Act 18

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Durante tutto il viaggio in autobus non dissero quasi nulla, erano entrambi troppo stanchi.
Giuseppe si trovava più indietro di loro con alcuni amici, mentre lei si era addormentata.

Salvatore si sentiva abbastanza in imbarazzo con la ragazza che gli piaceva che dormiva con la testa appoggiata sulla sua spalla e la mano stretta nella sua.
Fortunatamente dopo l'incidente era subito potuto tornare a casa.

Si era solo fatto una doccia e messo un po' di ghiaccio sulle ferite, nulla di troppo grave.
Tuttavia l'avevano conciato per le feste tanto da non permettergli di muoversi per una giornata intera.

Ora l'unica cosa che desiderava era tornare a casa, dire ai suoi che la gita era andata bene e chiudersi in camera sua a leggere fumetti.

Si sentiva anche in colpa per aver fatto preoccupare Emily.
Forse, se lui durante la notte si fosse svegliato mentre lo portavano via, tutto quello non sarebbe successo e lei non sarebbe stata così in pena per lui.

Wow, era davvero così innamorato di lei da farsi certe seghe mentali?

Decise di non pensarci più.
Sentì Emily muovere la testa sulla sua spalla, si stava svegliando.

-Oh...mi sono addormentata sulla tua spalla?
S-scusami- balbettò lei assonnata.

-Non fa niente- rispose lui sorridendo.

Emily non doveva aver fatto una bella dormita.
Non sembrava serena.

Infatti aveva sognato quello che era successo dopo che avevano ritrovato Salvatore.

Dopo che l'aveva tirato fuori dal cassonetto aveva continuato a piangere e a ripetere che era solo colpa sua.

Che se lei se ne fosse stata zitta quando Lepri l'aveva fermata nel corridoio tutto quello non sarebbe successo.

E Salvatore pur di non vederla piangere le diceva che stava bene e che non era colpa sua, accarezzandole la guancia.

-Tutto bene?- le chiese Salvatore, vedendola spaesata.

-Si...tutto bene- rispose lei. -ora voglio solo togliermi questa esperienza dalla testa...-

Lui annuì, guardando in basso.

-Pensavo ti avessero ucciso...-

-Lepri è stronzo, indubbiamente la persona peggiore che abbia mai conosciuto, ma non penso si spingerebbe fino a tanto-

-Non lo so, Sal-

-Stai dicendo che Lepri vuole uccidermi?-

-Ma no! È solo che...mi preoccupo per te...tutto qui-

Salvatore, vedendola così, sbuffó e girò lo sguardo.
Glielo aveva detto che era meglio che non fossero neanche amici.
Non sopportava vederla preoccupata.

Quando l'aveva vista piangere per lui poco dopo che era stato ritrovato era stato un duro colpo.
Era davvero arrivata a piangere?
Farla soffrire era l'ultima cosa che desiderava...

-Cosa c'è?- gli chiese Emily vedendolo così corrucciato.

-Te l'avevo detto che era meglio se non diventavamo amici...ti sto facendo solo del male-

Ci fu qualche secondo di silenzio, poi sentì di nuovo un piacevole calore sulla sua mano, segno che Emily gliel'aveva presa di nuovo.

-Credo che averti come amico sia una delle cose migliori che mi potesse capitare.
E non pensare neanche per un millisecondo che tu possa essere solo un peso per me, intesi?- gli chiese sorridendo.

-Ma Lily...-

-Niente ma, io sono la persona più felice del mondo ad averti al mio fianco, punto e stop.
Non c'è altro da aggiungere-

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