Chapter forty-nine:

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Cari lettori, vi avviso che siamo ormai vicini alla conclusione della storia. Non avete idea di quanto mi dispiaccia, uff. 

Adesso vi lascio al capitolo, buona lettura!

*Jacqueline's POV*

Feci un sorrisetto, pensando ad Hermione nel soggiorno di Draco, arrabbiata come mai prima d'ora. In fondo io avevo vinto tutto: mi ero liberata di una collega che mi stava antipatica, ero andata a letto col ragazzo più sexy che avessi mai conosciuto, mi ero divertita, avevo bevuto del buon vino e il lavoro mi stava andando da Dio. Era tutto perfetto.

-Mi scusi.-

Non appena sento una voce scura alzo il capo, e vedo un ragazzo dai capelli scuri e dai profondi occhi blu.

-Salve, posso aiutarla?- sorrisi, spostandomi la chioma corvina dietro le spalle.

Quando si avvicinò alla mia scrivania sorrise, e si sedette sulla poltrona di pelle. Mi guardò negli occhi, e notai che i suoi bei occhi azzurri erano arrossati. I suoi capelli scuri erano scompigliati, e i suoi vestiti avevano un pungente odore di alcol.

-Sono Harry, sto... sto cercando la mia ragazza, Hermione. Sono andato via prima dal lavoro per farle una sorpresa.-

-Oh, Hermione è andata a trovare un amico, a casa sua.- risposi, calma come mio solito.

-C-chi diavolo sarebbe questo amico?- balbettò, quasi in uno stato di totale panico.

-Si chiama Draco. Lo conosce?-

Il suo volto si contrasse in un'espressione disgustata: si alzò di scatto dalla poltrona, facendomi sussultare dallo spavento. Uscì dall'edificio come una furia, diretto a casa Malfoy. Presi subito il telefono e digitai un messaggio.

A: DracoAmore

Tesoro, Hermione è a casa tua che ti aspetta. Fa' presto. xoxo


Poggiai il telefono sulla scrivania, fiera di me per ciò che avevo fatto.

-Ben ti sta, Hermione.- sospirai, sorridente.

*Draco's POV*

Da: Jaqueline

Tesoro, Hermione è a casa tua che ti aspetta. Fa' presto. Xoxo

Mi sembrava strano che fosse Jaqueline a dirmi di Hermione, ma ignorai il mio cattivo presentimento, feci inversione con la macchina e andai di corsa a casa mia. Una volta lì parcheggiai, e quando scesi dall'auto notai due veicoli fuori casa: uno era di Hermione, ma l'altro?

-Malfoy.-

Questa odiosa voce la riconoscerei tra mille, purtroppo.

-Potter.- sospirai, voltandomi.

Vidi il ragazzo in piedi di fronte a me, con le braccia stese lungo i fianchi e le mani strette in due pugni serrati.

-Perché... perché l'hai fatto?- balbettò, venendo traballante nella mia direzione.

-Fatto cosa, Potter?- ridacchiai, incrociando le braccia contro il petto.

-Perché mi hai rubato la ragazza, schifoso di un Serpeverde?-

Alzai gli occhi al cielo, divertito, e scossi il capo.

-Ti rendi conto che venendo sotto casa mia in queste condizioni ti stai rendendo dannatamente ridicolo?- gli chiesi, alzando un sopracciglio.

-Oh, sta' zitto, cazzo!- urlò.

Mi diede una forte spinta che mi fece quasi cadere a terra ed io, indignato, lo spinsi a mia volta.

Ti amo, ed è colpa mia. (in correzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora