Insostituibile Amore [3]

Insostituibile - Capitolo 37

[spazio insulti gratuiti per lisaloveugrey per non aver scritto un capitolo dal punto di vista di Bea. Io vi amo comunque]

ABBY

Accompagno Corinne e Thomas nel soggiorno di Angel's Heaven e, dopo averle chiesto di aspettare qualche minuto, marcio furiosa verso la cucina.

Christian è seduto su uno sgabello attorno all'Isola: braccia rigorosamente incrociate al petto, fronte aggrottata e labbra arricciate in una smorfia di disappunto. Appena avverte la mia presenza nella stanza in cui è anche lui, irrigidisce di scatto le spalle e si volta in modo da darmi le spalle ed evitare un minimo confronto di parole.

«Christian, so che vuoi evitarmi!» sibilo chiudendomi la porta alle spalle «Cosa diavolo ti prende adesso? Perché ti comporti in questa maniera?».

Le sue spalle si rilassano di scatto e al rallentatore gira di poco la testa per lanciarmi un'occhiata eloquente: è arrabbiato. «Sul serio non hai ancora capito che mi prende?».

Da parte mia alzo gli occhi al cielo per il tono di voce scontroso che mi riserva, e mi domando mentalmente se questa sua infondata paura di vedermi andare via per pura gelosia smetterà mai di assillarlo.

«Cristo Santo Christian, ne abbiamo già parlato» sospiro afflitta «Ne abbiamo parlato per Cynthia, e poco fa ne abbiamo di nuovo parlato per Corinne. Non puoi evitare di parlare con altre donne perché temi che io possa ingelosirmi o peggio perché io possa pensare che tra te e quella donna possa esserci qualche strano legame. È una cosa assurda, e ti ripeto anche che è come mettere in dubbio la forza del nostro legame stesso» provo a spiegare.

Perché non è in grado di comprendere che anche io sono maturata e che non farei sceneggiate inutili e superflue se rivolge la parola ad un'altra?

«Ma queste non sono donne a caso» specifica lui sapientemente nel frattempo «Cynthia è la mia segretaria 'personale'. Una donna che mi ronza attorno ventiquattro ore su ventiquattro. Una donna elegante, carina e soprattutto una donna che potrebbe in qualsiasi momento decidere di usare le mie debolezze a suo favore per comportare così grandi problemi tra me e te» borbotta marcando volutamente qualche parola o aggettivo «Corinne è una donna con cui sono andato a letto, una donna che ti ricordo ha finto di essere madre di un figlio che io avevo ipoteticamente rifiutato. Te ne rendi conto? Come puoi portarla a casa e pretendere che io l'accolga a braccia aperte? Non ti da minimamente fastidio avere attorno una ex di tuo marito?» domanda.

«La smetti di sottolineare che sei andato a letto con Corinne o che Cynthia sia carina ed elegante? Anche a me dà fastidio, se è questo che ti urge sapere. Ma Cynthia è una dipendente della tua azienda. Una persona che lavora per te. E per quanto riguarda Corinne non è qui nelle vesti di una donna con cui tu...hai...avuto a che fare! È una donna sola, con un bambino, che affronta la morte del suo compagno. Una donna che ha bisogno di essere aiutata e ascoltata. Non l'ho mica portata qui per tenerla con noi per sempre» spiego scocciata «Ho pensato che esserle vicini in questo momento l'avrebbe rassicurata molto, per questo le ho chiesto di venire a stare con noi. Siamo soli noi due, qualche giorno di compagnia potrebbe solamente occupare le nostre vuote giornate. In questo modo avremo anche aiutato una persona che necessità aiuto. Lo capisci? Non me la sono portata appresso per permetterle di combinare guai. Voglio solo farle sapere che può contare su qualcuno anche adesso. Nonostante abbia causato molti problemi nella nostra vita, alla fine è stata lei stessa ad aiutarmi a trovarti. Hai dimenticato che è stata lei a parlare con Jack prima dell'incidente per fargli cambiare idea e lasciarci liberi? È cambiata Christian, dalle la possibilità di far vedere al mondo che non è più la vecchia Corinne. E smettila di vedere potenziali autori di possibili problemi tra me e te. Ci vorrà ben altro per allontanarmi da te» concludo in tono più dolce.