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Scusate il lungo periodo di assenza, ma non è stato tonto il massimo per me. Molti cambiamenti e alcuni difficili da accettare, che mi hanno rallentata non poco nella stesura dei capitoli.
Vi ringrazio per le letture e per i voti, grazie di cuore...inoltre vi chiedo se volete, di lasciarmi in un commento con quello che pensate della storia e cosa vi piacerebbe succedesse nei prossimi capitoli...
Sono curiosa, perché io so già come finirà...ma vorrei sapere in cosa sperate voi :)
Spero il capitolo vi piaccia.
Buona lettura

Come arriviamo davanti a casa lui ferma l'auto davanti al vialetto.

-Non scendi?- gli chiedo

-No, vado subito da mio fratello- affianca il suo viso al mio, e con una voce roca e sensuale mormora -Mi aspetti sveglia?-

-Certo- mormoro con le guance in fiamme come di consuetudine ormai. Il modo in qui me l'ha chiesto fa pensare ad una sola cosa. Sesso. Però magari mi sbaglio.

Me non mi ha ancora toccata con un solo dito, e per quanto ho visto di solito non si faceva scrupoli a farlo.

Mi stampa un bacio veloce sulle labbra e poi sorridendo dice -Non parto fino a quando non entri- mette una mano in tasca ed estrae un mazzo di chiavi attaccate ad un grazioso ciondolo -Con queste...-

-Sono le mie chiavi?- chiedo

Isaac sorride mentre mi porge il mazzo -Si, mi sembra giusto che tu le abbia...-

Prendo le mie nuove chiavi e stampo un bacio veloce al ragazzo che sta difronte a me e che mi sta regalando emozioni nuove ogni giorno -Grazie-

Sotto il suo sguardo scendo dall'auto e mi avvio verso l'entrata ed apro casa con le chiavi.

Salgo in camera e mi cambio, metto un pigiama comodo e poi scendo nuovamente a mangiare qualcosa. Stasera tra mia madre la corsa di Isaac non ho messo niente nello stomaco.

Apro il frigo, nella speranza di trovare qualcosa di decente da mangiare, ma l'unica cosa che trovo pronto in poco è un po di pane e nutella.

Mi spalmo in modo aggondante due generose fette di pane e me ne torno di corsa in camera, mi metto sotto le coperte e prendo nel cassetto il mio romanzo storica preferito. Passo le successive ore a leggere rapita per la dodicesima volta il libro, senza accorgermi del passare delle ore.

Solo quando si fa impellente il bisogno di andare in bagno mi accorgo di che ore sono. È notte fonda: per la precisione è l'una e mezza.

Il mio pensiero va subito ad Isaac, ma anche ai ragazzi, neanche fossi la loro mamma in casa ad aspettarli angosciata. Dove saranno? Staranno bene? A ripensarci un po lo sono...soprattutto per Isaac. Dopo quello che mi ha detto di suo fratello, ho paura ogni volta che va da lui.

E se si cacciasse in guai seri?

Scendo le scale scricchiolanti e vado in bagno, e pochi secondi dopo schizzo fuori dalla porta e salgo in camera alla velocità della luce.

È stupido e infantile lo so, ma è più forte di me. Quella paura insensata che mi sembra di avere ogni volta che fisso il buio, come se ci fosse sempre qualcuno li ad osservarmi.

Alla mia età non è normale...mi chiedo come facciano certe persone a girare tranquille al buio, magari anche in posti abbandonati in cerca di chissà cosa da mostrare al mondo.

Meglio mi dia una regolata anche con la fantasia. Una volta sotto le coperte riprendo la mia lettura e cerco di accantonare questi pensieri.

Ci riesco solo per un breve lasso di tempo, fino a quando sento un tonfo e poi le scale scricchiolare.

Il Vicino Di CasaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora