43. I want to use you untile the end

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Avevo deciso.

Svoltammo a destra.

Il mio cellulare inizió a suonare all'impazzata.

«Dimmi tutto Marylin» dissi stranamente rilassata mentre rispondevo al telefono mettendo il vivavoce.

La sua voce era affannata e sembrava parlare pianissimo, come per nascondersi da qualcuno.

«Torna a casa...» disse.

«Sono sulla strada di ritorno,perchè?» domandai io sempre più incerta.

«Harry l'ha scoperto».

E in quell'istante il mondo mi crolló addosso.

«Lui ha scoperto cosa?» chiesi con voce tremolante, ma la risposta era fin troppo chiara.

«Lo sai benissimo» disse Marylin e -senza lasciarmi altro tempo per rispondere o solo metabilizzare la situazione- attaccó.

Lottie ormai guidava velocissima e i limiti di velocità erano il nostro ultimo problema.

Non so quanto passó prima che mi arrivó quel messaggio, ma ogni secondo sembrava eterno.

"Harry è uscito di casa, ho fatto il possibile per trattenerlo ma...è andato.

Xx Marylin Xx"

Un singolo messaggio mi sgretoló.

Una nuova sensazione si fece spazio dentro di me, pentimento.

Continuavo a dirmi: se solo glielo avessi detto prima, se non avessi cercato di scappare, se...se...se...

Iniziai a pensare solo con il condizionale, ma ormai era troppo tardi.

Come avrebbe detto mia madre «Non si piange sul latte versato».

Non parlammo molto io e Lottie. Il silenzio regnava nella macchina e il pentimento entrava in ogni singolo spazio vuoto, ma quando passammo davanti al parco...al nostro parco.

Dissi solo «Torno a piedi» e scesi dalla macchina.

Harry era lì.

Sulla nostra panchina.

Se devo essere sincera non me lo aspettavo.

Aveva i gomiti appoggiati sulle sue ginocchie e nascondeva il volto tra le mani.

I suoi ricci erano spettinati, il peggio arrivó quando alzó il volto.

Solo allora notai benissimo i suoi occhi rossi dal pianto. Harry sava piangendo.

Il ragazzo che amavo più della mia stessa vita stava piangendo, per colpa mia.

Mi sedetti a fianco ad Harry.

Non mi guardava.

E io mi sentivo così piccola davanti a lui, tutto mi sembrava insignificante.

Sarei potuta crollare da un momento all'altro.

«Di qualcosa» lo pregai «Ti prego, dii qualcosa...qualsiasi cosa».

Sfregò le mani sul volto e altre lacrime scereso dal suo volto.

«Cosa dovrei dirti Brook? Cosa vuoi che ti dica?»

«Io...io...non lo so»

E allora alzó lo sguardo verso di me. I suoi occhi verde smeraldo erano troppo lucidi per sembrare i soliti.

«Non piangere» mormorai.

Lui rise amaramente come se avessi detto qualcosa di assurdo.

«Di qualcosa....dimmi che mi odi, dimmi che ho sbagliato, che sono una cogliona...Di qualcosa. Ma non stare lì seduto,senza riuscire a guardarmi e senza parlarmi.

Ho sbagliato, e sono ora me ne rendo conto. Ma avevo paura. Paura della tua possibile reazione...non riuscivo neanche io ad accettare la situazione e...».

«L' unica cosa che riesco a pensare è che ogni giorno sarà un addio, che anche se sei la persona che amo infinitamente...e ti dovró dire Addio prima che me ne possa rendere conto, ogni giorno ti vedró morire, pian piano mi lascerai solo.

Come hai potuto nascondermelo?».

E mentre Harry parlava vedevo il vuoto farsi spazio nei suoi occhi.

Mi sembrava di vedere del ghiaccio comparire tra i suoi occhi verde smeraldo. E mi spaventai.

«Harry ti prego, perdonami!» lo supplicai mentre ormai il mio volto era pieno di mascara colato.

Cercai di prendere la sua mano, in modo di creare un contatto. Ma lui, infastidito, la scostó.

«Avevi paura che ti avrei lasciato?» chiese con gli occhi che urlavano delusione.

«Io...credo di sì...»

«Come puoi non riuscire ad accettarlo?! Ti sembra così assurdo che io possa amare qualcuno come te?» chiese urlando incazzato.

«Mi sembra assurdo che tu possa amare me...»

Lui si addolcì leggermente mentre si avvicinò di poco.

«Brook, io sono follemente innamorato di te. Praticamente dipendo da te...mi devi credere, te lo sto dicendo perchè è quello che provo cazzo, non ti mentirei mai io»

«Harry tu non devi amarmi. Io sono un disastro, porto sempre guai. Sono una persona che ha fatto cose senza senso, sono acida, diffidente, falsa e sono troppo spesso egoista. Ma con te non posso permettermi di esserlo. Ti devo lasciare vivere, non voglio trascinarti con me in questo tornado vero la morte,la mia morte. Non voglio distruggerti più di così. Quindi è meglio che io mi allontani da te. Solo io sto morendo, non devo fare morire te con me»

«Te ne stai andando, di nuovo

«No, ti sto lasciando andare. Se preferisci mi traferiró di nuovo nella mia vecchia casa quella in cui vivevo con i miei così non mi dovrai vedere e poi potrei...»

Lui mi strattonó bruscamente il braccio: «Non hai capito Brook. Io voglio vederti, voglio parlarti, voglio baciarti, voglio svegliarmi la mattina con te vicino,... io voglio consumarti fino alla fine dei tuoi giorni, talmente ti staró incollato non mi sopporterai più» rispose mentre i nostri visi ormai erano ad un centimentro di distanza.

Appoggió la sua fronte sulla mia mentre con la mano destra mi sistemava un ciocca di capelli dietro l'orecchio.

«Lo so che sembra banale come frase, ma viviamo il presente. Pensiamo solo ad oggi. Viviamo ogni giorno come se fosse l'ultimo, insieme»

Le lacrime scendevano taglienti sulle mie guancie.

Lui fece combaciare le nostre bocche. Era un bacio che sapeva di indecisione -poi trasformata in passione- , di lacrime, dolore, delusione,bisogno e dipendenza.

Io ero dipendente da Harry.

«Quindi ci trasferiamo oggi?» chiese Haz mentre si staccava dal bacio.

Già sentivo la mancanza delle sue labbra sulle mie.

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Era da un po' che non ero puntale (; ahahahah

COSA NE PENSATE?

Ho paura che questo capitolo non TRASMETTA niente...spero tanto di sbagliarmi D:

Lettrici/ri siete aumentati a dismisura c: grazie infinitamente a ognuno di voi, woah non riesco a credere che vi piaccia la mia storia u.u

PER FAVORE, LASCIATEMI TANTI COMMENTI E VOTI.

Ora vado a Nanna...

Lots Of Love <3

How to save a life.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora