56. There isn't a end

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Il ragazzo riccio prese il fragile corpo della sua amata tra le sue braccia.

Osservava la sua espressione rilassata, i suoi occhi chiusi, quel leggero sorriso, i suoi capelli colorati sparsi sul suo petto.

"Brook" mormorava tra una lacrima e l'altra, nella speranza di vedere ancora i suoi occhi azzurri.

Le sue mani tremanti le accarezzavano il viso, mentre il suo nome continuava ad uscirgli a sbuffi.

Ma lei non si muoveva.

Era lì, immobile, tra le sue mani.

E allora Harold si sentì così impotente. L'amore della sua vita era caduto proprio tra le sue braccia, il posto che sarebbe dovuto essere più sicuro.

È tutta una contraddizione.

"Non sei morta Brook, shhh tranquilla"

Continuava a parlarle, come se lei potesse sentirlo.

E forse già lo sapeva lui che le speranze non c'erano, lo sentiva dal suo battito inesistente.

Ma non poteva arrendersi, non se lo poteva permettere.

Dopo anni di lotte per averla tra le sue braccia non poteva perderla proprio lì.

Ma come ho già detto prima: tutto è una contraddizione.

Il ragazzo inizió a correre, fuori da quel vicolo, lontano da quei festeggiamenti inopportuni.

Si scontrò con troppe persone, ma non badava ai loro sguardi dubbiosi.

Continuava a correre, fino a quando un signore lo fermó.

"Cosa le è successo?" chiese bloccandolo.

Harry non rispose, lo fulminava con lo sguardo.

"Voglio aiutarti..ora cerchiamo un medico" disse.

Qualche volta incontri qualcuno che si accorge di cosa fai a New York.

Pian piano una folla si formó intorno ai due innamorati, c'era chi facevamo foto inopportune,chi diceva "È Harry Styles" oppure "Mi fai un autografo".

Ma Harry non ascoltava nessuna di quelle voci fastidiose, alzó lo sguardo da Brook solo quando una donna si fece spazio dicendo di essere un medico.

Ed allora lasció leggermente la presa da Brook.

Il medico le diede un veloce sguardo e toccó leggermente il suo polso.

"Non c'è niente da fare" mormorò dispiaciuta.

Quella donna vedeva la morte ogni giorno, eppure ogni volta ne rimaneva colpita.

Lei non vedeva il famoso Harry Styles a New York con la sua fidanzata appena morta, lei vedeva un ragazzo innamorato che aveva appena visto la morte della cosa a lui più cara. Lei vedeva quello che era veramente Harry: un ragazzo innamorato, ma ormai spezzato in due.

"Faccia qualcosa!" urló Harry isterico.

"Non stiai lì, provi a fare qualcosa!" continuava lui ad urlare, ma lei si limitava a continuare a guardarlo.

"Lo sai che non si può più fare niente" disse.

Pian piano il petto di Harry iniziò ad abbassarsi ed alzarsi in modo più regolare, i capelli gli cadevano scompigliati sul viso sudato..sicuramente se Brook l'avrebbe visto avrebbe cercato di rimetterglieli a posto, e si sarebbe incantata a guardare la sua bellezza e le sarebbe scappato un "sei bellissimo".

Ma per quella volta, fu Harry a dirlo.

Appoggiò le sue labbra sulla sua fronte mormorando "Sei bellissima" e si sedette per terra, appoggiando il viso della ragazza sulle sue ginocchia.

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