Ne era convinto.
Era l'unica spiegazione logica.
Forse era anche palese per chi li guardava.
Il modo in cui la guardava era inevitabile che comunicasse attrazione.Salvatore si buttò di peso sul letto e pensò.
Cosa doveva fare?
Tenersi dentro tutto o meno?Si passò le mani tra i capelli emettendo versi infastiditi, tanto era nervoso e indeciso.
Poi affondò il viso tra di esse e sospirò, massaggiandosi la fronte.Che fare?
Oh ma perchè era lí a struggersi?!
Era ovvio! Doveva dirglielo!Si alzò di scatto dal letto e prese un foglio di carta.
Come poteva dirglielo?
Ci pensò un po' su, poi gli venne in mente che forse un semplice "ti amo" gli sarebbe bastato.Lo scrisse senza troppe smancerie, senza cuori o sciocchezze simili.
Si firmò con l'iniziale e corse alla finestra con decisone.
Quella della ragazza era aperta in vista di qualche suo messaggio.Si mise in posizione per lanciare l'oggetto, poteva farlo.
Il braccio si mosse prima in avanti e poi indietro, lui sudava freddo.Ma il braccio non andò dritto successivamente, ma fece un grande arco in aria per poi mandare l'aereoplanino direttamente a terra.
L'aveva fatto apposta, preso da un cambio di idea improvviso.
No no no no no, non poteva farlo.Doveva aspettare il momento giusto.
Raccolse l'oggetto da terra, ma non fece attenzione al fatto che ne stesse pestando l'angolino con il piede.
Difatti questo angolino si strappò.-Merda...- sussurrò Salvatore.
Tuttavia, guardandolo con attenzione, sorrise.
Era particolare, un aereoplanino di carta diverso da tutti gli altri e con un messaggio DECISAMENTE diverso dagli altri.Lo andò ad appoggiare su uno scaffale, sarebbe rimasto lì in attesa di essere lanciato.
C'era tempo.
***
Emily era raggiante.
Aspettava davanti a casa di Salvatore con in mano una trolley rosso.
Faceva molto freddo, lei indossava già un cappellino di lana e dei guanti senza le dita, nononstante non fosse ancora inverno.Ma stava arrivando (WINTER IS COMING WOOO, ok scusate)
Era molto presto, le cinque del mattino, era buio e dovevano trovarsi a scuola alle sei.
Dovevano trovarsi lì così presto perchè dovevano partire per la gita.Finalmente Salvatore uscì dal cancello di casa sua, anche lui con un trolley in mano, cappellino di lana e un cappotto lungo.
Come al solito lei gli corse incontro per abbracciarlo.Pensava che ne avesse veramente tanto bisogno.
E aveva anche ragione.-Temevo che non saresti più uscito- disse lei, affondando la testa nel suo petto.
-Ti ho detto che non ti avrei lasciata da sola-
Lei alzò lo sguardo verso di lui e sorrise.
-Certo che la gita potevamo cominciarla alle otto- disse Emily staccandosi e incamminandosi con lui.
-Meglio che fare tre giorni di lezione regolari con Stefano che ti tira coppini in ogni momento buono-
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Nerd | SurrealPower
Fanfiction"Emily mi devi fare una promessa. Non innamorarti mai di me."