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Riley

Andrew ha mandato una limousine a prendermi a casa mezz'ora fa e ora stiamo svoltando allo studio di registrazione a prendere i ragazzi. Non lo vedo e non lo sento da quasi ventiquattro ore e mi manca da morire.

La porta della limousine si apre ed entra prima Brian seguito poi da Austin. Tutti e due portano lo smoking e stanno così bene che se non fossi persa per Andrew una sbirciatina gliela darei.

Ma poi, come se lo avessi invocato, entra Andrew e tutto il resto sparisce compresa l'aria dai miei polmoni. Dio, è meraviglioso e il mio cuore reagisce all'istante alla sua presenza. Ha i capelli pieni di gel e tirati all'indietro così che i suoi occhi verdi risaltano ancora di più. L'abito elegante gli sta alla perfezione.

Sto facendo dei pensieri un po' sconci e non me ne pento per niente.

Non ci credo che questo bellissimo ragazzo sia mio.

Appena i nostri occhi si incrociano mi sorride e mi bacia la guancia per non togliermi il rossetto rosso dalle labbra.

<<Bellissima>>, sussurra contro il mio orecchio.

Ricambio il sorriso e ammiccando lo guardo tutto, molto lentamente, facendolo gemere sottovoce. <<Anche tu>>, rispondo.

Manda giù la saliva e mi afferra la mano appoggiandosela sulla sua coscia.

<<Come sta andando la registrazione del nuovo album?>>, chiedo.

Austin mi fa l'occhiolino. <<Il tuo bad boy ha scritto delle bellissime canzoni. Siamo molto orgogliosi del lavoro che ne sta venendo fuori>>.

Andrew sghignazza. <<Sai com'è, ero particolarmente ispirato>>, dice guardandomi languidamente.

Sto impazzendo e non mi sta nemmeno toccando. Cavolo, poi continuo a pensare a ieri sera, non riesco a togliermelo dalla testa neanche un solo secondo.

<<Vi prego, non mettetevi a pomiciare davanti di me o potrei vomitare>>, scherza Brian lanciandoci un'occhiataccia di avvertimento.

Gli faccio l'occhiolino. <<Ho intenzione di tenermi il rossetto >>, ribatto.

<<Riley!>>, protesta Andrew indignato.

<<Il mio sogno si avvera>>, dice con entusiasmo Austin, <<Una donna che gli dice finalmente di no!>>

Scoppiamo tutti a ridere e Andrew tira un pugno alla spalla dell'amico. <<Stronzo!>>

La macchina si ferma e veniamo accecati dai flash dei fotografi nonostante i vetri oscurati.

<<Si va in scena! Ci vediamo dentro piccioncini>>, ci saluta Brian quando la porta si apre.

Escono prima loro e un boato da parte dei fans e dei paparazzi mi fa venire l'ansia. Non sono proprio pronta a tutta questa attenzione anche se un po' ci sto facendo l'abitudine.

Andrew mi afferra il mento e mi fa girare verso di lui perché lo guardi negli occhi. <<Sei pronta, nanerottola? Pronta davvero?>>

Scuoto la testa mentre un sorriso mi solleva le labbra all'insù. Mi sporgo in avanti e stampo la mia bocca sulla sua per un bacio che sarebbe dovuto essere casto ed innocente, ma lui mi trattiene contro di lui e approfondisce il contatto delle nostre labbra.

<<E' tutto il giorno che ti penso>>, sussurra indietreggiando appena per riprendere fiato.

<<Anche io, è stata una lunghissima giornata. Le ore non passavano mai>>.

Il mio peggior incubo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora