che mi stava sorridendo.
La mia faccia divenne interrogativa.
"Lei è?" Chiesi sorridendole insicura.
"Piacere, sono Annie. Compagna di stanza di Joe." Mi porse la mano.
"E come sa il mio nome?"
"Ah allora sei veramente tu Jade!" Mi sorrise.
Fui ancora più confusa.
"No è che... Joe mi ha parlato di te." Iniziò.
"Ahahaha, è sicura che parlava di me? Ne conosce così tante."
"Beh... il bacio sulla fronte ti dice qualcosa?" Mi fece l'occhiolino.
Io arrossii.
"È solo perché è stata un po' colpa mia l'incidente." Mi difesi.
"Me l'ha raccontato. Mi ha anche detto che muore dalla voglia di sapere perché ce l'avevi con lui. E ammetto che lo voglio sapere anche io." Disse ridendo.
"È che... abbiamo passato le vacanze di Natale insieme, con altri amici, e lì ci siam baciati più di una volta, credevo che da quei giorni non sarebbe più stato il Joe di prima, quello che bacia chi gli capita. Invece è stato così." Spiegai.
"Hai visto che baciava un'altra?" Chiese.
Annuii.
"Son ragazzi, dai."
"Eh appunto, per questo non voglio avere a che fare con nessuno, tantomeno con lui."
"Però non mi ha parlato di altre." Mi fece notare.
Non risposi.
"Te la sei mai fatta una domanda?" Chiese poi.
"Cioè?"
"Se ti dà fastidio ciò, magari provi qualcosa per lui." Mi disse sorridendomi.
Sgranai gli occhi?
"Eh? No!" Dissi quasi urlando.
Mi girai verso Joe per controllare se stesse ancora dormendo, poi di nuovo verso Annie.
"No." Sussurrai di nuovo.
"Allora perché ti ha dato fastidio?"
"L'ho detto troppe volte. È perché io l'ho baciato credendo di essere l'ultima, invece sono stata come una di quelle sue sgualdrine."
"Mh, tesoro non pensarla così."
"Ma è così."
Sentii rumore di lenzuoli che si spostavano e mi voltai.
"Buongiorno." Gli sorrisi.
Si strofinò gli occhi, si spostò meglio verso di me e poi mi sorrise anche lui.
"Credevo non venissi."
"Invece eccomi, come stai?" Chiesi.
"Bene, domani mattina torno a casa." Continuò sorridendomi.
"Torni anche a scuola?"
"Potrei ma non voglio." Disse facendomi ridere.
"Allora dovrò arrangiarmi a pranzare da sola." Dissi con sarcasmo.
"È proprio carina la Jade di cui mi hai tanto parlato." Disse Annie alle mie spalle.
Lui tossì, imbarazzato.
Io risi nervosamente.
"Adesso devo andare, mi... mi aspettano dei compiti." Mentii alzandomi dalla sedia.
"Di già?" Mi chiese Joe.
Annuii.
"Ti saluto adesso, vado in bagno." Mi avvisò Annie.
"Ti aiuto con le stampelle?" Le chiesi.
"No, sta qui." Mi fece l'occhiolino e poi si avvicinò a me abbracciandomi.
Appena la porta del bagno si chiuse parlai.
"Allora ciao, ci vediamo domani, spero."
"Sì, ciao, avvicinati." Mi obbligò.
Mi stampò un bacio sulla guancia, io gli sorrisi.
"Grazie per essere venuta."
"Non ringraziarmi." Risposi.
Gli diedi un bacio anche io e poi uscii dalla porta.

Hate u, love u.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora