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La prima cosa che mi torna alla mente appena mi sveglio sono le immagini confuse della notte. Mi è salita nuovamente la febbre, e Isaac si è preso cura di me.

Tasto il letto affianco, ma come al solito lo trovo vuoto. Mai una mattina che al mio risveglio sia qui...

Vorrei mettermi sul fianco, ma un peso me lo impedisce, così alzo la testa e trovo due occhioni chiari a fissarmi felici.

Mi torna in mente la sera precedente, con i suoi regali...tra qui questa meraviglia che ora mi guarda e scodinzola felice

-Ciao piccolo..- dico allungando una mano verso di lui, che non perde l'occasione per farsi più vicino scodinzolando.

Lo porto sotto le coperte con me e giocherello con lui. Non ho nessuna intenzione di muovermi da qui, sto troppo bene sotto le coperte.

Lontano da qualsiasi problema o delusione mi aspetti oltre la porta della camera.

Sono così stufa che se potessi andrei volentieri in letargo, giusto per evitare un po di persone e per non pensare a certe situazioni.

-Forse ho fatto male a regalarti quel cane...- la voce di Isaac riporta la mia mente sul pianeta terra.

-Ehi...- gli sorrido -dov'eri?-

-Da mia madre...- Fa il giro del letto e si butta di peso sopra, evitando per un pelo di schiacciare il cane -avevo bisogno di riflettere un momento sulla decisione che ho preso...-

Mette le mani dietro la testa e fissa il soffitto.

Io sposto delicatamente il cucciolo e mi faccio più vicina a lui -e a che conclusione sei arrivato?- Chiedo

Lui sospira -Che è vero quello che mi ha detto il dottore. Per quanto le voglia bene è giusto fare questa cosa. Potrebbe davvero andare avanti un sacco di tempo in queste condizioni, e potrebbe influenzare il mio futuro...perché se io un giorno dovessi farmi una famiglia, e avere dei figli...non so se riuscirei a prendermi cura di lei...oltre al fatto che è giusto lasciarla andare-

Spero di essere io la donna con qui un giorno farà dei figli. Già mi immagino due bambini, una maschio e una femmina che corrono felici nel giardino intorno alla casa.

Però forse ora sto fantasticando troppo.

-E tuo fratello? Hai intenzione di avvertirlo?-

-Mi tocca...per quanto non gliene freghi niente, è pur sempre anche sua madre...no?!- si gira a guardarmi

Effettivamente è così: magari a suo fratello non interessa, però è giusto che venga messo al corrente.

Il telefono di Isaac incomincia a squillare, e lui sbuffando lo estrae dalla tasca posteriore dei pantaloni.

-Che palle! Mai una volta che posso stare in pace qualche minuto!- osserva lo schermo è sbuffando un altra volta si mette a sedere -è mio fratello...-

Com'è che si dice...? Si parla del diavolo, e spuntano le corna...

-Cosa vuoi adesso!- risponde secco

-Ti avverto che se hai ancora bisogno di soldi la mia risposta è no!- si passa una mano sulla faccia

-Va bene va bene arrivo. Tanto ti devo parlare pure io- riaggancia e si lascia cadere nuovamente sul letto.

-Che voleva?- chiedo cauta. Non so mai se faccio bene o male facendogli queste domande.

Non sono ancora abbituata a condividere i pensieri, e magari lui certe cose non me le vuole dire...

-Ha detto che ha bisogno urgente di parlarmi...non so altro-

Sospira ancora passandoci nuovamente le mani sulla faccia. Non mi piace questa situazione, il fatto che continui a sbuffare...poi lo vedo stanco. Stanotte ha dormito poco per colpa mia..

Il Vicino Di CasaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora