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È passato un mese da quando l'avvocato è venuto a farci visita, e da lui non ho saputo mai niente.

Ho provato a contattarlo un paio di volte ma senza grandi successi.

Isaac in una delle chiamate che gli vengono concesse durante la settimana, mi ha riferito che lo va a trovare spesso in carcere e che gli ha detto di non temere nulla per il momento.

Cosa praticamente impossibile anche con le sue rassicurazioni; non dormirò sonni tranquilli fino a quando Isaac non sarà nuovamente al mio fianco.

-Sei pronta per oggi?- Mi chiede Derek mentre si versa un po di caffè in una tazza

-Veramente si, non vedo l'ora...sono così ingombranti questi due gessi che ho fatto il conto alla rovescia dei giorni che mancavano a toglierlo!-

-Penso che ti faranno fare un po di riabilitazione comunque..sono due mesi che li porti...-

-Sono disposta a tutto pur di toglierli...-

-Secondo me più che altro non vedi l'ora di toglierti quei disegni che ti abbiamo fatto- si intromettere Edgar entrando in cucina per la colazione.

-In realtà quelli sono il meno, perché ormai ci ho fatto l'abitudine- dico osservando in modo particolare la gamba, dove Igor mi ha disegnato una donna nuda che si palpa spudoratamente le tette con una mano mentre con l'altra scende verso l'inguine, il tutto coronato da una faccia che conferma le supposizioni che ogni persona si fa vedendolo -...sento proprio la mancanza di fare le cose da sola, come tagliarmi la roba nel piatto senza sentirmi un peso...riuscire a vestirmi senza l'aiuto di uno di voi...capisci? Rivoglio la mia indipendenza-

È stato parecchio difficile all'inizio dover accettare il fatto che non ero in grado di vestirmi senza il loro aiuto...e ancora peggio dover chiedere aiuto anche per andare in bagno.

Fortunatamente devo avergli fatto pena, e alla fine abbiamo trovato un modo per darmi la possibilità di fare da sola.

-Ma ne abbiamo già parlato Abby...noi ti vediamo più come una sorella che come una ragazza...non ci proveremo mai con te...tu sei...tu!- Edgar prende posto al mio fianco mentre parla

-Quello forse vuole dire il coglione- afferma Derek mescolando il caffè stando appoggiato al bancone -è che se anche ti vedessimo nuda cambierebbe poco capisci? Non ci sarebbe nessuna erezione, o ameno non da parte mia perché...-

-Questo si che è tatto cazzo!- esclama Edgar interrompendolo

-Cos'ho detto?!- replica subito Derek sulla difensiva

-Perché devi accennare per forza alla sua nudità?! Non puoi trovare un modo più dolce per diglielo?!- ormai le mie guance vanno a fuoco, e mi sento realmente nuda sotto i loro occhi

-Ho detto solo la verità!! È come se vedessi te o Igor nudi!!-

-Non è la stessa cosa!!- replica Edgar deciso

-Invece si!!-

-Invece no!!-mi ricordano molto i bambini piccoli...chissà perché

-Dai allora- Derek posa la tazza sul pianale e incrocia le braccia al petto -Illuminami! Spiegami perché non è la stessa cosa...-

-Okay....-mi intrometto nella discussione prima che passino alle mani -Ho capito cosa volete dire e vi ringrazio davvero molto...però adesso basta!-

In risposta ottengo solo degli sbuffi e dei mugugnii, quindi io ne approfitto e cambio discorso -Sapete dov'è Igor?-

-È già uscito...aveva un appuntamento per vedere il posto dove mettere su l'officina...- mi spiega Derek senza guardarmi

I ragazzi hanno cercato un posto di lavoro fin dal primo giorno in cui siamo arrivati qui, solo che per il loro aspetto in molti gli hanno risposto in modo negativo...così dopo un'accurata ricerca hanno stillato una lista dei prezzi proposti dalle officine nei dintorni, e hanno deciso di metterne su una tutta loro realizzando il sogno che avevano fin da bambini, solo con dei prezzi molto più vantaggiosi per tutti.

Il Vicino Di CasaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora