-Principessa?! Sarebbe ora di alzare il culetto e andare a lavoro!- una voce mi risveglia bruscamente dal sonno.
-Ci sei bellezza?!- mi stropiccio gli occhi e piano piano li apro per abbituarli alla luce.
Mi aspettavo di vedere il soffito, e invece la prima cosa che vedo è il viso di Derek a distanza ravvicinata.
L'infarto che quasi mi attacca e indescrivibile. D'istinto gli metto una mano sulla faccia e lo spingo via.
Derek colto di sorpresa asseconda il mio gesto, e non so come si ritrova seduto a terra, ai piedi del letto.
-Cazzo che infarto!!- esclama lui mettendosi una mano sotto il sedere e una sul cuore
-A me lo vieni a dire!! Mi sono ritrovata la tua faccia a qualche centimetro dalla mia!!- sbraito mettendomi a sedere al centro del letto.
-Eh scusa..non sapevo come svegliarti, e questo mi sembrava il modo migliore per farlo- si giustifica lui - Cazzo però...che botta al culo-
-Basta che mi scuoti delicatamente per un braccio la prossima volta...- mi passo le mani nei capelli per renderli un pochino più presentabile e poi chiedo -Che ore sono?-
-Le sette e un quarto...giù stiamo aspettando la colazione- mi fa un sorriso da ragazzino con tanto di fossette.
Sposto le coperte e sbuffando esco dal tepore del letto.
-Cos'è adesso se non ci sono io non mangiate?!- mi infilo un paio di calzini spessi e vado alla porta
-Precisamente...- risponde lui seguendomi
Scendo le scale sbattendo i piedi e mi chiudo in bagno. Ho ancora la tachicardia, e ho bisogno di due minuti in bagno.
Faccio tranquilla le mie cose, e quando sono pronta esco. In corridoio non c'è nessuno, strano...mi aspettavo di trovarmi Derek li come una guardia del corpo.
Scendo le scale ed entro in cucina.
Trovo Derek, Edgar e Igor seduti a tavola che si guardano la tv. Hanno già messo la tovaglia e le tazze per il caffè...sono efficienti quando vogliono
-Isaac?- chiedo andando al frigo
-Il tuo bello non c'è, è dovuto uscire presto stamattina- mi giro a guardare Derek. Il mio bello? Questa non l'avevo mai sentita.
Riprendo a preparare la colazione e intanto ascolto i discorsi dei tre seduti al tavolo.
Da quello che mi sembra di capire Derek oggi si degnerà di andare al lavoro, almeno per la mattina.
Quando ho tutto pronto porto il piatto con i pancake in tavola e prendo posto anche io.
Fa la sua figura la cucina ora che è a posto. Sembra quasi più grande senza quella catasta di riviste.
-Quindi avevate deciso di portarci?- mi chiede Edgar con la bocca piena.
-Cosa?- tiro su di scatto la testa. Isaac li ha già messi al corrente?
-Qui dentro anche i muri hanno le orecchie- dice Derek e Igor si mette a ridere.
-Mi stai dicendo che hai originato?!- Io la capisco così..
-Beh, dire che ho originato è proprio brutto...- si mette un pezzo di pancake in bocca e intanto pensa -più che altro direi che ho ascoltato...-
-Che è la stessa cosa....- interviene Igor
-Eh no, non è la stessa cosa. Originare significa farlo di nascosto e senza farlo possibilmente sapere; ascoltare invece significa non avere problemi ad ammetterlo....-
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Il Vicino Di Casa
RomanceSono sempre stata chiusa nel mio mondo fatto di abitudini e monotonia. Fino al suo arrivo. Lui ha portato una ventata d'aria fresca nella mia vita. Isaac è il mio opposto, non dovrebbe piacermi, e invece contro ogni proposito e proibizione che mi fa...