Si sentiva un idiota ad averle mandato quel messaggio.
Ma forse doveva davvero dirglielo.Ovviamente lei non si sarebbe mai potuta innamorare di uno sfigato come lui, il pensiero lo faceva quasi ridere.
Ma voleva comunque metterla in guardia.
Se mai, in un universo molto parallelo, lei si dovesse innamorare di lui ci soffrirebbe.
Ma non a causa sua.
Cioè, in un certo senso si.Gli altri avrebbero cominciato a prenderla in giro perchè stava con lui, e avrebbe fatto la sua stessa fine.
Lui la voleva vedere felice.
Non voleva che qualcuno, specialmente una persona importante come lei, soffrisse a causa sua.Giá, importante...
Lo era davvero.
Lo stava aiutando.Gli stava facendo credere che infondo il mondo era ancora bello grazie a lei.
Ogni volta che l'aveva accanto si sentiva veramente felice.
Come mai prima d'ora.E c'erano decisamente piú possibilità che lui si innamorasse di lei piuttosto che il contrario.
Anzi, forse qualcosa lo provava anche ora...Ma no! Non poteva essere!
Lei era solo un'amica!
Una grande amica, una persona importante.Erano ormai mesi che si conoscevano e che coltivavano questa amicizia.
Non poteva essersi innamorato di lei.Salvatore si buttò di peso sul letto con le braccia spalancate e sospirò pesantemente, scocciato.
Non sapeva cosa fare e pensare.Lei non aveva ancora risposto a quel suo stupido aereoplanino di carta, e lui cominció a credere che fosse talmente imbarazzata da non voler dire niente.
Oppure no.
Delle volte Salvatore si chiedeva come mai quando pensava a una cosa accadeva un'altra.
Quando l'oggetto di carta planò nella stanza di Salvatore gli venne una fitta allo stomaco.
Aveva paura di quello che c'era scritto dentro.Lo aprì con mani tremanti e lesse.
Fatti trovare davanti a casa mia, così parliamo
- EOTTIMO.
Chissà cosa gli dirà.
Magari che è un idiota a pensare certe cose e di stare alla larga.Si passó una mano tra i capelli, prese la sua giacca e le chiavi di casa per uscire.
Aspettò cinque minuti fuori da casa di lei, per poi vederla uscire sorridente, come al solito.La ragazza saltò il cancelletto di casa sua e andò ad abbracciarlo, come se nulla fosse.
-Ciao Sal- gli disse con la testa sul suo petto.
-Ciao Lily- disse lui accarezzandole i lunghi capelli rossi.
Lei si staccò e sorrise.
-Andiamo a farci un giro?-
-Certo-
Cominciarono a passeggiare, non c'era alcun imbarazzo tra loro, nonostante lui fosse in ansia.
Decisero di andarsi a sedere sotto a un albero di un viale alberato privo di foglie.
Ormai l'autunno si faceva proprio sentire.-Sal...-
Lui girò lo sguardo verso di lei, attento.
-Riguardo a ciò che mi hai scritto-
Lui girò di nuovo lo sguardo davanti a sè, scuotendo la testa.
-Oh, lascia perdere, sono solo stupido- disse abbassando lo sguardo verso terra.
Qualche secondi dopo sentì una sensazione di calore alla mano, e altre dita che si intrecciavano con le sue.
Tornò a guardarla, ovviamente lei sorrideva.
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Nerd | SurrealPower
Fanfiction"Emily mi devi fare una promessa. Non innamorarti mai di me."