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-Voglio andare da Isaac- Avete presente un martello pneumatico?!

Ecco, in questi giorni mi ci avvicino molto.

Chiedo continuamente di poter andare a trovare Isaac, ma la risposta è sempre la stessa: "No, lui non vuole"

Ovviamente io non accetto questa risposta, perché per prima cosa non è possibile che siano loro a comandarmi e a prendere decisioni per me...penso di aver già fatto per abbastanza tempo quello che volevano gli altri, e ora credo sia giusto che faccia di testa mia; e in secondo luogo perché non ne vedo proprio il motivo di questa negazione.

Vuole risparmiarmi cosa?

La vista di lui con le manette? Si è per caso dimenticato che in ospedale gliele hanno messe davanti ai miei occhi?

E comunque qualsiasi scenario ormai non mi spaventa più, ne ho passate un po' fino ad ora, ed ho acquisito la capacità di adattarmi in qualsiasi situazione...anche perché non penso ci sia niente di peggio che veder morire un genitore o passare la carcerazione della persona che si ama.

Derek stacca gli occhi dal tatuaggio che ho fatto qualche giorno prima sul braccio sinistro, e senza smettere di spalmare la crema mi risponde con un secco -No-

-Cazzo Derek!!- protesto strattonando il braccio e togliendolo dalla sua presa -Ho bisogno di vederlo...lo capisci questo? Io non riesco ad aspettare tutti questi mesi ancora!-

-Non ci posso fare niente...gli ho promesso delle cose Abby, lo sai benissimo...e ho intenzione di rispettarle fino a quando torna-

Mi sembra di parlare con un muro. Ogni volta che cerco di affrontare questo argomento vengo puntualmente respinta.

Mi alzo dal divano, prendo la crema posata sul tavolo e vado in camera mia sbattendomi la porta alle spalle; voglio sappiano tutti quanto mi fanno innervosire con questo comportamento.

Non possono assolutamente negarmi di vederlo...tanto più che ora non riesco neanche più a parlargli per telefono.

Mi butto di peso sul letto e afferro il cellulare dal comodino, lo sblocco, vado nelle ultime chiamate effettuate e ne faccio partire una al nome di Dena.

L'ennesima

-Che succede tesoro?- risponde al terzo squillo.

È al corrente di tutta la situazione, perché ho la necessità di sfogarmi con qualcuno che mi possa un po capire.

-Secondo te?- sbuffo

-Te l'ho già detto...- sospira -non hai altra soluzione che andare da sola e di nascosto se vuoi fare questa cosa-

-Ma ti rendi conto che è ridicolo?- mi tiro su a sedere di scatto -mi sento come una ladra al pensiero di fare una cosa del genere!-

-Abbassa la voce, che rischi ti sentano...-

Mi lascio nuovamente cadere di peso sul letto e ascolto il suo respiro tramite l'apparecchio.

-È inutile Abby. Se lo vuoi vedere è così e basta; devi mettere da parte ogni sentimento e senso di colpa per quei tre e seguire quello che ti dice il tuo cuore. Sai benissimo che se continui così di li non ti sposti-

-Dimentichi il problema dei soldi- bisbiglio -Vedrebbero tutto...sai che abbiamo un conto unico al momento-

-Prenoto tutto io...e poi ti mando i dettagli tramite mail- fa una pausa e poi continua - Abby ti prego...mi tornerai tutto appena puoi, ma vai...non ci pensarci troppo e accetta-

-Va bene- dico quasi senza pensarci

-Abby odio insistere e...aspetta cosa?!- Il suo tono sia alza notevolmente -Hai veramente accettato? Non ho le allucinazioni vero?-

Il Vicino Di CasaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora