chapter twenty

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Avviso: questo è un capitolo a rating rosso, non viene detto niente di rilevante per la trama quindi a chi non dovesse piacere una scena di sesso può saltare questa lettura.

* * * * *

Le loro bocche si cercarono fameliche, come beduini nel deserto alla disperata ricerca d'acqua. Il corpo di Spencer era premuto sul pavimento duro della baracca, avvolto completamente dalle braccia del Soldato.
Il metallo dell'arto bionico sfregava leggermente al contatto con la pelle sudata della ragazza, provocandole una scarica di brividi che le percorrevano tutta la spina dorsale.
La giovane donna si staccò dalle labbra carnose e rosse dell'uomo che in quel momento sembravano ciliegie succose.
Lo fissò negli occhi, il suo petto si muoveva convulsamente in su e
in giù, e il rumore dei loro respiri riempì il silenzio della piccola baracca.
Il sole era già calato, dando uno spettacolo meraviglioso a cui nessuno dei due badò. Spencer chiuse gli occhi e sospirò, ma Bucky la precedette: "È stato bello."
Bisbigliò con voce dolce e melodiosa, poi attirò ancora la giovane Stark tra le sue braccia. Si sedette sul pavimento di legno, il corpo della donna a cavalcioni sul suo, e fece passare le dita tra i suoi capelli dorati.
Con il braccio di metallo la strinse al suo petto massiccio. Un piccolo gemito uscì dalle labbra della ragazza, sentiva il desiderio pulsante del Soldato che le premeva tra le cosce. Si strofinò contro di lui gustandosi quel peccaminoso contatto, James gemette contro la bocca della ragazza e la spinse contro il pavimento.
La sovrastò con il suo corpo, le sue mani callose si intrufolarono subito tra i loro addomi, in cerca della zip della tuta di Spencer.
La tirò giù, scoprendo poi il seno nudo della bionda che gli si parò davanti agli occhi lussuriosi. I capezzoli rossi e turgidi reclamavano il suo tocco esperto e voglioso.
"Posso?" Le chiese con premura ed alzò il braccio sinistro, quello artificiale.
Lei annuì, dopodiché il Soldato la sfiorò piano con le dita metalliche.
Cercava di trattenersi, un ruggito animalesco gli implorava di prenderla subito senza troppi convenevoli ma aveva il timore di farle male.
Pizzicò quei pezzi di carne duri e poi si fiondò sopra con la lingua. Li assaggiò, li morsicò e li leccò. La pelle di Spencer era così vellutata sotto al suo tocco ruvido.
Insinuò l'altra mano nelle mutandine nere della giovane, tra le pieghe umide e calde.
"Aspetta, aspetta!" Mormorò lei, gli strinse i capelli tra le dita. "Con l'altra mano, con quella di metallo."
Lui le sorrise contro le labbra malizioso e poi si apprestò a cambiare arto.
La Stark serrò la mascella non appena sentì il dito freddo di James entrare nel suo corpo caldo, un contrasto perfetto.
Lo arricciò, lo spinse fino ad arrivare alla nocca. Poi ne aggiunse un altro che Spencer accolse con un gridolino poco trattenuto di piacere. Le passò la bocca sul collo e le lasciò baci umidi sulla mascella, assaporò ogni centimetro di quella pelle delicata.
Con la lingua tracciò una linea immaginaria che congiunse al solco in mezzo ai seni, poi si soffermò sul basso ventre della giovane.
Estrasse le dita di metallo dalla sua carne, la sentiva contrarsi contro di esse e non voleva farle raggiungere il culmine.
Era gocciolanti, se le mise in bocca e le passò sulle labbra di Spencer. Poi la baciò con passione carnale dettata dalla sua erezione.
Stava scoppiando, i pantaloni lo intrappolavano in una morsa ferrea.
"Posso spogliarti?" Gli domandò la bionda, con una leggera incertezza nella voce. Era del tutto in balia del piacere, voleva toccare il corpo muscoloso del Soldato, assaggiarlo e scoprirlo.
Lui annuì, le tolse completamente la tuta e le mutandine nere.
Spencer rimase nuda sotto al suo sguardo famelico e poi con un piccolo cenno del viso la invitò a spogliarlo.
La ragazza allungò le mani sulle spalle e con insicurezza gli tolse la casacca scura.
Scrutò attentamente il petto ampio e le spalle larghe dell'uomo. I suoi occhi si soffermarono sul braccio sinistro, sulla ragnatela di cicatrici che gli sporcavano la pelle bronzea.
Gli sfiorò con i polpastrelli la linea di congiunzione tra la sua carne ed il metallo lucente. James si sottrasse al tocco, come se le dita di Spencer lo avessero ferito.
"Posso?" Gli chiese lei con voce dolce. "Non ti farò del male."
Bucky chiuse gli occhi ed annuì, la ragazza allungò la mano e la appoggiò sulla sua spalla. Passò le dita su tutta quella carne scoperta che scottava sotto ai suoi polpastrelli, arrivando fino al gomito di metallo.
Gli lasciò un bacio sulla spalla, a metà tra la pelle ed il ferro. Bucky rilasciò un gemito flebile ed afferrò i fianchi di Spencer.
Erano uno di fronte all'altra, in ginocchio. I loro fiati irregolari si fondevano insieme. Posò entrambe le mani sulle guance ruvide di James e lo baciò dolcemente.
Il Soldato d'Inverno strinse le dita intorno ai fianchi morbidi della giovane e poi la fece stendere sulla sua giacca militare. La sovrastò con il suo corpo imponente e poi finì di svestirsi.
Le allargò le cosce e si posizionò in mezzo ad esse, erano entrambi pronti.
"James, fammi tua." Mormorò Spencer con voce piena di desiderio, era strano chiamarlo con il suo vero nome.
La baciò sulle labbra con delicatezza e con una spinta si insinuò tra le sue pieghe calde.
Il Soldato non riuscì più a trattenere l'animale che dentro di lui ringhiava feroce ed iniziò a spingere con potenza.
Spencer si aggrappò con le unghie alla sua schiena, cercò di assecondare il suo ritmo ed inarcò la schiena avvicinandosi al bacino dell'uomo. James le portò entrambi le mani sopra alla testa e le bloccò al pavimento con la mano metallica.
Aveva il corpo in fiamme, gli occhi sbarrati dal piacere e le dita dei piedi arricciate.
Bucky si muoveva sopra di lei, il suo respiro era irregolare e le dita umane ben piantate dietro ad una delle cosce della giovane.
Si sentiva così bene, così vivo. I gemiti della donna bionda sotto di lui gli giungevano alle orecchie come una melodia peccaminosa, proibita.
Spencer non ci impiegò molto a raggiungere l'apice, mentre James spinse ancora per qualche minuto.
Era instancabile.
Uscì dal corpo di Spencer con un leggero schioppo e poi si rimise i pantaloni.
Si lasciò andare contro le assi di legno del pavimento.
La Stark ci impiegò qualche minuto a riprendere fiato e a calmare il respiro dopo l'orgasmo che l'aveva scombussolata.
Cercò di coprirsi il corpo nudo con la sua tuta nera in spandex ma il Soldato le mise addosso una coperta che si era portato dietro dalla base dell'Hydra.
Le lasciò un ultimo bacio sulle labbra e poi entrambi si addormentarono.
Per quella notte, il letale assassino non ebbe incubi.

Stark Twins » MarvelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora