18. Directioner

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BROOK.

Era ormai mattina e il risveglio fu uno dei migliori.

Togliendo il torci-collo,il mal di schiena per la scomodità di dormire in auto,svegliarsi con la persona che si ama è una delle cose più belle.

Non per forza dopo una notte di fuoco (ahah) è anche bello svegliarsi con sorrisi dolci e baci a stampo.

-Io vi sentitvo- mi disse Harry con ancora la voce impastata dal sonno.

Lo guardai confusa: -chi?-

- tu e Louis. Siete più di migliori amici..e credo che sarò molto geloso..-

Non vi dirò che non mi piacevano i ragazzi gelosi,mentirei. Adoravo il fatto di essere così importante per la persona che amavo. Però i possessivi mi mandavano sui nervi.

Risi alla smorfia che fece Haz mentre pronunciava quella parole.

Feci incontrare le nostre bocche e lui chiese prontemente accesso alla mia bocca con la lingua.

Tra un bacio e l'altro gli dissi: - io voglio solo te-

Lo sentii sorridere nel bacio e non potei fare a meno di imitarlo.

Mi sembrava di essere fuori dal mondo,in un nostro paradiso. Ma prima o poi bisogna svegliarsi.

- Brook,dobbiamo andare..-

- Nah,stiamo ancora un po' qua..- gli dissi facendo gli occhioni dolci.

Lui rise leggermente per poi dirmi dispiaciuto: - Dobbiamo scrivere una nuova canzone io e i ragazzi-

Velocemente mi alzai e gli porsi la mano dicendo: - allora muoviamoci-

Salimmo in auto e sfrecciammo per la strada del ritorno.

Sfrecciammo un po' troppo per i miei gusti: - Harold rallenta-

Lui si girò e mi disse con la sua voce maledettamente roca: - Adoro quando mi chiami con il mio nome completo-

Io risi e lui rispostò lo sguardo sulla strada,naturalmente accellerando.

Mi divertiva stare con Harry e mi sentivo amata, sensazioni simili a quelle che provavo con Louis ma allo stesso tempo così diverse.

"Perchè sto facendo un paragone con Lou?" mi chiesi,ma poi volli ignorare la domanda.

- Lo dirai oggi ai ragazzi? - chiesi all'improvviso ad Hazza.

- Credo di sì...o vuoi esserci anche tu? -

- Preferirei dirlo io a Boo Bear- gli dissi mentre guardavo un punto indefinito con lo sguardo perso.

Lui si limitò a fare un cenno di assenso,ma non sembrava molto entusiasta dell'idea.

- Siamo arrivati- disse Harry freddo.

In quei momenti non lo sopportavo: un secondo prima era gentile ed affettuoso un attimo dopo freddo e scontruoso.

Tutta quella magia che c'era quando eravamo "isolati" sparì con i vari flash che iniziarono ad accecarci.

Era pieno di directioner che ci accerchiarono. Alcune iniziarono ad insultarmi, la maggiornaza.

Faceva male essere trattata così da quella che sarebbe dovuta essere una famiglia,perchè io sarei sempre rimasta directioner.

Sapevo che erano solo gelose, che volevano essere al mio posto...non mentiamoci.

Ma faceva maledettamente male.

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