Salvatore camminava a passo veloce nel parco, una mano affondata nella tasca e l'altra che teneva quella di Emily.
-Dovremmi fidarci di Burci?-
-Non lo so, ma non abbiamo alternative, e ho anche delle domande che non riguardano Stefano...-
Emily strinse le labbra e inarcó le sopracciglia.
Sapeva perfettamente di chi stava parlando.
Giuseppe.Non capiva perché ce l'avesse tanto con lui.
Salvatore aveva tutte le ragioni del mondo per prendersela con tutte quelle persone che lo avevano preso per il culo e che conosceva.Ma Giuseppe...lui non ha mai conosciuto QUEL Giuseppe.
Tuttavia Emily preferì non dire niente, perché sapeva che Salvatore gli avrebbe risposto in modo burbero, e odiava quandi faceva così.In lontananza videro Sascha, seduto su uno di quei tavoli di legno con le panchine incoroporate, che beveva una delle sue solite birre.
Una volta che si furono avvicinati non si dissero nulla.
Sascha continuava a bere senza guardarli, mentre Salvatore lasciava la mano di Emily.-Burci? Ti hanno mangiato la lingua?- chiese lei, cominciando a indispettirsi.
-Aspettavo solo che foste voi a parlare per primi- rispose lui ghignando.
-Sascha, sei disposto a rispondere a qualsiasi nostra domanda senza mentire?- chiese Salvatore.
-Dove cazzo siamo? In un tribunale?- rise Sascha.
-Non sono qui per farti la predica, ma non ti conviene scherzare Burci-
Sascha roteò gli occhi e fece con il braccio un cenno, come per dire "sù, sedetevi che cominciamo".
Emily si sedette, mentre Salvatore si era seduto su una grande roccia di fianco.
-Mi state mettendo un'ansia fottuta- disse Sascha.
-Lo so che sembra un interrogatorio della polizia, ma tu ci tieni a Stefano, no?-
Salvatore, per non sembrare troppo professionale, aveva giá inserito la prima domanda in quell'affermazione, e Sascha subito cambiò atteggiamento.
Salvatore immaginava che poteva intristirsi dopo quel colloquio, ma non immaginava così in fretta.
-Si, suppongo di si...-
-Come supponi?- chiese Emily inarcando un sopracciglio.
-Devo davvero parlarvi della mia relazione con Stefano?- chiese guardandoli dritti negli occhi.
Salvatore annuì lentamente.
-E va bene...la veritá è che non sapevo nemmeno io che cazzo di rapporto avessimo.
Era tutto normale fino ad un anno fa, eravamo semplici migliori amici, e Stefano aveva appena cominciato a fare le scorribande.
Aveva appena acquisito il potere di donnaiolo supremo della scuola, un fottuto puttaniere-Salvatore mentre Sascha parlava annuiva, assorbendo con la mente tutto quello che il ragazzo stava dicendo.
-Ormai quel ragazzo aveva provato tutto cazzo, e io e lui diventavamo sempre più amici.
Fin quando non cominciai forse a provare qualcosa per lui-Emily notò quanto in realtá Sascha fosse una persona maledettamente insicura.
In molte delle sue affermazioni c'era un "forse" un "magari" o un "suppongo".-Ma Stefano non capirò mai quello che prova o provava per me.
Per me al tempo era senz'altro una delle persone più etero della scuola, e la cosa mi feriva.
Io non sono omosessuale, ma bisessuale per intenderci, e forse per dimenticare Stefano cominciai a diventare anche io un puttaniere.
E per me era anche facile, dato che cazzo! Ero il migliore amico di Stefano Lepri! Avevo una mezza relazione con Sabrina, ma nulla di troppo serio, era solo una con cui andavo a letto più spesso delle altre.
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Nerd | SurrealPower
Fanfiction"Emily mi devi fare una promessa. Non innamorarti mai di me."