5.

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«Oh-oh! Mi è semblato di vedele un gatto!», disse Sara, nella sua inconfondibile imitazione dell'uccellino Titty di fronte a gatto Silvestro, percorrendo a gran falcate il vialetto di casa sua.

«Ma fermati! Ma dove vai?», le urlai. Ma era inutile provare a fermarla. Infatti non mi rispose. Era troppo impegnata a stare sulle punte, gli occhi a fessura per favorire la messa a fuoco, saltellando per la strada nel tentativo di giocare a "indovina chi" sta sul motorino che ha appena accompagnato la mia migliore amica sul vialetto di casa mia.

«Chi era quello?», mi disse inquisitoria spalancando gli occhi. Sbatté un paio di volte le sue lunghe ciglia prima di far cadere la mandibola mostrando distintamente l'ugola. «Non dirmi che era il tipo di 'sta mattina!».

Prese a saltare di nuovo con un sorriso enorme e gli occhi stralunati. Improvvisò pure un balletto.

Oh, Gesù...

«Com'è che l'avevi chiamato più? Occhi grandi e...? No. Begli occhi...».

Non rispondere Daisy, qualsiasi cosa dirai potrà essere usata contro di te.

«Begli occhi e sopracciglia scure!», esultò trionfante, «E' lui vero?».

Mi spiace Sara. Non sei mai stata brava a giocare ad "indovina chi".

«Come vuoi...», dissi io con sufficienza nel tentativo di far cadere l'argomento nel vuoto.

«No-no-no-no, cara mia!», dissentì lei, «Sei obbligata a rispondermi!».

«Non parlo se non in presenza del mio avvocato!».

«La tua migliore amica è qui presente. Andrà più che bene come avvocato difensore», sentenziò lei.

«Ma...La mia migliore amica è proprio colei dalla quale devo difendermi io!», mi lamentai.

«Appunto! L'accusa ha trovato un accordo con la difesa: l'imputata è tenuta a rispondere. Il baldo giovane sulla motocicletta è o non è begli occhi e sopracciglia scure?»

Continuava a saltellare senza sosta. Non avevo chance. La mia unica possibilità era sputare il rospo.

Temporeggiavo chiedendomi se fosse meglio lasciarle credere che il tipo sullo scooter fosse realmente begli occhi e sopracciglia scure o se, invece, fosse stato meglio confessargli la verità.

«Dimmi tutta la verità, nient'altro che la verità, altrimenti...», iniziò a recitare la mia amica prima di guardare un punto impreciso in alto a destra nell'atto di pensare. «Altrimenti ti mando a letto senza cena!», concluse quindi, le braccia incrociate sul petto, assolutamente soddisfatta con una sonora risatina.

"La verità. Nient'altro che la verità"...E' che la verità sia!

«Era Jonathan», dissi sconfitta io.

La mandibola di Sara sembro slogarsi di nuovo: «No! Non ci credo!».

Io rimasi in silenzio a guardarla, senza il coraggio di muovere un muscolo.

Sara, una volta fatta rientrare la mandibola al suo posto, asserì: «Non poteva essere lui! Mi stai mentendo! Era begli occhi e sopracciglia scure».

Alzai gli occhi al cielo. «Stai scherzando spero».

«Chi io? Sei tu che mi prendi in giro!», affermò convinta.

Portai le due mani a percuotere il capo. Non ci posso credere. Ma davvero sono amica di 'sta pazza?

«Come vuoi. Era begli occhi e sopracciglia scure», la accontentai.

La Bella Addormentata Non Si Sveglia Più [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora