Riley
Appena varchiamo la soglia di casa, mia madre travolge me e Cole in un abbraccio davvero soffocante. Mi manca il respiro, però, allo stesso tempo, sono felice dell'accoglienza della mia famiglia.
<<Papà, dov'è?>>, chiedo quando ci lascia andare.
<<E' andato al club a giocare a golf con due amici, ma sarà di ritorno per cena. Vi lascio andare a disfare le valigie e poi però parliamo. Voglio sentire come se la passano i miei figli>>, dice fissando principalmente me.
Indovinate un po' che cosa vorrà mai sapere? Di me ed Andrew, naturalmente.
E infatti, come avevo immaginato, mi segue fino alla mia stanza e si siede nella sedia della scrivania, limitandosi a fissarmi mentre disfo la valigia.
<<Allora, come stai?>>, chiede con un sorriso affettuoso.
Ridacchio. <<Dai mamma, ti conosco. Chiedimi quello che vuoi domandarmi da quando ho varcato la soglia di casa>>.
Incrocia le braccia al petto e sospira. <<Ho letto i giornali in questi giorni e so che Andrew è in tour, ma che ti ha mandato un enorme mazzo di fiori, di rose rosse>>, dice ammiccando.
<<E' vero gli ho ricevuti>>.
<<Quindi state o no assieme?>>
Mi siedo sul letto e mi prendo la testa fra le mani. <<E' complicato, mamma. Comunque no, al momento no, ma devo dargli una risposta quando finirà il tour>>.
Si viene a sedere accanto a me e mi accarezza dolcemente la schiena. <<Andrew è un ragazzo fantastico. Io e tuo padre lo adoriamo, lo sai. E a te, una mamma questo lo sa, ti è sempre piaciuto. Il modo in cui litigate, il modo in cui vi stuzzicate è sempre stato un segno evidente a tutti>>.
Alzo di scatto la testa e la osservo. <<Dici davvero?>>
<<Sì e la cosa è reciproca. Ti ricordi tutte le volte in cui Andrew ti ha protetta da ogni cosa fin dall'asilo? Per cosa credi che lo facesse? Ti è affezionato, ma non come Cole. Non ti ha mai vista come una sorella. Ti guarda con amore.>>.
Serro forte gli occhi e cado all'indietro sul letto. <<Sono ancora più confusa>>, borbotto fra me.
<<Prenditi questi giorni per pensarci bene e vedrai che qui>>, e mi tocca il cuore con una mano, <<troverai la risposta giusta>>.
Si alza dal letto e va alla porta. Mi rivolge l'ultimo sorriso e poi sparisce, lasciandomi nel silenzio della mia camera.
Quando ho finito di disfare la valigia, accendo la televisione e il mio cuore ha un tuffo prepotente. Mi sprofonda nello stomaco e ritorna al suo posto con un tonfo che mi riverbera dentro.
Sullo schermo appare una foto recente di Andrew a braccetto con una ragazza che non ho mai visto prima. I suoi capelli sono rosso fuoco, i suoi lineamenti quasi perfetti ed ha un sorriso sensuale. Potrebbe essere una modella o un attrice famosa.
La notizia dice che sono stati avvistati ad entrare assieme in un albergo famoso a Chicago ieri sera e che sembra abbiamo passato la notte nella stessa stanza.
Cado dal letto e lancio il telecomando dall'altra parte della stanza, spegnendo quella voce fastidiosa che mi martella ancora nella testa.
Il mio telefono inizia a squillare dall'altro lato della stanza, ma lo ignoro completamente perché al momento non ho voglia di parlare con nessuno, men che meno con Andrew.
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Il mio peggior incubo.
ChickLitRiley Cooper ha un grosso problema il cui nome è Andrew Stevenson, il migliore amico di suo fratello che dall'età di due anni non fa altro che darle il tormento. Riley e Andrew si odiano. Si odiano profondamente e non fanno altro che litigare e...