chapter eight

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Spencer aprì gli occhi pigramente, ci mise qualche secondo per mettere a fuoco l'ambiente circostante a lei, ma i suoi occhi si abituarono quasi subito alla flebile luce mattutina che illuminava svogliatamente la sua stanza.
Si guardò attorno confusa: era sicura di essersi addormentata nel bel mezzo di Central Park, sull'erba e tra le braccia di Scott... Era forse tutto un sogno?
No, impossibile perché sentiva ancora il tocco caldo delle mani dell'uomo sulla sua pelle e il suo profumo impregnato nel tessuto della sua felpa nera.
Si sedette sul letto e la prima cosa che fece fu prendere il telefono sul comodino e guardare le ore.
Erano le nove passate di una domenica mattina soleggiata e non aveva programmi per quella giornata.
Un leggero bussare la fece riprendere dai suoi pensieri.
"Avanti." Bisbigliò Spencer con la voce ancora impastata dal sonno.
La testa bionda della sorella comparve da dietro la porta.
La salutò con un enorme sorriso e poi entrò nella stanza, aveva un vassoio colmo di delizie tra le mani che adagiò poi sul comodino accanto alla gemella.
"Hai dormito bene?" Chiese Stacy sedendosi anche lei sul letto.
"Sì, come al solito." Rispose l'altra ragazza con voce piatta ed una alzata di spalle. Allungò le mani verso la tazza nera che era appoggiata sul vassoio ed ingurgitò un lungo sorso di caffè latte. Per lei era una tradizione bere quella bevanda ogni domenica mattina, accompagnata da un toast al prosciutto ed un muffin al cioccolato.
Addentò il dolce e fissò la sorella che la stava guardando a sua volta con un'espressione che era un misto tra il malizioso ed il curioso.
"Beh, non mi devi dire niente?" Esclamò Stacy, irritata dal fatto che Spencer non avesse ancora parlato e si stesse gustando la sua colazione in Santa Pace.
"Cosa ti dovrei dire?" Le chiese con finta indifferenza.
"Per esempio perché ieri sera ti ha portata a casa un ragazzo e tu stavi dormendo tra le sue braccia! Chi è? Dove l'hai conosciuto? Siete fidanzati?" Sputò la bionda tutta d'un fiato, sparando domande a macchinetta.
Moriva dalla voglia di sapere ogni piccolo particolare sulla presunta relazione di sua sorella.
"Ora capisco perché mi hai preparato la colazione!" Spencer ridacchiò. Poi tornò seria: sua sorella era anche la sua amica più fidata e anche lei non vedeva l'ora di raccontarle dell'uomo.
"Si chiama Scott e ci siamo conosciuti qualche giorno fa.
È un ragazzo fantastico, dolce, simpatico e divertente. In poche parole è perfetto e ti giuro che mi piace davvero tanto." Spencer sospirò e poi si lascio andare sul letto, era sicura di avere un'espressione sognante.
"Wow, Spencey! Lo conosci da poco, però dai tuoi occhi si capisce che sei davvero innamorata di lui. Ieri sera si è presentato qui alle undici e mi ha detto che ti eri addormentata sulla sua macchina così mi ha aiutato a portarti in camera. Non ci siamo detti molto, ma mi ha fatto capire che ci tiene davvero a te." Stacy si appoggiò vicino alla sorella.
"Cosa ti ha detto?"
"Niente di che, solo che uscite insieme e che gli piaci davvero. Per fortuna che papà non era ancora tornato da quella cena di gala perché sennò stamattina non l'avresti passata liscia, sai com'è geloso e protettivo mei nostri confronti."
"Davvero ha detto così?! Sì, comunque che fortuna che papà non fosse in casa." Ridacchiarono insieme e poi decisero di andare a fare shopping tra sorelle.

*

Le sorelle Stark stavano girovagando per negozi da ormai due ore. Avevano entrambi molti sacchetti tra le mani e l'aria soddisfatta di due bambine il giorno di Natale.
"Che ne dici se ci fermiamo a mangiare in qualche ristorante? Ho un certo languirono." Propose Spencer prendendo la sorella per un braccio, dopo che si era incantata davanti all'ennesima vetrina di un negozio di scarpe.
La trascinò fino al ristorante giapponese più vicino e si fermarono lì a pranzare.

Il posto era carino, tutto suoi colori del rosso e molto raffinato. C'erano dei tavolini bianchi con delle sedie color cremisi e delle lampade sporgevano dal soffitto ed illuminavano il locale rendendolo molto luminoso.
Un cameriere asiatico condusse le ragazze ad un tavolo per due e lasciò loro consultare il menù.
Stacy decise di prendere del Sashimi, mentre Spencer dei rotolini di Maki Sushi, che era il suo piatto preferito. Ordinarono entrambe una Coca Light.
"Stamattina poi non mi ha raccontato bene di Scott." Attaccò discorso Stacy, guardando la sorella che intanto stava giocherellando con il tovagliolo. Aveva notato che dopo aver parlato qualche ora prima del ragazzo, era diventata nervosa e per tutte le ore di shopping convulsivo non aveva fatto altro che guardare il suo telefono.
"Cosa vorresti sapere?" Spencer la guardò con aria assente ed accennando ad un piccolo sorriso.
"Tipo quanti anni ha e cose così, non saprei."
"Non è come gli altri ragazzi che ho frequentato, diciamo che è più maturo e ha la testa sulle spalle. Ha 40 anni, è divorziato ed ha una figlia di sette anni." Spencer buttò fuori le parole con sincerità, non voleva più mentire alla sorella perché l'unico parere che le importava davvero era quello della gemella e voleva sapere cosa ne pensasse di Scott.
Rimase per qualche secondo in silenzio, poi disse: "Secondo me
è il ragazzo giusto per te. Hai bisogno di qualcuno che sappia realmente cosa voglia dalla vita e che non sia interessato solo ad andare in discoteca e a quelle cose del genere come i tuoi ex ragazzi. Hai bisogno di un uomo vero che ti faccia sentire amata per quello che sei e non perché sei la figlia di Tony Stark. Hai bisogno di qualcuno che ti rispetti e che non ti tratta come un giocattolo."
Le parole di Stacy la lasciarono senza fiato, era davvero fortunata ad avere accanto una persona come lei.
"Stacy, sono contenta che tu l'abbia approvato perché mi sento davvero diversa con lui. Non vorrei esagerare, ma sento di aver trovato l'uomo giusto per me. Però ho paura: oggi non mi ha ancora cercata e non vorrei che ti avesse detto che gli piaccio solo perché sei mia sorella." Sussurrò le ultime parole abbattuta, non aveva fatto altro che controllare il suo telefono ogni dieci minuti per vedere se gli fosse arrivato un messaggio da parte di Scott oppure una chiamata, ma lui non si era ancora fatto sentire e questa cosa la preoccupava parecchio.
"Stai tranquilla, Spencey. Ho capito dai suoi occhi che era sincero e se non ti ha ancora scritto vuol dire che sta aspettando che faccia tu la prima mossa. Invitalo a casa nostra stasera, papà non dovrebbe esserci e se vuoi rimanere sola con lui posso chiedere a Steve se stasera posso dormire da lui."
"Grazie, sei la sorella che ogni ragazza possa desiderare!" Le rispose sporgendosi sul tavolino per darle un bacio sulla guancia.
Il cameriere portò alle due ragazze i loro piatti ricolmi di prelibato sushi e le due iniziarono a mangiare, chiacchierando del più e del meno, concentrando soprattutto l'attenzione sulla relazione che Stacy aveva con Steve Rogers. A detta di tutte e due era davvero un ragazzo d'oro e la giovane Stark era contenta di averlo come fidanzato.
Spencer segretamente invidiava la sorella perché desiderava con tutto il cuore che la storia tra lei e Scott potesse diventare come quella della gemella con il Capitano.

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