Insostituibile - Capitolo 28

3.1K 151 27
                                    

⚠ Attenzione : le informazioni medico-sanitarie riportate qui sotto sono tutto frutto di ricerche sul web. Io (per buona sorte del mondo intero) non sono un medico, perciò non so fino a che punto queste informazioni possano essere veritiere. Ho consultato vari siti, e questo è cio che sono riuscita a cucire per il disturbo di Abby.
Qualora tra le mie lettrici ci fosse qualcuno che se ne intende più della sottoscritta, lasciate un commento con la corretta versione ed io, al più presto, apporterà le modifiche.
Grazie.

PARTE SECONDA

Quando dopo aver lasciato la mia auto nel parcheggio sotterraneo dell'ospedale Lenox Hill raggiungo con passo titubante l'entrata dell'edificio ospedaliero, mi accorgo di essere identica ad un fascio di emozioni contrastanti che cammina a piede libero.
Vorrei proseguire, ma vorrei al contempo scappare via a gambe levate.
In tutto ciò non ho ancora ben chiaro da dove ho recuperato questa mia improvvisa determinazione nel presentarmi qui per incontrare Rupert Donovan, il medico che mi ha curata qualche mese fa dopo l'incidente nel magazzino di Jack. Eppure sono qui, intenzionata a raggiungere il mio obiettivo di far luce sulle mie condizioni di salute e prendere una sfilza di decisioni congiunte ad essa.

Seguo con lo sguardo una serie di cartelli che conducono agli ascensori, e aspetto con pazienza che uno dei due ascensori a disposizione raggiunga il piano sotterraneo per portarmi su.
Proprio come me, altre cinque persone attendono pazientemente. Una coppia di anziani, mentre il restante trio è una giovane famiglia con una bambina dai sei o forse sette anni. Non saprei stabilirlo con sicurezza. Per il resto il posto è deserto.
Quasi tutti i presenti mi rivolgono un cortese sorriso, soffermandosi a fissare più del dovuto il rigonfiamento all'altezza dell'addome. Credo vogliano farmi qualche domanda ma io, invece, mi limito a contraccambiare i sorrisi e spostare immediatamente lo sguardo per sottrarmi da conversazioni montate sul momento alle quali non saprei nemmeno replicare perspicacemente. Tanto sono agitata.
Un ampio pannello costituito da una superficie riflettente, accanto all'ascensore, mi mostra il mio attuale stato. Definirlo penoso sarebbe anche un complimento in questo momento.
I miei capelli assomigliano più ad un accumulo informe, che veri e propri capelli nel vero senso della parola. Il mio viso ha un colore vitreo. Sotto agli occhi ho delle occhiaie profonde. Le spalle sono curve, ed emotivamente mi sento completamente giù.
Sono un totale disastro.
Nel complesso, potrei definirmi come un passerotto spennacchiato che una donna felicemente incinta. E non è certamente una cosa promettente in questo momento.

L'ascensore arriva dopo una manciata di minuti in cui io ho avuto il tempo di valutare più volte l'ipotesi di fuggire dal posto senza sapere niente sulla mia salute.
Poi però, come un pensiero angoscioso, nella mia testa si insinua il ricordo dell'incontro di ieri mattina con lui .
Se voglio che tutto si concluda nel miglior modo possibile, con il minor danno provocabile, devo capire prima di tutto cosa diavolo sta succedendo in me. Nella mia testa.
Perché non ricordo nulla di quello che lui , in brevissimo tempo, mi ha raccontato?
Perché le parole di Dave e Trenton sul mio passato, non riescono a combaciare con nessun frammento di esso?
Quante cose ho dimenticato fino ad ora? E quanto ancora dimenticherò?
Per tutta la precedente notte, tutta la mattinata, e perfino adesso, queste sono state le domande che io ho ritenuto fondamentali in questa fase del mio ignoto problema.
Io ho necessariamente bisogno di trovare delle risposte per ognuna di queste domande. Tutte insieme, nessuna esclusa.
E la risposta ad esse è custodita nelle parole che mi diranno tutti coloro che, fino ad oggi, hanno avuto a che fare con me. Partendo dal dottor Donovan, poi continuando con i miei genitori adottivi e gli amici, per arrivare infine a mio marito. Ognuno di loro, parola dopo parola, dovrà costruire il mio passato. Il passato che io, fortunatamente o sfortunatamente, ho completamente dimenticato .

Insostituibile Amore [3]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora