Non ho chiuso occhio tutta la notte. Mi sono rotolata nel letto senza trovare mai pace, e ora che sono le sei mi alzo.
Tanto ormai è inutile cercare di chiudere occhio, il risultato con solo un ora di sonno sarebbe un carattere irritabile, borse sotto agli occhi e...ma chi prendo in giro, sono così già ora.
Scosto le coperte, mi alzo e prendo dei vestiti puliti. Poi con il cane alle calcagna scendo e lascio gli abiti in bagno e vado ad aprire la porta d'entrata per far uscire Agamemnon. Non voglio ritrovarmi a ripulire ancora i suoi bisogni sparsi in giro per la casa.
Il freddo che mi investe come apro la porta, ha l'effetto di una doccia gelata: mi sveglia all'istante, anche se non ho chiuso occhio, e mi rende estremamente irritabile. Manco avessi il ciclo.
Il cane fortunatamente non ci mette molto, fa due tappe vicino alle piante e poi rientra; forse ha freddo anche lui.
Mi chiudo nuovamente la porta alle spalle facendo attenzione a non sbatterla, e poi corro al piano di sopra e mi chiudo in bagno.
In pochi istanti mi spoglio e sono sotto il getto dell'acqua calda, che mi rilassa.
Nell'ultima settimana non ho avuto molto tempo per me dato che si sono ammalati tutti. Dopo aver scoperto la febbre di Isaac e Derek, il giorno seguente si sono aggiunti anche Igor e Edgar. E così è incominciata la mia prigionia divisa tra quattro uomini che per una febbre sembravano degli straci inzuppati e buttati in un angolo.
Comunque con ieri posso dichiararli completamente guariti, e non so se sia un bene: oggi staccheranno il respiratore alla madre di Isaac.
Forse se fosse stato il contrario oggi avremmo potuto rimandare.
Però è anche vero che negli occhi di Isaac ieri ho visto la determinazione nel portare a termine questa cosa, e io mi sento male per lui.
Se io avessi avuto la possibilità con mio padre di vederlo in coma per il resto della mia vita...probabilmente l'avrei accettato...piuttosto che una morte come quella avvenuta.
Quando sono pronta scendo al piano inferiore e con il cane sempre tra i piedi incomincio a preparare la colazione.
Approfitto anche per dare una pulita in giro, si è creato un tale disordine negli ultimi giorni che quasi la casa è tornata come prima del mio arrivo.
Quando sono le sette e mezza uno alla volta arrivano, e in silenzio fanno colazione.
Nella stanza c'è un aria cupa, che toglie anche quel briciolo di felicità che che mi si era accesa nel petto quando Isaac a fatto il suo ingresso in cucina.
Ho la bocca dello stomaco chiusa, quindi mi limito a stare appoggiata al pianale della cucina e a sorseggiare il succo di frutta.
Vorrei dire qualcosa, e poter rompere quel silenzio, ma non mi viene in mente niente di intelligente da dire.
Provo quasi sollievo quando il campanello suona.
-Vado io- poso il bicchiere e veloce vado alla porta. Ovviamente il cane mi segue rischiando due volte di farmi inciampare e stramazzare al suolo.
Mi chiedo chi possa essere a quest'ora...magari il fratello di Isaac.
Però quando apro la porta il sorrisino sulle labbra mi muore e dentro di me c'è il niente assoluto.
È mia madre.
-Cosa vuoi?- chiedo spostando lo sguardo verso il cane seduto al mio fianco
-Non si saluta più adesso?! Cos'è ora ti credi superiore a me?- Non le rispondo, non se lo merita -Comunque- prosegue dopo un momento -Sono venuta a dirti che ho messo in vendita la casa...-
STAI LEGGENDO
Il Vicino Di Casa
RomanceSono sempre stata chiusa nel mio mondo fatto di abitudini e monotonia. Fino al suo arrivo. Lui ha portato una ventata d'aria fresca nella mia vita. Isaac è il mio opposto, non dovrebbe piacermi, e invece contro ogni proposito e proibizione che mi fa...