chapter six

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Il resto della giornata era trascorso molto lentamente, tra mille scartoffie e noiosissime riunioni.
La visita di sua sorella Stacy nel suo ufficio fu una gradevole sorpresa anche se sapeva già di cosa volesse parlare.
Si sedette davanti a lei, incrociando le gambe ed appoggiando le mani sul
grembo. Quel giorno indossava un tailleur con gonna giallo canarino sopra ad una camicia bianca.
"Hey, Stacy." La salutò Spencer con un sorriso tirato, non era ancora riuscita a trovare una scusa per dirle come fosse andata serata la prima.
"Ciao, Spencer." Rispose lei. "Allora come è andata ieri sera con l'amico di Cara?"
Eccola, dritta al nocciolo della questione come sempre.
"Ehm... Male, non mi è sembrato per niente simpatico e poi ha guardato per tutto il tempo Maggie." Spencer non capiva perché volesse mentire alla gemella su Scott e su quello che era successo la sera prima.
Cosa aveva lui di diverso dagli altri? Da tutti i ragazzi che frequentava e che Stacy aveva conosciuto di sfuggita?
Era perché lei si stava finalmente innamorando e lo voleva tenere tutto per sé?
"Oh, che peccato!" Stacy sembrava davvero dispiaciuta. "Ma a te come è sembrato lui?"
"Niente di che... Il solito spaccone tutto muscoli e niente cervello. Come mai sei venuta qui? Ho già fatto tutto il lavoro che avevo da eseguire." Rispose Spencer alzando le spalle e guardando distrattamente fuori dalla vetrata che occupavano tutta una parete del suo ufficio.
Lo skyline dei grattacieli di New York si estendeva a perdita d'occhio in un mare di tetti piatti e grigi.
"Sono venuta per chiederti se stasera ti va di cenare con me e Steve, a casa." Stacy sorrise al solo nominare il suo fidanzato.
"Okay, c'è anche papà?" La giovane Stark alzò gli occhi al cielo: la gemella era proprio cotta del soldato Rogers.
"Ha degli impegni quindi ci siamo solo noi."

*

Il suono del campanello interruppe le chiacchiere dei tre ragazzi.
"Vado io!" Disse Spencer alzandosi dal divano e raggiungendo a falcate la porta. Riusciva a sentire il profumo dalla pizza d'asporto anche attraverso la spesso strato di legno che la divideva dal ragazzo delle consegne a domicilio.
Girò la maniglia ed abbassò la testa mentre estraeva i soldi dalla tasca.
"Ecco le tue pizze! Sono tredici dollari." Esclamò il ragazzo minuto e con dei buffi capelli color carota, mentre porse gli scatoloni alla giovane Stark.
Lei gli sorrise e gli mise in mano i soldi, dicendogli di tenersi il resto come mancia.
Rientrò in casa, chiudendo la porta dietro di sé con un piede ed esclamò: "È arrivata la pizza!"
Stacy e Steve avevano approfittato di quell'attimo d'assenza di Spencer per sbaciucchiarsi come due ragazzini.
Lei si schiarì la voce per richiamarli all'ordine ed entrambi mormorano qualcosa imbarazzati.
Erano davvero teneri, tutti e due molto impacciati, ma a Spencer emanavano un senso infinito di dolcezza. Erano una coppia perfetta.
"Io scelgo il film, voi intanto tagliate la pizza." Disse poi ai due piccioncini, s'inginocchiò davanti all'enorme televisione al plasma ed aprì il mobiletto che la reggeva, dentro c'era una vasta quantità di DVD per tutti i gusti e i generi.
Scorse in rassegna qualche titolo, non c'era niente che l'attirava - li aveva già visti quasi tutti.
Steve e Stacy intanto stavano mettendo le pizze tagliate in tre piatti colorati, se fosse stato per lei avrebbe mangiato direttamente dal cartone, ma la sorella precisina detestava quando lei faceva così e la rimbeccava dicendole che sembrava un animale e non una signorina.
"Mi date una mano, non so che film scegliere." Sbuffò e si alzò, lasciando decidere a Steve.
Lo osservò in tutta la sua bellezza, Stacy era stata con pochi ragazzi e aveva davvero buon gusto nel sceglierli.
Steve Rogers era il tipico ragazzo perfetto: biondo, stupendi occhi azzurri ed un fisico che avrebbe potuto far benissimo invidia ad un culturista.
Lo aveva adocchiato subito alla prima riunione dello S.H.I.E.L.D, quella in cui si parlò degli Avengers, ma conoscendolo bene aveva capito che non era il suo tipo, troppo calmo e all'antica, perfetto invece per la gemella.
Durante quel periodo di tempo si era anche invaghita di Clint Barton - meglio conosciuto come Occhio di Falco - e quando aveva scoperto che avesse moglie e figli aveva deciso di lasciar perdere anche lui.
"Vi va bene Crazy, Stupid Love?" Chiese Steve estraendo il cofanetto dal mobile e sventolandolo in aria con fare trionfante.
Spencer alzò le spalle, mentre Stacy esclamò: "Ottima scelta, Stevie."
Mentre il Capitano metteva il DVD nel lettore, le due ragazze presero posto nel confortevole e lussuoso salotto.
Spencer si mise sulla comoda poltrona che di solito occupava il padre, il piatto con la pizza sulle cosce ed una bottiglia di birra ghiacciata nella mano, le visite di Rogers avevano i suoi lati positivi visto che le portava sempre la miglior birra americana.
I due fidanzati invece erano stretti l'una all'altro sul divano.
Come una tenera coppia di pensionati, si ritrovò a pensare la giovane Stark che non era mai entrata in contatto con le dinamiche di coppia visto che non si era mai fidanzata con qualcuno.
Dopo venti minuti di film, aveva già finito la pizza, era riuscita a fregare qualche fetta a Steve, ed aveva bevuto due bottiglie di birra.
Non aveva smesso un attimo di guardare la sorella abbracciata al ragazzo che amava chiedendosi se mai un giorno anche lei si fosse trovata in quella posizione con Scott.
Era riuscita a non pensare a lui per quasi tutto il giorno, ma nel momento stesso in cui rivisse il loro primo baciò, sentì il cuore esploderle nel petto e palpitare a dismisura.
Scott, il suo Scott, le era mancato dal momento stesso in cui si erano lasciati la mattina al bar.
Il suo telefono squillò - segno che le era arrivato un messaggio - e lo recuperò dalla tasca dei pantaloni della tuta che stava indossando.
Sorrise nel vedere il suo nome sullo schermo, sembrava quasi che fossero in simbiosi.

Messaggio da Scott Lang:
Mi manchi, quando possiamo vederci ancora?
- Scott (il quarantenne più sexy che tu possa mai conoscere in tutta la tua vita) xx

Sorrise, Scott era così. Aveva avuto il tempo di conoscerlo meglio la sera del loro primo appuntamento e si era rivelato un uomo spiritoso a cui non mancava il sarcasmo. Sembrava quasi un ragazzino, a volte.
Lanciò uno sguardo ai due innamorati, giusto per assicurarsi se avessero visto il suo cambio d'espressione. Erano completamente impegnati a guardare il film e a scambiarsi occhiatine di soppiatto.
Tornò a concentrarsi sul telefono e rispose al messaggio.

"Anche tu mi sei mancato, Mr Modestia. Quando vuoi... Tanto sai dove vivo." Gli scrisse e bloccò il telefono, in attesa di un altro suo messaggio che non tardò ad arrivare.

Messaggio da Scott Lang:
Sì, so di essere modesto. Adesso sei libera?

Messaggio da Spencer Stark:
Forse.

Messaggio da Scott Lang:
Sappi che tra dieci minuti sono sotto casa tua e non mi faccio problemi a suonare.

Sorrise e si morse un labbro, Scott era uno che sapeva cosa voleva.
Non gli rispose, si limitò solo a rimettere il telefono in tasca e si alzò dalla poltrona.
"Ragazzi, vi dispiace se io adesso esco?" Disse rivolta alla sorella e a Steve.
"Dove vai? Sono quasi le dieci di sera!" Le rispose Stacy, mettendo in pausa il film con il telecomando.
"Sì, lo so. Devo andare a casa di Maggie, l'ha lasciata il fidanzato e vuole che vada a confortarla." Si inventò la prima scusa che le era sembrata plausibile.
Non aspettò la risposta della sorella, si fiondò subito in camera sua.

Messaggio da Spencer Stark:
Dammene quindici e sono pronta.

Tirò fuori dall'armadio un paio di skinny jeans neri ed una maglietta bordeaux attillata a maniche corte che lasciava un po' la pancia scoperta. Si mise sopra una maxi felpa nera e le Adidas Superstar del medesimo colore.
Poi corse in bagno, si lavò i denti, diede un aggiustata al trucco e si pettinò.
Non prese una borsa ma unfilò il portafoglio nella tasca della felpa assieme al telefono e alle chiavi di casa.
Prima di uscire, salutò Stacy e Steve con un bacio sulla guancia e gli augurò di divertirsi.
"Mi raccomando le precauzioni!" Aveva urlato prima di chiudersi la porta alle spalle, sicura che entrambi sarebbero diventati rossi come due peperoni.
Non aveva voglia di aspettare l'ascensore così si fece le venti rampe di scale correndo come un fulmine, rischiando di investire la famiglia che abita qualche piano sotto al loro.
Aprì il portone e si fiondò addosso a Scott.
"Hai impiegati 8 minuti." Le sussurrò all'orecchio stringendola a sé, poi la baciò dolcemente.

Stark Twins » MarvelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora