15.(revisionato)

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Riley

Appena varchiamo la soglia di casa, mia madre travolge me e Cole in un abbraccio davvero soffocante. Mi manca il respiro, però, allo stesso tempo, sono felice dell'accoglienza della mia famiglia.

<<Papà, dov'è?>>, chiedo quando ci lascia andare.

<<E' andato al club a giocare a golf con due amici, ma sarà di ritorno per cena. Vi lascio andare a disfare le valigie e poi però parliamo. Voglio sentire come se la passano i miei figli>>, dice fissando principalmente me.

Indovinate un po' che cosa vorrà mai sapere? Di me ed Andrew, naturalmente.

E infatti, come avevo immaginato, mi segue fino alla mia stanza e si siede nella sedia della scrivania, limitandosi a fissarmi mentre disfo la valigia.

<<Allora, come stai?>>, chiede con un sorriso affettuoso.

Ridacchio. <<Dai mamma, ti conosco. Chiedimi quello che vuoi domandarmi da quando ho varcato la soglia di casa>>.

Incrocia le braccia al petto e sospira. <<Ho letto i giornali in questi giorni e so che Andrew è in tour, ma che ti ha mandato un enorme mazzo di fiori, di rose rosse>>, dice ammiccando.

<<E' vero gli ho ricevuti>>.

<<Quindi state o no assieme?>>

Mi siedo sul letto e mi prendo la testa fra le mani. <<E' complicato, mamma. Comunque no, al momento no, ma devo dargli una risposta quando finirà il tour>>.

Si viene a sedere accanto a me e mi accarezza dolcemente la schiena. <<Andrew è un ragazzo fantastico. Io e tuo padre lo adoriamo, lo sai. E a te, una mamma questo lo sa, ti è sempre piaciuto. Il modo in cui litigate, il modo in cui vi stuzzicate è sempre stato un segno evidente a tutti>>.

Alzo di scatto la testa e la osservo. <<Dici davvero?>>

<<Sì e la cosa è reciproca. Ti ricordi tutte le volte in cui Andrew ti ha protetta da ogni cosa fin dall'asilo? Per cosa credi che lo facesse? Ti è affezionato, ma non come Cole. Non ti ha mai vista come una sorella. Ti guarda con amore.>>.

Serro forte gli occhi e cado all'indietro sul letto. <<Sono ancora più confusa>>, borbotto fra me.

<<Prenditi questi giorni per pensarci bene e vedrai che qui>>, e mi tocca il cuore con una mano, <<troverai la risposta giusta>>.

Si alza dal letto e va alla porta. Mi rivolge l'ultimo sorriso e poi sparisce, lasciandomi nel silenzio della mia camera.

Quando ho finito di disfare la valigia, accendo la televisione e il mio cuore ha un tuffo prepotente. Mi sprofonda nello stomaco e ritorna al suo posto con un tonfo che mi riverbera dentro.

Sullo schermo appare una foto recente di Andrew a braccetto con una ragazza che non ho mai visto prima. I suoi capelli sono rosso fuoco, i suoi lineamenti quasi perfetti ed ha un sorriso sensuale. Potrebbe essere una modella o un attrice famosa.

La notizia dice che sono stati avvistati ad entrare assieme in un albergo famoso a Chicago ieri sera e che sembra abbiamo passato la notte nella stessa stanza.

Cado dal letto e lancio il telecomando dall'altra parte della stanza, spegnendo quella voce fastidiosa che mi martella ancora nella testa.

Il mio telefono inizia a squillare dall'altro lato della stanza, ma lo ignoro completamente perché al momento non ho voglia di parlare con nessuno, men che meno con Andrew.

Il mio peggior incubo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora